Re: Re: Re: Re: Re: Re:
F.Delemme, 13/01/2009 19.49]
Caro Pyccolo, ho quasi sempre apprezzato i tuoi interventi, discreti e obiettivi.
Potrei dire la stessa cosa dei tuoi, quando, per appunto, dimostri discrezione ed obiettività ... non sempre però, come se, per non so quale ragione, qualcosa interferisse, non tanto nella discrezione, anche se a volte ti smonti a vista, quanto nell'obiettività.
Siamo umani ed è comprensibile.
Da un po’ di tempo, non riesco a leggere serenità nei tuoi scritti. Lo dimostra la tua risposta che indirizzi al forum in generale. Avrei gradito che tu mi rispondessi direttamente.
Ennesimo giudizio, per non dire pregiudizio, o impressione?
Quel "da un pò di tempo" mi mette in allarme, non tanto perchè io percepisca in me un cambiamento di rotta, quanto perchè lo ravvisi tu ... dev'essere evidentemente sintomo, credo, ma è un'opinione, più di un rafforzamento della trincea che hai messo in piedi, per difenderti da non so che cosa o da chi o per difendere non so chi, che di un vero e proprio mutamento di rotta da parte mia (cosa che non è nella maniera più assoluta).
Per quanto riguarda il gradimento sono andato sulla falsa riga del tuo ... d'altra parte non intendo affatto offendere la tua persona ... non ne avrei nè ragione nè motivo.
Tu pensi ch’io sia provocatorio, pensalo pure.
Questo è il punto: non lo penso, nè, d'altra parte, ne avresti convenienza.
Che tu lo riconosca o no, le persone che offendono hanno una bassa moralità.
Ecco, sì, è esattamente questo quel che io recepisco come provocazione, la tua: chi offende ha "una bassa moralità", quasi fosse automatico, certo, indiscutibile.
Per me questo giudizio, che per te è evidentemente convinzione, così come l'hai annunciato, non può che intendersi come provocazione.
E' la conclusione di un percorso di pensiero che termina con la spada puntata verso il nemico.
Ho citato voyager perché non brilla certo per essere umile! Questa persona non ha mai manifestato, che mi ricordi, idee, pertanto non potevo interessarmi che delle sue invettive.
Per te l'umiltà è criterio di giudizio nel rapporto con gli altri, per altri non lo è, questo è il punto.
L'umiltà può essere un criterio usato per misurare il valore di un uomo religiosamente, ma fuori da quest'ottica - che è l'ottica del più potente nei confronti del più debole - è misurato con un diverso parametro, che è quello di chi si fa pecora per essere sbranato dal lupo. Il concetto del "dopo che hai fatto tutto quello che potevi devi convincerti che ancora sei un servo buono a nulla" è un concetto che piace alla gerarchia cattolica, o ad altre (tutte) le confessioni religiose, che amano il servilismo portato alle estreme conseguenze (non per nulla è molto amato il baciamani e l'inchino, foss'anche solo di tipo psicologico), ma non può far parte del bagaglio di chi ha rispetto di sè.
Io, ad esempio, lo sostituirei con un altro termine (ne possiamo parlare), più adeguato e meno offensivo della personalità umana.
Ma questo è un altro discorso.
L'interlocutore che tu non ami molto, ammesso che non lo disprezzi (non sarebbe la prima volta di un tuo così marcato posizionamento), è libero di lanciare le accuse che vuole, sempre che, se gravi, vengano provate, così come tu sei libero di difenderti a tuo piacimento, portando a sostegno argomenti e dati.
Non serve a nulla inveire e controinveire.
Se, come dice Freud, ogni affezione psichica è un tentativo imperfetto di guarigione, posso ben dire che la dubbia levatura morale è anch’essa tale.
