Chiesa e pubblicità: Essere o non essere...

Mentre su tutte le rete impazza la pubblicità dell'8 per mille, la Chiesa Cattolica Cristiana, non risparmia critiche alla cantante Madonna che nell'ultimo show ha deciso di stupire ancora una volta e oltre ad usare sul capo una grossa corona di spina si lega ad una croce. Ma non è la croce di legno ma una globalizzata anno 2006 rivestita di cristalli Swarovski. Si è arrabbiato dopo aver saputo questa ennesima maramaldata della rockstar di origini italiane ll Cardinale Ersilio Tonini che dall'alto dei suoi 92 anni ha tuonato: "vorrei far presente a Madonna che una come lei non aveva affatto bisogno di questa trovata blasfema e irriverente per conquistare il pubblico. Ha fatto una cosa di pessimo gusto che mortifica profondamente chi ha fede".Ed il guaio è che Madonna in agosto arriverà in Italia e che già i media hanno molto giocato sulla sua crocifissione per tentare di stimolare i commenti di cardinali, monsignori, reverendi e sacerdoti.Rincara la dose il Cardinale Tonini: "la gente ha la ragionevole certezza che tutto questo sia un modo molto subldolo per fare soldi, per vendere dischi, per finire in prima pagina con il titolone Madonna si crocifigge".Una polemica che investe sia i media vicini alla Chiesa di Papa Benedetto XVI che quelli laici non dimenticando che qualche giorno fa sui quotidiani italiani era uscita la notizia che l'immagine della crocifissione di Gesù, così come è stata tramandata nei secoli, potrebbe essere sbagliata. Lo hanno sostenuto uno studio pubblicato nel numero di aprile dall'importante rivista britannica Journal of the Royal Academy of Medicine., Gesù secondo gli studiosi " potrebbe non essere stato inchiodato alla croce mani e piedi,le braccia stese e la testa in alto - per gli scienziati Piers Mitchell e Matthew Maslen, della facoltà di medicina dell'Imperial College di Londra. "Le prove a disposizione indicano che le persone venivano crocifisse in diverse posizioni e che molteplici erano i modi con cui venivano appese alla croce"."Le vittime non erano sempre con la testa in alto, nè i piedi venivano sempre inchiodati da davanti" dicono ancora gli scienziati, aggiungendo che i condannati potevano essere messi a testa in giù, attaccati alla croce con delle corde e con i chiodi conficcati nei genitali. "Se la vittima aveva la testa in alto - affermano ancora - sotto i piedi a volte veniva messo un pezzo di legno in modo da sostenerne il peso e prolungarne l'agonia".Al contrario della crocifissione di Madonna Ciccone, questa notizia non ha fatto parte dell'agenda dei media per tanti giorni. Ma questa polemica nuova con la cantante arriva dopo giorni difficili per la presentazione del Codice da Vinci."Di questi tempi - lancia l'allarme il Cardinale Tonini - irridere o quantomeno mettere in discussione la religione cattolica sembra sia di moda".E l'uomo di Chiesa ha fornito sull'argomento dettagliate dichiarazioni, passate anche sui settimanali che si occupano di spetteguless(come direbbero Ficarra & Picone a Striscia la Notizia).Fin qui la Chiesa che attacca. Ma i giornali hanno riportato anche la notizia che nella navata della Basilica di Sant'Antonio è apparso un grande cartello pubblicitario di un istituto bancario che ha finanziato il restauro. Viene allora da chiedersi quale è il rapporto della chiesa con la pubblicità? Quanto è lontana l'enciclica Miranda Prorsus che abbiamo studiato e commentato in aula agli studenti di comunicazione per spiegare la posizione della Chiesa Cattolica Cristiana sui media? E la battuta del battagliero Don Cesare Contarini, direttore del settimanale diocesano di Padova, La Difesa del Popolo, è sicuramente da scrivere nei manuali di comunicazione: "Dagli istituti di credito alle patatine, ai costumi da bagno il passo pubblicitario non è così lungo".In termini di comunicazione del marchio per la banca che ha finanziato il restauro è uno spot senza confini, considerando che sono oltre tre milioni i pellegrini che ogni anno affollano la Chiesa di Sant' Antonio a Padova. Di rimuovere il cartello dentro la banca non se ne parla. Così come di convincere a suon di spot i cittadini italiani a donare l'8 per mille. Le pubblicità toccano il cuore dei telespettatori. Ci sono bambini tristi che diventano sorridenti, luoghi distrutti da eventi catastrofici che rivedono la luce e la croce in buona evidenza.Certo una croce diversa da quella che Madonna vuole piazzare a Roma ad agosto. Il Cardinale Tonini ha detto che ha fiducia nel sindaco Walter Veltroni che nell'altra vita, quella da Direttore de "L'Unità, aveva anche pubblicato i Vangeli. "Un uomo di buon gusto come lui dovrebbe riflettere sulla gravità dell'evento".Il dibattito è aperto e l'atteggiamento della Chiesa Cattolica Cristiana che usa la pubblicità, ma scomunica chi si fa pubblicità deridendo questa istituzione e la religione, è certamente censurato. Frutto della globalizzazione? Frutto del cattivo gusto? Frutto del business? Frutto del peccato? E quale pubblicità è un peccato veniale e quale un peccato mortale? O il nuovo slogan è: chi non ha peccato scagli il primo spot?

[Modificato da SoSpi-Staff 26/02/2007 14.07]