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20/02/2007 13:26 | |
Luca 11:38-42
La Maria della narrativa di Luca, al capitolo 11:38, non è la stessa del capitolo 7:36, benchè molti confondano le due figure. Ambedue anime elette, sono distinte persone, ed è importante differenziarle, per non perdere l'ammaestramento che si ricava dall'una e dall'altra narrativa.
Al cap. 11 è scritto di questa Maria, sorella di Marta e Lazzaro. Si noti che è S.Giovanni, col suo modo singolare di scandagliare il senso più alto degli avvenimenti, e narrarli con sobria precisione, che pone il nome di Maria (Giov. 11:1) al centro fra quello di Lazzaro e quello di Marta, la quale definisce "sua sorella". Non è casuale l'ordine della narrazione scritturale, a chi ama di essere osservatore della categoria di S. Giovanni.
Il nome di Maria, è posto al centro fra i tre, e nella narrativa di Giovanni, è detto un fatto singolare e chiarificatore, quanto al carattere di lei, e la sua rappresentativa figura - tanto importante nella vita del Signore nostro - essendo detto che Lazzaro , "era di Betania, della casa di Maria".
Questa informazione, sembra diversa (mentre che nel linguaggio di Giovanni è precisa), da quella che ci dà Luca, che la casa, nella quale il Signore Gesù si fermò a riposare di tanto in tanto, apparteneva a Marta; probabilmente Marta era sorella maggiore, in età, di Maria.
Giovanni aggiunge alla narrativa, che Maria è colei che unse di olio profumato il Signore, ed asciugò i Suoi piedi con i propri capelli. L'episodio a cui tale nota fà riferimento, è quello successivamente narrato al capitolo seguente.
E' bene specificare queste differenziazioni nella narrativa, perchè l'annotazione fatta da giovanni, in quel luogo, mira a presentare la profonda spiritualità di quella speciale donna che scelse per sè, come la definì il Signore, la "buona parte", quella a cui conveniva prestare attenzione, nella presenza di Gesù in quella casa di Betania.
Maria e Gesù, sembrano distaccarsi dalle figure attorno , in ambedue le narrative.
E Maria , che silenziosamente ascoltava, postasi a sedere ai piedi del Signore, sembra essere assorta in quella attenzione ricettiva, ancora e sempre, e in occasione della resurrezione di Lazzaro , e in quella del convito successivo vi è un risultato particolare in Maria, ed una speciale compenetrazione di lei nel Cristo , e del Cristo in lei.
Maria, fra i tre di Betania, è lo spirito che diviene, come legittimamente ha da essere, primario e prominente abitatore nella casa. Non Maria sola, sensa che essa sia passata e ripassata nel Cristo di Dio, ed il Signore, del Quale lo spirito pone nella libertà, sia passato e rifluito in lei, fino a che c'è una fusione singolare fra i due, come si manifesta quando essa versa l'olio profumato sul Corpo del Signore.
Maria aveva, come il Giovanni che ci viene rivelato nell'Apocalisse (perchè è mistero di Dio anche questo: che la Rivelazione di Gesù a Giovanni, diventa per noi rivelazione di Giovanni a noi nel tempo stesso; e non Giovanni senza Gesù, come Gesù ha voluto non essere senza Giovanni) contemplato e contemplato il Signore , ed udito ed udito il Signore, da arrivare a quella Apocalisse personale, appunto, nella quale essa manifesta di aver sconfinato l'umano udibile, e visibile.
Essa ha udito più di quanto ogni altro ha udito, e visto più di qualunque altro : si è compenetrata nell'Uomo dei dolori, ed in quel Corpo dell'Umiliazione; ed ha compreso quel grande Cuore, ed ha capito la Morte e la Resurrezione. Approfondiamo noi, lo sguardo da Maria al Signore, dopo averlo per grazia contemplato in questa donna, e , scopertoLo in lei e attraverso lei; così come deve venire il tempo di vederLo glorificato benchè al momento che era con Maria fosse nella UMILIAZIONE. Nel Corpo della Sua Umiliazione.
Marta, ci rappresenta quello che è visibile , senza spingerci oltre nella presente meditazione con questo argomento che porterebbe fuori dal soggetto presente; per quanto, solo di passaggio c'è da constatare che vi è fra i tre di casa Betania, uan relazione come fra l'anima, lo spirito ed il corpo, per cuì vi è Resurrezione che interviene, passando per lo spirito, all'anima e, perchè no? infine anche al corpo.
