parliamonepino
00mercoledì 4 agosto 2010 09:24
Un giorno trascorso al Senato della Repubblica Italiana svela una verità dolorosa e inquietante: Il Senato non esiste. Si tratta di una convenzione, di un'istituzione vuota. La discussione e il confronto che dovrebbero essere il fulcro del progresso civile di un paese sono banditi da quest'aula: ciò che resta è la lettura autoreferenziale e annoiata di discorsi che non vengono ascoltati da nessuno. Mentre un Senatore parla tutti gli altri fanno altro: parlano al cellulare, leggono il giornale, lavorano al computer. Quello che resta è il voto: la maggioranza vince; l'opposizione perde. E tutto questo accade senza il minimo rispetto delle parole altrui, senza la minima attenzione: uomini che non sanno ascoltare.
=omegabible=
00mercoledì 4 agosto 2010 11:24
Re:
parliamonepino, 04/08/2010 9.24:
[
Un giorno trascorso al Senato della Repubblica Italiana svela una verità dolorosa e inquietante: Il Senato non esiste. Si tratta di una convenzione, di un'istituzione vuota. La discussione e il confronto che dovrebbero essere il fulcro del progresso civile di un paese sono banditi da quest'aula: ciò che resta è la lettura autoreferenziale e annoiata di discorsi che non vengono ascoltati da nessuno. Mentre un Senatore parla tutti gli altri fanno altro: parlano al cellulare, leggono il giornale, lavorano al computer. Quello che resta è il voto: la maggioranza vince; l'opposizione perde. E tutto questo accade senza il minimo rispetto delle parole altrui, senza la minima attenzione: uomini che non sanno ascoltare.
Ti ricordi quello che disse:
"Farò di questo emiciclo un luogo di bivacco per i miei manipoli" ??????
La democrazia è per i cittadini e non per i pecoroni.
omega
Kalos52
00mercoledì 4 agosto 2010 16:28
Re:
Un giorno trascorso al Senato della Repubblica Italiana svela una verità dolorosa e inquietante: Il Senato non esiste. Si tratta di una convenzione, di un'istituzione vuota. La discussione e il confronto che dovrebbero essere il fulcro del progresso civile di un paese sono banditi da quest'aula: ciò che resta è la lettura autoreferenziale e annoiata di discorsi che non vengono ascoltati da nessuno. Mentre un Senatore parla tutti gli altri fanno altro: parlano al cellulare, leggono il giornale, lavorano al computer. Quello che resta è il voto: la maggioranza vince; l'opposizione perde. E tutto questo accade senza il minimo rispetto delle parole altrui, senza la minima attenzione: uomini che non sanno ascoltare.
Non sempre è così:
a volte abbiamo visto accapigliarsi i presenti, spintonarsi, sputarsi addosso, strapparsi gli abiti, schiaffeggiarsi.
Si, a volte abbiamo visto di peggio "dai luminari, dalle guide, dagli esempi" eletti per risolvere i problemi dell'Italia e degli Italiani.