Re:
Il Codice di Diritto canonico non è un insieme di dottrina ma di leggi. I comandi e le procedure non sono veri o falso. La frase "Il mio gatto è nero" è vera o falsa, il comanda "apri la porta" non è nessuna delle due cose. Ergo, che senso ha dire che è infallibile o meno una frase del tipo "chi attenta alla vita del papa è scomunicato"? E' una frase vera o falsa, o semplicemente un comando? Naturalmente le leggi presumono una dottrina: nell'esempio riportato è scomunicato chi tenta di uccidere il papa perché il papa è una persona importante per la teologia cattolica, ma, a rigore, nel Codice di Diritto canonico non ci sono dottrine bensì procedure. Non sono infallibili, variano da zona a zona: c'è un codice di diritto canonico per gli orientali ad esempio, che hanno una legislazione tutta loro. E' vincolante?
La risposta è che è effettivo, cioè la Chiesa attualmente si regola in base a quello per le sue procedure, processi, e quant'altro. Questo non vuol dire che sia infallibile nel senso che non si possa contestare o non se ne possano proporre dei cambiamenti, esattamente come un italiano può fare nei riguardi della legge italiana (che è effettiva, ma non per questo incriticabile e non passibile di cambiamento: infatti si fanno dibattiti per cambiarla) I cambiamenti procedurali nel diritto canonico sono per l'appunto frutto di quest'evoluzione all'interno della Chiesa.
Niente di diverso da quanto affermavo mi sembra. Se sei venuto qui per darmi ragione non posso fare altro che ringraziarti!
Il parallelo che fa Wiki NT è a dir poco senza pudore: ma come si può paragonare la libertà d'espressione all'interno della Chiesa cattolica con quella all'interno dei TdG?
Libertà d'espressione all'interno della chiesa cattolica? Io mi chiedo come tu faccia a dimostrare tanta leggerezza quando usi quel termine... "chiesa cattolica" ... nel corso dei secoli ci sono state così tante "chiese cattoliche" che faccio davvero fatica a prenderti sul serio. Qual'è la vera chiesa cattolica? Quella che ha cucinato Giordano Bruno o quella modernista che discute di dogmatica e metodi storico-critici? Quella che ghettizza i perfidi ebrei oppure quella che ne invita un rappresentante nel recente sinodo?
Quando pio-pio scomunicava vitando Buonaiuti noi la disassociazione non l'avevamo ancora inventata.
Il siparietto di apparente liberalità che le tue gerarchie ci stanno propinando -o meglio, stanno permettendo- negli ultimi cinquant'anni NON sono in alcun modo rappresentative della tua chiesa. Sarebbe come dire che tutta la storia della vita di un uomo si potesse riassumere in quello che ha fatto una determinata mattina di un determinato giorno. Con questo criterio anche uno come Mangano potrebbe apparire un eroe, invece era un mafioso.
Del resto ce la propini da anni la storia che il comportamento della chiesa terrena non avrebbe nulla a che fare con la
Chiesa trionfante e che l'unico deposito certo è di natura dogmatico-infallibile/sacramentale.
Se permetti, e lo farai, lasciami dire che il tanto decantato dibattito di cui ti vanti non rientra affatto nelle necessità contingenti della tua chiesa, tant'è che per centinaia di anni il "cerino" è stato il vostro modo di dibattere.
Tra i TdG nulla è chiamato col termine dogma, ma tutto va considerato come tale.
Sai benissimo che non è affatto vero e te l'ho già dimostrato.
Non solo le pubblicazioni ripetono incessantemente che dubitare è parte del diabolico spirito indipendente, ma per di più non è ammesso alcun dibattito all'interno dei TdG sulle dottrine che piovono dall'altro.
E chi se ne frega? Non lo sai che le nostre pubblicazioni non sono infallibili?
Al contrario come ripeto i dogmi cattolici si contano sulla dita di due mani
Ottimo. Eccoti il
vero cattolicesimo, tutto il resto è parlar d'altro.
