Come si può reagire di fronnte a quanto sta accadendo nel nostro paese?
Siamo alla deriva ne settore economico, nel mondo politico, nella sfera religiosa e persino nel settore ambientale per l'incolumità fisica degli esseri viventi.
Le nuove generazioni, i nostri figli, che ogni giorno ci chiedono cosa significa tutto questo aggravarsi delle situazioni e perchè ormai sembra tutto una girandola di ricatti e di aggressioni, non mi fanno "dormire".
Le mie uniche risposte sono che dobbiamo opporci, con ogni mezzo, a questo continuo scempio, a questo odioso declino del nostro paese.
Si devono presentare delle nuove strategie che contrastino con l'inutilità di un economia pietrificata.
Si continua a produrre cose dannose, superflue o superate tecnologicamente.
La scuola è una vergogna, senza nessun tipo di educazione. L'insegnamento è cadaverico, riflette la senilità di un direttivo che non ama l'infanzia in quanto non ne percepisce più la grandezza, non si rende più conto che sono le nuove generazioni il vero motore di questa società, con il loro entusiasmo, la loro purezza, la loro forza anagrafica.
La scuola è noiosa, fatta per imbecilli e questo crea violenza e malessere ben manifestato con gli atti di vandalismo e di bullismo.
Viviamo il più incredibile disastro degli ultimi decenni.
I sogni e la creatività sono stati uccisi dal potere e dalla sete di denaro. Tutto questo ha tolto la lucidità, il buon senso, la voglia di vivere per valori più nobili, per i diritti di tutti gli uomini ad avere una vita serena e affettiva.
L'amore e la conoscenza dei bisogni dell'uomo sono le vere frontiere da realizzare. Il militarismo, le regole ferree, i condizionamenti, gli "addomesticamenti" propinati dai mezzi di informazione, devono essere rovesciati.
Molti giovani sono depressi e annoiati da questo mondo di falsità sociale e di "responsabili inetti" nel non adempiere il loro dovere.
La qualità della vita è il vero sovrano per i giovani, quindi, marciamo verso la lotta e verso la conquista dei nostri diritti.
Pino Lupo
"Oh gentiluomini, il tempo della vita è breve!
Trascorrere questa brevità nella bassezza
sarebbe cosa troppo lunga.
Se viviamo è per marciare sulla testa dei Re.
Se moriamo, o che bella morte, quando i Principi muoiono con noi.
Ora per le nostre coscienze le armi sono giuste.
Quando l'intenzione nel portarle è ragionevole."
[William Shakespeare, Enrico IV]