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I TESTIMONI DI GEOVA E L’UNIVERSITA’

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2011 07:32
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Ignoro che qualcuno abbia accusato i testimoni di Geova di essere contro l’istruzione scolastica dell’obbligo o quella delle superiori.

Piuttosto, il Corpo Direttivo è interessato a consigliare i tdG che, dopo le scuole d’obbligo ed avere frequentato le scuole superiori, per ottenere una professione, di usare la maggioranza del loro tempo all’opera di “testimonianza” della loro verità religiosa.

Questa è la vera prospettiva che il corpo Direttivo pone innanzi al testimone, in modo ossessivo, che l’unico scopo per ottenere l’approvazione di Geova e maggiori benedizioni da parte sua, in quanto ora è giunto il tempo che Egli sta per adempiere il suo proposito di salvare tutti i testimoni di Geova e riservare la morte eterna per tutti gli altri.

Secondo i dettami del Corpo Direttivo, i testimoni, hanno dinnanzi la “meravigliosa” prospettiva di vivere per sempre in una “terra paradisiaca”.

Pertanto, che cosa c’è di più importante nella vita?

Farsi solo una professione che serva appunto per ottenere i mezzi di sostentamento e, se è possibile, impiegarsi in un lavoro part-time, per avere più tempo per soddisfare le esigenze spirituali, specialmente considerando il fatto che il “giorno di Geova è vicino”.

E’ un discorso questo, che è presente, in ogni momento, nell’insegnamento del Corpo Direttivo: Riscattare il tempo perché il giorno della “vendetta di Geova è vicino”, motivo per cui, visto che l’università è una scuola pericolosa sotto il profilo morale e spirituale, per il tempo che impegna, sarebbe tempo prezioso sottratto alla predicazione, il Corpo Direttivo sconsiglia di accedere ai corsi universitari. Chi ha steso l’articolo, al quale faccio riferimento, circa la scuola, che frequentano i tdG, invece di citare il capitolo 17, del libro “I giovani chiedono”, per correttezza, il Nostro, avrebbe dovuto citare, come riferimento, su ciò che si dice riguardo all’università il cap. 22, pagg. 174 a 179, che dopo essere stati imbottiti dai proclami del Corpo Direttivo, i tdG, tra l’altro vi è loro detto: <<Sia che una laurea possa migliorare le tue possibilità di lavoro, un fatto rimane indiscusso: “Il tempo rimasto è ridotto” (I Corinti 7:29) nonostante tutti i presunti benefici che ne possono derivare, spendere 4 anni o più in un’università sarebbe il modo migliore di impiegare il tempo rimasto? – Efes. 5:16 ->>. (il grassetto è mio n.d.r.)

E dopo di ciò che si dice sulla condotta morale delle scuole accademiche, il pericolo cui va incontro il testimone di Geova che gli venisse in mente di frequentarli, è ovvio che si dica loro da parte dei responsabili che dirigono l’opera, il seguente insegnamento:<<un’altra cosa che desta preoccupazione è il ben documentato rapporto esistente tra l’essere esposti alla cultura universitaria e la diminuita “aderenza ai fondamentale principi religiosi” (The Sacred in a Secular Age). Sotto pressione per continuare ad ottenere una votazione alta, alcuni giovani cristiani hanno trascurato le attività spirituali esponendosi in tal modo al violento assalto del pensiero secolare promosso dalle università. Alcuni hanno fatto naufragio riguardo alla loro fede”>>.
A conclusione di questa considerazione, a sproposito vengono citate le parole di Colossesi 2:8, che non c’entrano proprio nulla con il pensiero di Paolo, circa la filosofia.

Costituirebbe questo discorso, l’indifferenza del Corpo Direttivo rispetto al frequentare o no, l’università?

Per una mente come quella del testimone di Geova, condizionata dal credo religioso che egli deve essere appartato dal mondo e dalla sua cultura, è ovvio che la scelta venga rivolta verso un unico orizzonte pietrificato, quello costruito dal Corpo Direttivo.

Ecco la solita tiritera: << “Un cristiano potrebbe erroneamente pensare che a lui non capiterà mai di essere ingannato dal cuore… Ad esempio un uomo potrebbe ragionare:‘per mantenere la mia famiglia devo lavorare’. Fin qui nulla di strano. Che dire, però, se questo lo portasse a pensare:‘Se voglio un lavoro decente devo farmi una istruzione migliore’? Anche questo potrebbe sembrare logico, ma potrebbe indurlo a concludere:’I tempi sono cambiati, se voglio tirare avanti e tenermi un lavoro devo andare all’università’. Quanto sarebbe facile iniziare a prendere sottogamba i saggi ed equilibrati consigli della classe dello schiavo fedele e discreto in relazione all’istruzione superiore, e cominciare anche a mancare alle adunanze! In questo campo, alcuni si sono lasciati, pian piano, modellare dai ragionamenti dei valori del mondo…>>. (il grassetto è mio n.d.r.) (Dio ci parla per mezzo di Geremia, 2010, pagg. 45, 46)


E’ questo il disinteresse del Corpo Direttivo circa il libero desiderio del giovane testimone di Geova di frequentare l’università?

