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11/12/2010 23:53 | |
In soli due articoli di studio, di poche pagine (studi che si compiono nelle sale del Regno), nella Torre di Guardia del 15 gennaio 2006, a parte i termini, “malvagio”, ”calunniatore”, “serpente”, ecc., salvo errore, si ottiene la bella somma di 96 volte che in questi articoli di studio ricorrono i termini “Satana” e il “Diavolo”.
Quando, invece nell’intera Bibbia, fino a Giobbe, se non erro, non appare la parola satana.
Da Giobbe in poi, questo termine ricorre circa 40 volte.
La parola diavolo ricorre circa 34 volte e compare solo nel Nuovo Testamento, ottenendo così un totale di 74 volte la menzione di queste parole.
Se paragoniamo il numero di volte che satana e diavolo compaiono nella suddetta rivista con la Bibbia, rispetto alle pagine delle Sacre Scritture, questi due termini dovrebbero comparire migliaia di volte!
Perciò, nella testa dei testimoni di Geova, che cosa alberga, dal momento in cui, in soli due articoli, vengono menzionati, “Satana” e “Diavolo”?
Evidentemente, gli autori delle Scritture non erano affetti da nessuna ossessione dell’esistenza del demonio, piuttosto, la loro preoccupazione, più che altro, era quella di esercitarsi nello sforzo di vivere una vita coerente ai sani principi divini tenendo fisso lo sguardo nella rivelazione della salvezza.
Ecco perché i tdG, dopo essere stati imbottiti da questi termini, fuori dalle loro sale del Regno, dappertutto vedono satana all’opera, nelle persone, nelle Istituzioni e specialmente nelle chiese cristiane, cosicché, Dio: “Benedice solo i Testimoni che dicono la verità” e, pertanto: “chi è malvagio”, come le varie chiese cristiane, non hanno: “Nessun diritto di rappresentarlo”. (pag. 22, della suddetta rivista)
Di fronte a tanto ardire, che speranza di salvezza, possono nutrire le persone che appartengono alle altre religioni che vivono fuori dalle sale del Regno? Nessuna!
Tanti Saluti
Alla prossima!
Adriano Baston
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