La solitudine non è semplicemente "assenza di compagnia".
La solitudine è un problema che tocca dolorosamente milioni di persone, indipendentemente dal ceto, cultura, credo .
Un noto proverbio recita che " è meglio essere soli che male accompagnati".
Ciò però non conforta tutte quelle persone che, pressate dalla solitudine, farebbero qualunque cosa per avere un qualche tipo di rapporto umano.
Quindi, quando la solitudine è realmente un handicap alla qualità della vita e quando invece è il soggetto che non sa gestirla, ingigantendone gli aspetti negativi senza fruire di quelli positivi?
Sì, perché come lo stress (classicamente distinto in distress, ovvero "stress negativo", ed eustress, ovvero "stress positivo"), la solitudine può anche essere positiva: accade infatti in determinate circostanze, di ricercarla.
E' anche opportuno distinguere fra compagnia e amicizia.
Nel caso della compagnia, rientrano tutti quei rapporti in cui non c'è uno scambio nettamente positivo, ma ci si limita a considerare la vicinanza del calore esterno;
nel caso di amicizia, rientrano sia le amicizie parziali che quelle totali (quindi anche le relazioni affettive in cui all'amicizia, a vari livelli, si unisce la componente sessuale) il cui bilancio è oggettivamente positivo.
Oggettivamente perchè?
Perché il soggetto potrebbe essere così disperato da preferire una compagnia "sbagliata" piuttosto che la solitudine:
in campo sentimentale ciò costituirebbe la classica "ultima spiaggia".
Kalos