Può permettersi il “maturo” testimone di Geova di infischiarsi dei consigli di coloro che Geova ha nominato come suoi “leali” servitori della congregazione cristiana che proclama i decreti divini?

E’ evidente dalla lettura di detto libro, che è tutto volto allo scopo di “modellare” il giovane testimone secondo la visione e il paradigma di fronte al quale si deve specchiare, di produzione tutta brooklyniana.

L’estensore dell’articolo che stiamo osservando:

“I Testimoni di Geova e l’università: oscurantismo o libera scelta?”

www.tdgonline.net/indice/articoli/universita.htm

Dopo aver letto l’articolo apparso nella Torre di Guardia 1/11/1992, dal titolo “Istruzione per uno scopo”, il Nostro, si è guardato molto bene dal citare la pag. 20, che affermava, tra l’altro, questo:<< “I corsi di studio vanno scelti con cura. Questa rivista ha sottolineato i pericoli dell’istruzione universitaria, e ha ragione, perché spesso quest’ultima è in gran parte in contrasto con il “sano insegnamento” della Bibbia. (il grassetto è mio n.d.r.)(Tito 2:1;I Timoteo 6:20,21) Inoltre, a partire dagli anni ’60, molte università sono diventate focolai di illegalità e immoralità. Lo “schiavo fedele e discreto” a vivamente scoraggiato il frequentare quel genere di ambiente. (il grassetto è mio n.d.r.)(Matteo 24: 12,45) Bisogna ammettere, comunque, che oggi come oggi, i giovani incontrano questi stessi pericoli nelle scuole superiori, negli Istituti professionali e nei luoghi di lavoro. – Giov. 5:19 ->>.

Ancor più gravemente, il Nostro articolista, ha omesso consapevolmente di andare a leggere il riferimento che segnalava, in armonia al suddetto pensiero, la Torre di Guardia del 15/07/1977, pagg. 446-449 sui consigli che il Corpo Direttivo dava ai genitori per i figli circa l’istruzione scolastica e il tempo che dovevano dedicare ad essa. Ecco l’ovvia risposta, dopo aver parlato d’obbligo: <<Ma fino a che punto dovrebbero frequentare la scuola? Sarebbe incoerente che un giovane, di sua spontanea volontà (il grassetto è mio n.d.r.), prolungasse eccessivamente gli studi secolari oltre ciò che richiedono la legge e i suoi genitori. In base a I Timoteo 6:20 non sarebbe saggio riempirsi la mente di filosofie di uomini imperfetti: “O Timoteo, custodisci il deposito che ti è affidato, evitando le parole vuote che violano ciò che è santo e le contraddizioni della falsamente chiamata ‘conoscenza’.” Per tale ragione, altri anni di istruzione universitaria possono essere un laccio. Le filosofie umane possono sottoporre l’individuo al “lavaggio del cervello” così che perda la fede in Dio e nella Bibbia. (Col. 2:8) Molti corsi universitari si basano su false teorie, come l’evoluzione, che sostengono il vecchio sistema di cose che presto sparirà per sempre. (I Giov. 2:17) (un presto che dura da 33 anni! n.d.r.) Parecchi professori non hanno la minima fede né in Dio né della Bibbia e insegnano entusiasticamente le loro credenze ateistiche. Inoltre, l’atmosfera delle università esercita una corruttrice influenza sulla morale, incluso il pericolo del vizio della droga>>.

Sono questi i consigli del Corpo Direttivo che incoraggiano i giovani ad iscriversi alle università?

Nelle altre scuole menzionate nell’articolo appena citato sono esenti dai vari pericoli le scuole professionali e altre scuole per arrivare ad un istruzione che permetta di soddisfare i bisogni materiali, esenti dai pericoli morali e della droga?

Da questo articolo la risposta è ovvia!

Nell’analisi sul pensiero del Corpo Direttivo, che riguarda la scuola affrontata dal Nostro, si osserva immediatamente che si è proposto lo scopo di far passare sotto gamba qual è, in effetti, il vero pensiero del Corpo Direttivo sull’istruzione universitaria, e se vogliamo leggere anche tra le righe, il pensiero che riguarda le scuole superiori o certe attività professionali che mettono in pericolo le attività dei testimoni di Geova, meglio fare il pioniere a pieno tempo o, se non ci è possibile, farlo part-time, perché è alle Geova è alle porte.

