Beppe Grillo -Reset- Tour 2007

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parliamonepino
00venerdì 20 aprile 2007 02:28
Sono tornato da poco a casa, dopo aver assisito ad uno spettacolo, qui a Torino, di Beppe Grillo.
Ormai sono diversi anni che ogni volta che Grillo viene a Torino, non mi perdo l'evento.
Tre ore e mezzo di continua informazione vulcanica, senza risparmio di energia.
Mi trovavo tra le prime file della platea, dove Grillo si aggirava senza un'attimo di sosta.
Le informazioni, snocciolate da Beppe, anche questa volta, sono quel tipo di notizie che lasciano senza fiato.
Le accuse più pesanti, erano rivolte agli uomini che rappresentano il nostro governo.
Il coraggio e la forza di Beppe sono incredibili.
Un uomo fatto di passione, energia, senso della verità, grinta, certamente non è un "dipendente", appellativo che usa per i nostri politici.
E' un uomo libero che crede, pensa e fa quello che dice.
Saluti
Pino
parliamonepino
00venerdì 20 aprile 2007 09:10
Grillo urticante



“Non c’è politica, informazione o economia: tutti a casa, ricominciamo”
TIZIANA PLATZER
TORINO
Il profeta arriva, ovazione. Dieci minuti di fischi, applausi, battere di mani e piedi. «Allora siete ottimisti, mi accogliete così e neanche sapete cosa vengo a dirvi!». E gli oltre settimila del Mazda Palace aumentano il volume dell’entusiasmo, e lui è un dio a cavalcare il suo pubblico, con la voce tirata: «Questa Torino fredda e sospettosa.. ma allora io sono l’ultima vostra speranza! A noi gli U2 ci fanno una pippa!».
Questo i giovanissimi e gli over 40-50-60 volevano ieri sera, anzi ormai pretendono da Beppe Grillo, perché il comico genovese previene il desiderio: «Voi volete capire: che cosa? Tutto ciò che voi sapete non è vero, la verità la so solo io». Per questa certezza i milioni di spettatori che lo seguono dovunque e i frequentatori del suo sito, fra i più visitati al mondo, fanno una fatica da morire a stare fermi immobili sulle seggioline quando se lo trovano a pochi centimetri, con l’energia della fisicità, il sudore che gli lava la polo blu. Darebbero chissà che per abbracciarselo, strappazzargli il barbone, confermargli che qualunque cosa lui dica loro lo seguiranno. E’ tanto facile: Grillo parla con loro per tre ore, ha fatto che abolire il palco e non se ne parli più. «E’ ora di sedersi, togliersi tutte le idee che abbiamo in testa e resettare questo Paese: non c’è più! Non c’è la politica, l’informazione,l’economia. Ma come, stanno facendo il nuovo Partito democratico con uno che vuole rifare il partito socialista: sono morti che camminano e uno fa il sindaco qui a Torino!».
E come si premura di dire il grillo parlante, siamo solo all’inizio. Ce n’è per tutti, ma con sostegno ai torinesi: «Fino a qualche tempo fa Torino era solo la Fiat, ora finalmente ve la siete scrollata di dosso e in giro si parla di Torino e basta, una conquista».
Non c’è il tempo di rifiatare, stordisce con battute più reali del realtà, schiaffeggia il buon senso delle persone che ancora credono alla politica: «Abbiamo dovuto mandare un medico, Gino Strada, a contrattare il ritorno di Mastrogiacomo, perché se ci andava il nostro ministro degli Esteri lo decapitavano; abbiamo passato i mesi dietro la legge sui Dico e quando l’ho letta ho pensato di essermi sbagliato: per essere un Dico devo aver vissuto 9 anni, poi vado in Comune e mi mando una raccomandata con ricevuto di ritorno», pausa d’artista... «Tutti a casa devono andare!». Boato, il Mazda è adrenalina che sale, pensieri e domande che vorrebbero risposte, ma, per ora, ancora Grillo non permette la chiacchiera.
Ha già detto però di prepararsi per il prossimo tour. Ma intanto di Dico portano dritti dritti al Vaticano, «che oserei dire fa una leggerissima interferenza, ma proprio leggerissima... sapete cosa dovremmo fare: un bel referendum sul fatto che i preti debbano sposarsi, così finalmente quando parleranno di famiglia sarà con cognizione di causa». E’ un martello, non si tira indietro davanti a nulla, è l’eroe moderno che parla con semplicità della fascinosa Ségolène, «pensate, ha parlato di comitati cittadini che controllano i politici, eletti non oltre due legislature»; di morti bianche, «non sapevo si potesse morire dentro un’impastatrice, la legge Biagi dovevano cancellarla il giorno dopo»; dell’industria, «perché il Montezemolo libero e bello ci continua a raccontare che la Fiat va bene. Bertinotti ha detto che la nostra imprenditoria è impresentabile, finalmente: avrà fumato crack!». E poi giovaqni, scuola, treni, il quartiere di Scampia, l’assemblea Telecom di Rozzano naturalmente: «Pensate, persino Prodi si è espresso sulle questioni del Tronchetti della felicità: ha detto "auspico"». Guarda fisso nelle telecamera che porta il suo faccione sul megaschermo e urla: «Tutti a casaaa!». E per la replica di stasera sicuro avrà recuperato tutte le energie.
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fonte:

www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200704articoli/2576gi...

IO C'ERO!!!!!
[SM=x1061920]

[Modificato da parliamonepino 20/04/2007 9.12]

wall.kill
00venerdì 20 aprile 2007 10:36
Io tengo i biglietti per l'anfiteatro di Cagliari a Giugno a mò di sopramobile ornamentale!
Grande Beppe
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