STEFANIA POIROT SCRIVE:
La sua risposta era la più scontata. Fare del vittimismo è il mestieri dei conigli.
Non risponde minimamente alle mie semplici considerazioni e fa la vittima. Sii serio, dipani le mie (e anche degli altri) perplessità. Perché per la testa del turco si giustifica e per i "nostri mostri" ci accusa?
Lei è stato testimone di Geova? Certo, si sarà battezzato ed è stato attivista. Lei andava bene per le questioni di natura tecnica e organizzativa. La nostra Confessione religiosa è molto di più che la semplice tecnica e organizzazione. Se avesse compreso ciò, sarebbe stato ancora testimone di Geova. Lei non è più testimone di Geova perché non ha capito la portata del nostro progetto. Tutti serviamo per la stessa causa che è il Regno di Dio. Siamo organizzati in maniera eccellente, forse esageriamo, ma questo ci permette di continuare speditamente ed "eliminare" chi intralcia questo progetto. Lo so gliel'ho detto in maniera cruda, ma se non si capiscono queste cose, vanifichiamo le nostre stesse aspettative.
La nostra Confessione religiosa è una delle più liberali nel mondo religioso con diverse individualità pur rispettando chi dirige.
Nessuno è obbligato a battezzarsi. Non reclutiamo nessuno per fare numero, se disassociamo chi non si attiene ai principi biblici, dimostriamo che non ci interessa la forza-lavoro (i numeri) ma l'integrità cristiana.
Da noi non comanda nessuno ma per la natura stessa del sistema organizzativo, qualcuno deve pur dirigere. Non riconoscere queste cose elementari, vuol dire amare l'anarchia.
Che ci sia all'interno della nostra Confessione anche qualche farabutto, lo sappiamo e prima o poi uscirà fuori.
Detto questo non credo abbiamo ancora molto da dirci. La informo soltanto che la mia famiglia da tre generazioni si identifica nei testimoni di Geova. Abbiamo operato e continuiamo ad operare nel campo straniero e nel volontariato sociale in quei paesi dove il bisogno è grande e non sempre la sera si dorme a pancia piena.
Quello che abbiamo fatto e continueremo a fare CON QUESTA ORGANIZZAZIONE ci soddisfa e camminiamo a testa alta.
Tutto il resto lo lascio a coloro che vivono una vita scialba e vorrebbero darci lezioni di educazione.
Noi siamo
forestieri in questo mondo e i forestieri non sono interessati a cambiare la disposizione dei mobili e l'arredo di questo mondo. Abbiamo scelto di vivere con la valigia sempre pronta. La nostra è una scelta di vita con un obiettivo ben preciso legato al nostro rapporto con Dio.
Gli altri, lei compreso, hanno fatto una scelta di vita con obiettivi diversi e spiritualità diverse. Noi non siamo in grado di offrirle nulla, e lei non è in grado di offrirci nulla. Noi crediamo a quello che ci offre Dio attraverso Cristo.
Lei non lo so, ha scelto una strada diversa dalla nostra...
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