Lo avrà pensato Freud, lo penserai tu, ma da Freud ad oggi ne è trascorso di tempo, tanto che non si parla ormai più di affezioni psicologiche, ma di disagi esistenziali ed il disagio è il sintomo di chi soffre conflitti interiori e cerca di venirne a capo, leccando nel frattempo le sue ferite psicologiche (qui, in questo forum, dette "spirituali", anche se io non comprendo perchè ... ma tant'è.).
Forse Voyager si trova in un percorso di questo tipo, così come forse tu stesso, pur nella convinzione d'essere nel vero e nel giusto, t'interroghi allo stesso modo, cercando di dipanare le tue matasse, semmai con una minore insistenza e frequenza ... d'altra parte non c'è nessuno che ne sia del tutto esente, o può darsi che ci sia, ma io non lo conosco.
Tu caro Pyccolo, da un bel po’ ti interessi di “diritti dell'uomo”, ebbene anch’io ho il diritto (e mi arrogo il dovere) di dare dei suggerimenti a chi ne ha bisogno.
Ma certo carissimo, ne hai facoltà. Il problema nasce quando non parli a nome tuo, ma a nome ed a difesa integrale di terzi, persone o enti che, com'è evidente, non hanno chiesto a nessuno di farlo per loro, n è mostrano con la loro presenza un qualche interesse per chiarire ciò che il Voyagere contesta. Quando uno si frappone fra il personaggio disagiato e questi "terzi" non può che fare una battaglia persa in partenza, con tutto ciò che ne deriva.
D’altronde, lo fai con disinvoltura anche tu, dandomi dei consigli su come usare le mie energie, e ti ringrazio. Non so di quali compari (l’uso caro Pyccolo di questo termine è dispregiativo. Come Pucci, anche tu mi consideri "mafioso" e cadi sulla classica buccia di banana) parli, ma potrei dire la stessa cosa io, non credi?
Non mi sono mai piaciuti i “moralrà pensisti a tutti i costi”.
Calma, caro Delemme, son io che ho il diritto di interpetare le mie intenzioni.
Non conosco "compari" mafiosi, nè per questo ho rischiato di scivolare su nessuna buccia di banana (lasciamo questo frutto per occasioni migliori e ristoratrici) ... molto semplicemente ho voluto riferimi a quanti qui si sono prestati all'uso di un linguaggio che, benchè libero e, diciamolo, per me indifferente, può aver urtato la sensibilità di molti ... nonostante tutto, a parte una debole voce, le altre non hanno nemmeno osato levare la bacchetta magica dell'orchestra tragressiva per mutare il trambusto caotico in sinfonia piacevole, quantomeno orecchiabile...a meno che non l'abbiano fatto in privato, ma questo non è conoscibile.
Sei più interessato a farmi notare che “Cefa” non è un nome ma un soprannome e disquisisci sul “dare pacche sulle spalle”…
Prima di raccogliere le mie braccia, cadute pesantemente, ti informo che il vittimismo abita altrove.
Non c'è più nulla che deve sorprendere, nemmeno Cefa, a meno di concellare con un colpo di spugna ogni altro studio serio e scrupoloso nel merito. Qui stiamo volando nel cielo dei dubbi, perchè terra ferma non ce n'è per nessuno...lo dovresti sapere.
IO credo che non dobbiamo porci nei confronti degli altri come quelli che danno pacche sulle spalle, nè spallate, ma come quelli che sono aperti al dialogo, senza pregiudizio alcuno, e senza verità precostituite, semplicemente perchè non ne esistono.
Non mi pare che mio obiettivo sia la moralizzazione di alcun forum.
La morale è faccenda personale.
Quel che conta è come una morale, qualunque sia, possa trovare spazio per sopravvivere e, soprattutto, modalità di convivenza con le morali altrui, tutte basate su di una morale unica ed uguale per tutti:
il rispetto dei pochissimi ed essenziali diritti umani fondamentali.
Con rinnovata stima
Filippo Delemme
Ci mancherebbe Delemme,
ricambio senza un attimo di esitazione.
Pyccolo