Ma non senza quel passaggio e quel collegamento che è lo spirito, con Dio, nell'uomo, del quale è figura Maria. E così noi potremmo estendere lo stesso esempio , in chiave teologica - religiosa . al corpo tutto dei fedeli; finchè IL CORPO SIA UNO COL SIGNORE.
Il Signore ha un opera da compiersi, come affermò ai Giudei, per la quale Egli è venuto (Giov. 6:37-40) . Non ci si scandalizzi , che in quest'opera, o Volontà del Padre, colloco pure Maria; d'altro canto vi collochiamo, non io, ma il Signore stesso, altri pure i quali sono CORPO DI CRISTO NELLA DI LUI UMILIAZIONE, che per Grazia, il Signore di tale Volontà di cui si è detto prima, vuole farci vedere pervasi della Gloria, o meglio : che noi vediamo, come Maria vide, LA GLORIA DEL SIGNORE, per quanto essa sia nascosta, velata ed adombrata nel Corpo della Umiliazione.
Pazienza o tu che leggi : non siamo andati fuori, ma proprio al centro del nostro soggetto.
La Gloria ed anche la Sua Potenza e Signoria. Nascosta, questa , nel corpo della Umiliazione del Signore, dell'Uomo Gesù Cristo. E' realtà che chi è congiunto al Signore, è UNO SPIRITO CON LUI. Quale parte aveva scelto Maria, è implicato in quanto detto, e potrebbe dirsi in una Parola sola, ovvero in un nome solo : GESU' .
Aveva scelto Gesù. L'Uomo che è Cristo , e Signore, l'uomo Gesù. Egli aveva bensì (ed è quì il punto cruciale) facoltà , capacità o podestà che dir si voglia, di attrarla a Sè. Poteva usare Signoria, a pieno titolo, dato che Egli è il Signore.
Non la usò. SE NE ASTENNE. Veniva opportuna, anche l'opposizione di Marta.
Tale affermazione, non è mia , ma di Lui : - Ma Maria ha scelto la buona parte. MARIA HA SCELTO. E non è stata in alcun modo forzata. LIBERAMENTE HA SCELTO. Marta avrebbe voluto che Gesù desse Maria alla sua signoria - che Maria si occupasse delle faccende di lei.....ma Maria aveva scelto altrimenti, aveva scelto la parte buona, e Gesù ha detto : - "la quale parte non le sarà tolta".
E "sorella Marta" contendeva, a motivo di Maria.
Attenzione fratello, sorella, che leggi : Gesù, il Signore, il Padrone, in questo caso sì, come è scritto : "per via del nemico e del vendicatore" - compie atto di Signoria, al quale nè Marta, nè alcun altro avrebbe potuto opporre resistenza, cioè, quando sentenzia che quella parte, a Maria, non sarebbe stata tolta. E cioè due cose speciali Marta aveva richiesto : Che Maria le fosse assegnata, sia pure in aiuto, ma per i molti servigi che essa riteneva necessari, e che a Maria fosse tolta quella parte, la quale aveva per sè scelto.
Cioè, vi è anche una impertinente presunzione in Marta, vista sotto questo aspetto - e scagionando la santa donna che fù, ma considerandola in figura - di autorità, la quale non otteneva, da Maria , distratta dalla sua espressa volontà, Marta, anche solo in qualità di sorella maggiore che trova il coraggio di andare al Signore stesso, a presentare la richiesta che presentò.
Ora, chi scrive ha scagionato Marta, ma talvolta avvengono movimenti misteriosi attorno agli eletti di Dio.
Contempliamo Gesù. Egli, il Signore, avrebbe potuto attrarre a Sè, tanto Maria, tanto Marta, PERO' , Egli si astenne.
Molti vogliono, pretendono ardire anche davanti al Signore stesso - attrarre a sè, per sè. Che abbiano o non abbiano autorità, pretendono di esercitare signoria.
IL CRISTO - IL SANTO DI DIO - POSSIEDE SIGNORIA E LA NASCONDE IN UN CORPO DI UMILIAZIONE LASCIANDO LE ANIME LIBERE DI COMPIERE LA LORO SCELTA.
Sembra bene , a chi scrive, non concludere il soggetto, suggerendo di meditare un punto, trattandosi di una scelta :
COME Maria aveva scelto? COSA aveva visto? - dato che in qualcosa aveva valutato ed intimamente sentito che vi era , vi è una DIFFERENZA.
Fra l'una e l'altra autorità. Fra l'una e l'altra signoria.
Lettore, medita. Maria ha scelto.
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