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  24/03/2006 10:29 | |
Seppure con un velo di tristezza dovuto alle 'diaboliche incomprensioni' (2 Corinti 10:3-6) che, quotidianamente, tutti incontriamo, qui di seguito trascrivo la seconda parte del 'MESSAGGIO CRISTIANO' lanciato da don Peppino DI MARZO, parroco post-moderno (?!?) di Bari Poggiofranco, affidato all'intervista pubblicata da La Gazzetta del Mezzogiorno 12/4/2005, inserto, pagina 6, a firma di Gianluigi DE VITO.
La prima parte è stata ri-pubblicata ieri in questa stessa sezione con il titolo: "L'AGAPANTO: QUESTO 'EX' SCONOSCIUTO!".
La terza e ultima parte avrà per tema: "BARI, CITTA' DELLE RELIGIONI".
Sarà ri-pubblicata non appena possibile.
Conformemente al titolo positivo del messaggio indicato, qui di seguito, mi piace riportare 'una qualche parola di incoraggiamento per il popolo' tratta dalla Bibbia, tanto cara e 'preziosa' anche agli occhi di don Peppino.
"INOLTRE, RESPINGI LE QUESTIONI STOLTE E DA IGNORANTI, SAPENDO CHE PRODUCONO CONTESE. MA LO SCHIAVO DEL SIGNORE NON HA BISOGNO DI CONTENDERE, MA DI ESSERE GENTILE VERSO TUTTI, QUALIFICATO PER INSEGNARE, MANTENENDOSI A FRENO NEL MALE, ISTRUENDO CON MITEZZA QUELLI CHE NON SONO FAVOREVOLMENTE DISPOSTI, SE MAI DIO CONCEDA LORO IL PENTIMENTO CHE CONDUCE ALL'ACCURATA CONOSCENZA DELLA VERITA' ED ESSI TORNINO IN SE' DAL LACCIO DEL DIAVOLO, VEDENDO CHE SONO STATI PRESI VIVI DA LUI PER LA SUA VOLONTA'". - 2 Timoteo 2:23-26, Traduzione del Nuovo Mondo.
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DAVANTI ALLA CHIESA UN DISCOCLUB: MUSICA E TEATRO A POGGIOFRANCO
- Seconda Parte.
Minirivoluzione? Un pallonetto al passato? Sì, un pallonetto per superare la tenaglia di un'immagine dell' "Annunciazione" come la Parrocchia di Comunione e Liberazione.
Don Peppino: "Dei 4mila residenti, viene in chiesa il 10%.
Pochi giovani, poche famiglie. Non c'è nessun gruppo. Mi accusano di essere rigido. Ma la realtà è che questa era la parrocchia di Cl e tanti si sono allontanati".
E adesso in linea col suo paradigma aspetta che le cose accadano senza troppo forzarle, che le scelte dei laici siano frutto di decisioni sedimentate piuttosto che di reazioni all'onda emotiva. Ma va come un treno verso il futuro.
Il pallone sarà discoteca, cabaret e teatro. Già ospitava corsi di ballo, ma sarà una Sala della comunità postmoderna.
"Non una discoteca con il biglietto d'ingresso, ma un punto di ritrovo per i ragazzi che potranno ascoltare la musica che vorranno. Certo non regalerò i biglietti affinchè vengano a messa", spiega il parroco "del lievito".
Ma nella tensostruttura di via Lucarelli, l'animazione sarà anche per le famiglie.
"Non resisterebbe, solo una discoteca.
Faremo anche cabaret e teatro".
E a quel punto, un "vuoto" sarà riempito.
Poggiofranco, il quartiere salotto con più verde che altrove dove la Bari-in dorme e basta, avrebbe anche un contenitore di cultura. Dove ritrovarsi e ritrovare.
Perchè non sarà un contenitore senza identità.
"Un gruppo di laici s'è detto disponibile a organizzare il tutto, credo che a giugno potremo cominciare".
E dopo il discoclub, anche uno spazio per gli anziani.
"Non vivono più il loro matrimonio. Sono costretti a fare i genitori per aiutare i figli a gestire i nipoti. Ma questo crea stati di disagio. Non che non debbano più fare i nonni, ma hanno già fatto i genitori e hanno diritto a vivere in una dimensione di serenità".
Si pensa ad un campo di bocce, accanto a quelli già esistenti di calcetto e basket, ma anche a un punto di ritrovo dove siano organizzate attività culturali e ricreative.
Perchè la verità è che nella porzione più verde della Bari dei ricchi, a parte le università della Terza età, non c'è nulla che coinvolga i non più giovani.
FINE SECONDA PARTE.
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Scrisse il Saggio:
"SAREBBE ORA CHE ALLAH, DIO E GEOVA SI METTANO INTORNO A UN TAVOLO A PARLARE". "BRAVO, E DOVE?". - Francesco Tullio ALTAN, L'espresso 11 Ottobre 2001, pagina 7.
Risposta/proposta di Ednaservice: a via Lucarelli, Bari Poggiofranco, "Città delle Religioni"?.
Chi vivrà vedrà.
Modificato da ednaservice 24/03/2006 10.45 |