TESTIMONI DI GEOVA: MI E' STATO CHIESTO DI PUBBLICARE ALCUNI DOCUMENTI.............

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parliamonepino
00sabato 5 giugno 2010 18:16
parliamonepino
00sabato 5 giugno 2010 18:16
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00sabato 5 giugno 2010 18:17
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00sabato 5 giugno 2010 18:17
parliamonepino
00sabato 5 giugno 2010 18:18
OGNUNO TRAGGA LE SUE CONCLUSIONI!

Pino

[SM=g2093951]

parliamonepino
00sabato 5 giugno 2010 23:43
RIPORTO UNA MIA RISPOSTA, IN ULTIMA ANALISI PRIVA DI CONFLITTUALITA'



Caro Filippo,
Condivido quanto hai scritto, tenendo conto della tua posizione personale.
Non c'è dubbio che Stefania sa il fatto suo, dimostrando più carattere che temperamento.

Leggo molte discussioni nei vari Forum, per controbattere i tdG o altre correnti di pensiero religiose e non, presentate come un "muro", ma che poi si rivelano un "drappo" che si distrugge da sé sulla base di pochi e semplici argomenti condotti da "dilettanti", per cui si frantumano facilmente.
Secondo la mia opinione, la veemenza usata da alcune persone è il risultato di un tormento interiore dal quale non si riescono a liberare.
Purtroppo, noto anche che altri si sbizzarriscono a "favoleggiare" sull'esistenza di Dio, cercando di confinare l'ordinamento finalistico della natura come frutto di una spiegazione statistica e partono come degli arieti nella speranza di far breccia nella fede dei "semplici".

Come avevo anticipato, proprio per evitare ogni dissapore, ho risposto in modo frammentario alle "osservazioni" di Stefania, quando invece gli argomenti sollevati meriterebbero, per la loro natura, una disamina più approfondita. Molto meglio se il tenore di questo dialogo rimane su un piano di rispetto reciproco senza intaccare la dignità di cui ognuno ha diritto di conservare con onore.

E' chiaro, caro Filippo che, pur avendo delle affinità, viviamo in contesti diversi di scelta personale.

Una lettura su Eugen Drewermann, teologo e psicoterapeuta (Ex sacerdote cattolico) mi ha fatto riflettere sulla psicologia del profondo di ogni individuo che vive le sue angosce. Nel caso di Gesù non c'era questo travaglio, altrimenti come avrebbe potuto liberare tante persone dai loro disagi restituendole a se stesse.

Per questo Gesù non potè cadere nella tentazione, perchè era senza macchia, mentre nell'uomo si agita sempre il peccato che lo assedia di continuo. In qualche modo siamo tutti "rinchiusi" nella disobbedienza a ciò che è giusto, perchè fosse usata a tutti misericordia.

Per quanto mi riguarda, prego sempre Dio perchè non mi consegni completamente alle tentazioni che facilmente ci avvincono fin nelle parti più nascoste del nostro essere, per non essere separato da colui che può aprire le acque del mar Rosso, può scuotere le montagne, può sciogliere la roccia, può spaccare una rupe con un soffio di vento.

In questi spazi ho trovato uomini profondamente in crisi con se stessi e che si scagliano contro coloro che credono siano la causa dei loro tumulti interiori dopo aver scoperto che il loro percorso non era quello secondo le loro predisposizioni.
Molti per mitigare le loro sconcertanti contraddizioni personali le attribuiscono agli altri.
Per onestà, per dovere morale e soprattutto per amore cristiano, non si dovrebbe giudicare nessuno, per non cadere nella trappola del "maligno" che usò passi della Scrittura per tentare e giudicare Gesù.

Le mie intenzioni non hanno pretese o cattivi propositi per scrutare gli "sforzi" di persone che soffrono nel loro spirito in qualcosa che mi sfugge e non mi dà il diritto di mettermi sull'orlo per guardare il loro abisso. Ho cercato il dialogo con molti, ma spesso non riescono a confessare nemmeno a loro stessi il loro travaglio per sbarazzarsene.
A volte, ho l’impressione di essere in presenza di personaggi dostoevskiani, una specie simile a Raskolnikov, che visse una contraddizione con se stesso in se stesso.

Sono più propenso al dialogo per uno scambio di arricchimento che per "scardinare".
Il confronto dialettico è importante proprio ai fini di una comprensione maggiore fra gli uomini, per difenderci dalle insidie del mondo e dalle sfide che si presentano come processo di disumanizzazione.
Ad alcuni è rimasto solo un Dio vago, un essere remoto, indifferente agli orrori della terra da lui creata imperfetta, un mondo arido e sempre più aggressivo. Ormai regna una profonda solitudine morale e spirituale. Anzi, si alimenta il fuoco dell’ateismo per aggredire varie istituzioni religiose e la spiritualità dei credenti.
Il linguaggio delle Scritture, è umano e divino insieme, quello divino è orientato verso il bene.
Termino salutandoti con Stima!
Pino Lupo



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