UNO DI FRONTE ALL'ALTRO PER CERCARE INSIEME LA SOLUZIONE

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
parliamonepino
00lunedì 29 marzo 2010 09:20
Il vero confronto non deve essere visto come una battaglia, una crociata a favore di qualcosa o di qualcuno.

Il confronto deve avere lo scopo di risolvere i problemi, di trovare soluzioni congiunte, rivelando serenamente e con fiducia il cambiamento che serve per raggiungere dei risultati soddisfacenti.

In ogni tempo, luogo e categoria di persone, il messaggio universale è basato sul rispetto verso il nostro prossimo, usando come strumenti la pace, l'umiltà e l'amore.

Purtroppo, la letteratura, la storia dell'uomo, le attuali condizioni, dimostrano e confermano che c'è corruzione, degradazione sociale, violenza, inbarbarimento morale, uno squallido supermercato di traditori, il baratro dell'aggressività.

Come si fa a mantenere un atteggiamento di pace e di amore, quando è evidente l'egoismo, la malvagità e la mancanza di valori di questa società?

Gli uomini che manifestano una certa coerenza a favore della giustizia sono sempre più rari, come diceva Diogene, che cercava con una lanterna accesa di giorno un uomo giusto.

Nessuno di noi è veramente a posto, facciamo il bene solo se ne abbiamo voglia e spesso con grande sforzo. Non amiamo il nostro prossimo come noi stessi, se siamo onesti lo dobbiamo ammettere.

Una volta potevamo dire di rispettare o osservare una parte dei Dieci Comandamenti, ora non sappiamo neanche cosa dicono i Dieci Comandamenti e alcuni non sanno se sono diece o dodici, molti applicano i loro "dieci comandamenti".

Siamo degli esseri oscillanti, privi di equilibrio stabile. A volte ci comportiamo come se non ci importa nulla di noi stessi e del nostro prossimo. Siamo soggetti a sentimenti di vendetta, odio, risentimento, rancore, ma non vogliamo ammetterlo.

La nostra visione della società è ristretta e ignoriamo un mondo oltre i nostri orizzonti fatti di "pochi metri". Siamo dominati dal pregiudizio e indifferenza.

Nei discorsi di molti giovani e meno giovani non si avvertono implicazioni teologiche o implicazioni sociopolitiche significative. Tutto viene liquidato con "poche battute" che rivelano il degrado e il baratro di ignoranza in cui l'uomo precipita in caduta libera.

L'ipocrisia e la banalità dominano questa società, diventando un problema serio come una "trappola per topi".

L'ateismo, il comunismo, le credenze religiose, le appartenze, le etichette, non hanno nessun significato. Sono "stratagemmi" oppressivi, utopistici, fallimentari.

Ecco perchè, anche in questi spazi virtuali, ci sono persone che ironizzano continuamente senza approdare a nulla...........perchè questa società è fatta di "nulla".

[SM=g2093952] [SM=g2133856]



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com