Compiti per le vacanze: consigli per l'uso

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00sabato 24 luglio 2010 14:33

Compiti per le vacanze: consigli per l'uso



L’estate è la stagione più attesa e desiderata dai bambini, che segnano sul calendario i giorni che li separano dalle meritate vacanze. Se sole, mare e divertimento con gli amici viene interrotto dall’obbligo dei compiti… ma che vacanze sono?


L’incubo-compiti per le vacanze attanaglia un numero sempre maggiore di bambini e di genitori che, si stima, spendano per i compiti estivi – tra libri, penne, matite e block notes - oltre 200 milioni di euro.

Ma non sono solo i più piccoli a credere che libri per l’estate, riassunti e letture sotto l’ombrellone siano una forzatura e un serio impedimento allo svago estivo, anche molti genitori considerano i compiti estivi un vero e proprio spreco di tempo.

L’estate dovrebbe essere l’occasione per ‘staccare la spina’ totalmente e per ripartire con più energia a settembre. L’obbligo di portare compiti e tesine a scuola non è altro che un ulteriore fardello sulle spalle dei più piccoli.


La pensano così anche i pediatri che sottolineano come i bambini abbiano bisogno di riposo fisico e mentale e lo
stress psicologico causato dall’obbligo di rispettare certi ritmi, anche in vacanza, non è salutare. Questo causa problemi anche a livello fisico: lo stress abbassa la difese immunitarie, rendendo i bambini più deboli. Senza contare che, alla resa dei conti, solo il 2% dei bambini svolge i compiti distribuendo il lavoro per tutta l’estate; il resto si riduce all’ultimo minuto, caricando gli ultimi giorni di vacanza del massimo carico, oppure fa tutti i compiti alla fine della scuola prima di partire per la villeggiatura.


Ma non si tratta solo di lasciar riposare i bambini almeno durante le vacanze, per il 5% della popolazione scolare fare i compiti durante l’estate diventa un’impresa quasi impossibile. I piccoli che soffrono di seri problemi di lettura e comprensione (per la maggior parte maschietti, il rapporto è di tre/quattro maschi su una femmina) si trovano in grandi difficoltà anche in classe, quando vengono costantemente seguiti dai maestri, ma da soli in vacanza l’impresa è a dir poco ardua e frustrante.



Insomma, forse è davvero il caso di abbandonare libri e banchi di scuola a giugno: qualche castello di sabbia in più e qualche tabellina in meno possono solo aumentare la voglia di studiare… a settembre.


MFL

Data pubblicazione mer, 09 giu 2010

Data ultima modifica mer, 09 giu 2010

 
Kalos52
00sabato 24 luglio 2010 21:03
Re:
Insomma, forse è davvero il caso di abbandonare libri e banchi di scuola a giugno: qualche castello di sabbia in più e qualche tabellina in meno possono solo aumentare la voglia di studiare… a settembre.


MFL

Data pubblicazione mer, 09 giu 2010

Data ultima modifica mer, 09 giu 2010

 




Sono d'accordo.
ho sperimentato, con successo, alcune forme di ripasso con la tecnica del quiz televisivo sulla falsariga "dell'eredità o chi vuol essere...

Se appare un gioco l'insegnamento diventa quasi desiderabile.

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