Chiarimento.

Ho ricevuto moltissimi messaggi privati che esprimevano auguri e felicitazioni nei nostri confronti, e alcuni, delle perplessità, sui possibili servizi futuri delle iene nei confronti di coloro che stanno soffrendo divisioni famigliari.

Voglio tranquilizzare che la mia mossa non è stata fraintesa dalla redazione delle Iene e dal giornalista che ha fatto il servizio, anzi, hanno capito benissimo quello che alcuni hanno molto intelligentemente intuito sulla possibile influenza betelita nei confronti di mia figlia.

Io non sono uno stupido, e nemmeno l'ultimo arrivato nelle file dei fuori usciti. Sapete cos'è un compromesso?
Io ti do una cosa e tu me ne dai un'altra. In questo modo tutti hanno un risultato.

Io non ho riottenuto i miei figli, i quali rimangono impassibili sulle loro convinzioni religiose che io non ho più alcun interesse a smontare, ma la possibilità di vedere e conoscere un giorno mio nipote, al quale, come un forte richiamo del sangue, ne io ne mia moglie sappiamo resistere. E' per lui che ho deciso di abbandonare questa possibilità di informazione pubblica tanto importante, ma..... non è detta l'ultima parola!
Io ho rinunciato alla mia intervista, non a TUTTO il servizio!
Quindi, se le Iene nel frattempo sono andate a fare domande in giro, e siano riusciti a contattare alcuni beteliti, questo non è più parte della mia intervista, non vi pare?

In questo modo, io non vengo meno alla mia parola e la mia storia non è stata del tutto sacrificata.

Ultima segnalazione. La redazione delle Iene è aperta a chiunque voglia loro segnalare gravi fatti in cui sono vittime, per cui, la strada non è stata preclusa a nessuno.

Quindi, a mio avviso, non abbandonerei l'idea di seguire le prossime trasmissioni, chissà che non si possa vedere la Betel a vantaggio di chi non l'abbia potuta visitare quando era ancora un tdg! Capito il concetto? Un caro saluto. Piero Villaverde.