NEL REGNO DEL VUOTO, L'UOMO NELLA SUA INSIGNIFICANZA!

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parliamonepino
00giovedì 29 luglio 2010 23:16
Questa società è così massificante, costruendo obiettivi comuni per tutti, che persino gli "effetti speciali" portano all'indifferenza.

Tutto è un procedere privo di significati e quando qualche persona si ribella, non vuole appartenere, non vuole assomigliare, non vuole aggregarsi alle moltitudini, finisce per non essere accettato. E' discriminato, vive nell'ombra.

Sembra quasi che ci si debba vergognare della propria individualità, dei nostri sogni diversi, delle idee colorate di semplicità, proprio per questo geniali.

Invece, molti vivono una morte prematura, come se non ci fosse nulla che meriti le nostre passioni, i nostri entusiasmi al fascino e al mistero.

Molti, sfogliando se stessi, per anni, in esperienze e vita travagliata, scoprono il vuoto, il nulla.

Come è tremenda la paura di vivere, di mettersi in gioco, di dire basta, di seguire il lampo delle nostre intuizioni e godere di questo, accettando anche l'amaro come se fosse dolce.

Pino Lupo





[SM=g2093951]
Sonnyp
00venerdì 30 luglio 2010 09:25
Meno male che ogni tanto ci fermiamo a riflettere.....!
Per nostra fortuna, ogni tanto ci sono questi saggi che ci ricordano chi siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti... se non stiamo attenti al nostro egoismo e mancanza d'amore per il prossimo.....

Uomo avvisato mezzo salvato dice il proverbio... facciamone tesoro! Shalom Pino.
Kalos52
00venerdì 30 luglio 2010 10:26
Re:
parliamonepino, 29/07/2010 23.16:

Questa società è così massificante, costruendo obiettivi comuni per tutti, che persino gli "effetti speciali" portano all'indifferenza.

Tutto è un procedere privo di significati e quando qualche persona si ribella, non vuole appartenere, non vuole assomigliare, non vuole aggregarsi alle moltitudini, finisce per non essere accettato. E' discriminato, vive nell'ombra.

Sembra quasi che ci si debba vergognare della propria individualità, dei nostri sogni diversi, delle idee colorate di semplicità, proprio per questo geniali.

Invece, molti vivono una morte prematura, come se non ci fosse nulla che meriti le nostre passioni, i nostri entusiasmi al fascino e al mistero.

Molti, sfogliando se stessi, per anni, in esperienze e vita travagliata, scoprono il vuoto, il nulla.

Come è tremenda la paura di vivere, di mettersi in gioco, di dire basta, di seguire il lampo delle nostre intuizioni e godere di questo, accettando anche l'amaro come se fosse dolce.

Pino Lupo





[SM=g2093951]





Credo molto dipenda dal malessere causato dall'odierno benessere.

Quando la vita che si conduce è semplice, anche il nostro occhio è semplice.

Ricordo il villaggio degli uomini felici perchè tutti andavano a piedi finchè, un giorno, entrò un uomo proveniente da lontano, pedalando sulla sua bicicletta. La vista di quell'oggetto metallico sconvolse il villaggio, che da quel momento perse la sua felicità.

Non vado in vacanza da anni, ma intorno a me vedo persone che si indebitano per andarvi, altre piangere perchè non possono andare al mare od in montagna, altre ancora tornare più stanche e tristi di prima, dimenticando che la vacanza si gode dentro di sè, e non dipende dalla località in cui ci si reca.

Sì, il benessere è causa del malessere.

Quando il mondo aveva poco o nulla apprezzava, assaporava, gustava. All'età di 15 anni, con i compagni di svago, bevevamo una coca cola con 5 cannucce e aggiungendo 100 lire a testa, pagavamo la pizza a chi non poteva permetterselo.

Impensabile oggi, in una epoca permeata dal "prima io, solo io, sempre io".
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