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chiesa e politica:statistiche

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2007 17:13
26/03/2007 17:04
 
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da www.repubblica.it/2007/01/sezioni/politica/sondaggi-2007/chiesa-politica/chiesa-polit...

6 italiani su 10 dicono no ai diktat della chiesa

della Chiesa sulla politica: l'idea del "partito cattolico" appare ormai del tutto archiviata, mentre la maggioranza delle persone si esprime contro le indicazioni "vincolanti" ai parlamentari. Ciò nondimeno, una quota consistente (e crescente) della popolazione rivendica il diritto delle istituzioni religiose di esprimersi sul dibattito politico e la formazione delle leggi. Sono questi i principali risultati di un sondaggio condotto da Demos-Eurisko per la Repubblica.

C'è grande attesa per l'annunciata "nota sui Dico": il documento dovrebbe essere discusso dal Consiglio permanente della Cei, che prende avvio nella giornata di oggi. Non è chiaro se l'esplicita contrarietà dei vescovi al disegno di legge si tradurrà in una indicazione "impegnativa" per i politici cattolici. (Certamente non comporterà la scomunica per i parlamentari). Una soluzione di questo tipo, tuttavia, non sarebbe accolta positivamente dall'opinione pubblica. Più di sei persone su dieci, fra gli intervistati, ritiene sbagliato che la Chiesa indichi ai parlamentari come votare in materia di coppie di fatto. Anche fra i praticanti assidui, del resto, l'ipotesi di un imperativo alla politica solleva delle critiche, e i contrari (44%) tendono a prevalere, seppur di misura, sui favorevoli (40%).

Le divisioni sulle unioni civili attraversano la società italiana, spaccandola quasi a metà: ad appoggiare l'istituzione dei Dico, oggi, è il 50% della popolazione. Ma la stessa comunità dei fedeli non mostra posizioni univoche: fra chi si reca in Chiesa tutte le domeniche, gli oppositori delle unioni civili sono il 57%, e una porzione ancora minore percepisce l'estensione di alcuni diritti alle coppie di fatto come una minaccia per la famiglia (52%).

Da un lato, le posizioni assunte dalla Chiesa nel dibattito pubblico hanno sollevato il dissenso di ampie componenti sociali. Dall'altro lato, questi interventi hanno contribuito a rinsaldare il legame con una parte della società, che si esprime a favore di un ruolo "attivo" del Vaticano. Il 28% degli intervistati - contro il 16% di un anno fa - ritiene giusto che la Chiesa manifesti sempre il suo punto di vista sulle leggi presentate in Parlamento. Un altro 30% pensa che la Chiesa dovrebbe intervenire esclusivamente sulle questioni che investono, direttamente, la dimensione religiosa. Il 36%, infine, afferma che le gerarchie ecclesiali non dovrebbero mai cercare di "piegare" il corso della politica.

Anche capovolgendo la prospettiva, tendono ad emergere valutazioni contrastanti. Il 42% degli italiani accusa i politici di farsi troppo influenzare dalle "pressioni" della Cei e del Vaticano. Una percentuale di poco inferiore (37%) ritiene, per converso, che la classe politica dovrebbe prestare maggiore attenzione alle prescrizioni della Chiesa: questo secondo gruppo raccoglie oltre la metà dei praticanti assidui.
Anche l'unità politica dei cattolici appare ormai definitivamente tramontata. Rimane confinata su percentuali molto basse la componente favorevole alla (ri)costituzione di un partito cattolico (7%).

Minoritario, inoltre, è il segmento di quanti ritengono che i cattolici debbano orientarsi verso quei partiti che rispondono maggiormente ai principi della propria religione. La maggioranza relativa del campione interpellato (41%) pensa, invece, che le scelte dei cattolici possano indirizzarsi verso qualsiasi forza politica, senza particolari problemi di coscienza.
Le opinioni rilevate presso l'opinione pubblica sembrano essere coerenti con l'azione svolta dalla Chiesa sui temi "eticamente sensibili". Essa, infatti, si muove come una lobby, in modo indipendente dai partiti. Fa pressione utilizzando risorse e opportunità diverse: i media e l'associazionismo, la sua credibilità sociale e il cattolicesimo diffuso tra gli italiani, ma anche la debolezza e le divisioni che caratterizzano l'alleanza di governo.

(26 marzo 2007)
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6 italiani su 10 dicono no ai diktat della chiesa

pensavo peggio






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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