Si consiglia, a proposito dell’università, al Nostro, di andarsi a leggere, per rinfrescarsi la memoria, lo Svegliatevi dell’8/11/1969, pagg. 15-16, che con chiarezza, al di là di ogni dubbio, così insegna lo “schiavo fedele discreto”, nell’articolo “Qual è il futuro dei giovani?”: giovane (il grassetto è mio n.d.r.) o vecchio, dovete considerare il fatto che questo sistema non cambierà la propria direzione. Sotto il potere di Satana, continuerà a deteriorare rapidamente negli anni che gli rimangono. … Perciò, da giovane non potrete mai adempiere alcuna carriera che questo sistema offre. Se siete nella scuola superiore e pensate all’istruzione universitaria, significa almeno 4 anni, forse anche 6 o 8 anni ancora per laurearvi ed intraprendere una professione. Ma dove sarà allora questo sistema di cose? Sarà molto avanzato nella strada che porta alla sua fine, se non, in effetti, scomparso!
Questa è la ragione per cui i genitori che basano la propria vita sulla profetica Parola di Dio trovano molto più pratico indirizzare i propri giovani in mestieri che non richiedono tale periodo di ulteriore istruzione. I mestieri come quelli di falegname, idraulico, e altri, saranno utili non solo ora, forse anche di più nell’opera di ricostruzione che si farà nel nuovo ordine di Dio…” (pagg.15-16)

Alla luce di questo discorso, di tutta questa argomentazione, che cosa è cambiato da quel tempo a quello di oggi 2010 sulle prospettive che il Corpo Direttivo offre al giovane testimone come alternativa per le scuole superiori e l’università specialmente? La risposta è ovvia! Frequenta scuole professionali che ti permettano un sostentamento perché il tuo scopo da testimone di Geova è soltanto quello, cioè la predicazione delle fantasie del Corpo Direttivo!

Tanti Saluti

Alla prossima!

Adriano Baston

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Caro Adriano, tantissime volte, in sala, quando ero tdg, ho sentito riprendere i giovani che desideravano continuare gli studi per crearsi un avvenire, e molti ho poi saputo che hanno troncato gli studi, specialmente dopo quella famosa assemblea avvenuta a Monza mi pare, infatti hanno battuto molto per scoraggiare la continuità degli studi all'università.

La cosa è a noi molto chiara, peccato non lo sia ancora per i tdg. Sia al liceo che all'università, si studia il greco e quindi questo rappresenta un pericolo per il corpo direttivo. Certo e se il ragazzo/a cerca di saperne di più circa l'insegnamento della propria religione, cosa succederebbe?

Un caro saluto da Velleda





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01/03/2011 00:45
 
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Carissima Velleda,

Chi non ha vissuto, come me, o come Adriano, il periodo della fine anni '60 inizio anni '70, non può sapere quante pressioni ci sono state sui giovani in età scolastica, in particolar modo nei luoghi dove si svolgevano le adunanze, per demotivare e scoraggiare ogni iniziativa a proseguire gli studi superiori.

Le nuove "generazioni" dei tdG ignorano la storia e il vissuto di coloro che hanno attraversato da protagonisti e attivi adepti le epoche passate, un ciclo di anni che solo chi li ha percorsi conosce in ogni dettaglio anche emotivo ed esaltante.

La storia insegna che tutti coloro che hanno avuto ambizioni collettive epocali, prima o poi, conoscono le amarezze e le delusioni, soprattutto quelli che si sono lasciati condizionare in modo totale. Molti di questi si sono "svegliati" da una situazione di torpore intellettuale e si sono trovati mentalmente smarriti e confusi; altri, invece, avendo coltivato risorse culturali parallele, ne sono usciti con una sensazione di libertà e con meno danni psicologici.

La cultura, lo studio, la ricerca, il sacrificio (inteso come impegno) di una costante indagine, l'istruzione scolastica, sono sempre stati una vera minaccia e un pericolo per coloro che vogliono gestire una comunità religiosa di grandi proporzioni.

Addirittura, molte persone che vivono nel "regno dell'ignoranza" pensano erroneamente, avendo letto poche righe di alcuni libri, di aver acquisito i requisiti per potersi confrontare con coloro che hanno speso decine di anni nello studio serio e sistematico. Anzi, ci sono persone che si vantano della propria ignoranza come se fosse una virtù, si sentono migliori, quindi discriminano, come se chi ha sacrificato del tempo per frequentare l'università si dovrebbe vergognare.

Un Caro Saluto
Pino Lupo



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Hai proprio ragione, ed il solo pensiero di ciò che tu ed Adriano avete passato, mi rattrista terribilmente.
Oggi, la questione è molto diversa perchè i ragazzi, non tutti per fortuna, ma la maggior parte, non amano lo studio e, a questi non par vero che altri pensino al loro posto, a me personalmente questo fatto arrecava parecchia inquietudine.
Comunque, sia tu Pino che Adriano, siete tra le persone più qualificate per aiutare i tdg a capire l'inganno che purtroppo stanno vivendo.
Complimenti per la Vostra opera.
Un abbraccio fraterno Velleda

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