, e non solo c'è dibattito su tutto il resto della dottrina, per negarla o sostenerla, ma anche tra sui dogmi c'è un dibattito ermeneutico sul come vadano letti (dando per scontato che siano veri).
Come si dice? Ah sì... un bel gioco dura poco. Cogli l'attimo!
Un TdG non potrebbe mai invece mettersi a sostenere in sala o pubblicare qualcosa in cui dice che non concorda anche col più insignificante intendimento della WTS sulla lettura del passo X, su una data, o qualsiasi altro argomento.
Non è esatto, e mischi contesti tra loro estranei. C'è una enorme differenza tra il "sostenere in sala" ed il "pubblicare". Rolf Furuli nel suo vecchio libro criticava alcune scelte traduttive della TNM, fare ciò durante un'adunanza è inverosimile tanto quanto mettersi a leggere i promessi sposi durante la messa.
Certo, la WTS non può impedire di pensare, ma proibisce di esternare, pena la scomunica in quanto si diventa pietra d'inciampo per altri fratelli, diffusori dell'eresia, e quant'altro.
Ecco il punto fondamentale, tra di noi l'eresia non è "un'idea" ma "la sovversione della congregazione". Se non c'è sovversione non c'è eresia. Il che significa che fin tanto che non si arrechi un danno alla congregazione ed alla sua identità io sono libero di dire e pensare tutto quello che mi pare.
E' vero che la WTS dice di non essere infallibile, ma a questa affermazione non s'accompagna la logica conseguenza che allora i tdG possono discutere liberamente quello che dice: nulla è infallibile, ma tutto va recepito come tale. Una forma di bispensiero di orwelliana memoria.
La WTS è solo una casa editrice e semmai sarà lo schiavo fedele e discreto ad ammettere la propria fallibilità e a questa affermazione si accompagnano moltissime logiche conseguenze.
1. Cambi d'intendimento
2. Libertà individuale di credere o meno espressamente autorizzata.
Al contrario chiunque può vedere il dibattito su qualsivoglia argomento all'interno del mondo cattolico, dibattito che, quando non nega i dogmi, non conduce mai alla scomunica.
La scomunica cattolica (che in maniera variopinta è passata dal far morire di fame la gente al farli diventare presidenti del consiglio miliardari) non avviene solo quando si negano i dogmi. Voi scomunicate chi vi pare e piace quando vi pare e quando vi piace. Volete farci credere di essere diventati più buoni ma la verità è che senza noi eretici più buoni non lo sareste mai diventati! Siamo i vostri genitori morali. Se ti va puoi chiamarmi babbo.
Qualcuno ad esempio è stato scomunicato per aver caldeggiato la sospensione del celibato? No. Perché è una regola del rito latino e non un dogma.
fantastico, continui a presentare il dogma come metro e misura della scomunica quando sai benissimo e meglio di me che la scomunica e il dogma sono due cose separate. Si può esser scomunicati per qualunque idiozia! A totale arbitrio del monarca vaticano. Se tra 100 anni il tuo Papa dovesse riappropriarsi del potere temporale sarei proprio curioso di vedere che fine farebbero tutti questi discorsi liberal-democratici.
A proposito di celibato dei preti... se e quando quest'
obbligo sarà mai abolito spero tanto che l'opinione pubblica vi linci esattamente come voi state facendo da anni con noi in Liberamente, perché esattamente come gli ex-tdg di Liberamente fanno grossa fatica a cogliere determinate sfumature così sarà per l'opinione pubblica italiana. Tuttavia non dubito dei vostri potenti mezzi... a proposito di Orwell già mi immagino la terminologia che useranno i vostri lacchè ... aggiornamento, rinnovamento, progresso, ... preparatevi sin d'ora a stilare una bozza di vocabolario di neo-lingua fatta apposta per l'occasione ... non sia mai che si usino per voi gli stessi termini che invece riservate a noi quando vi trovate in "area curialmente protetta".