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ECCO LA CASTA: la maggioranza vota no ai soldi per i lavoratori

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2010 22:57
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07/05/2010 16:29
 
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Ecco la Casta:

la maggioranza vota no

ai soldi per i lavoratori


 

    
Eccola qui la Casta, nel senso più deteriore del termine. Martedì pomeriggio, Camera dei deputati.

Aula piena, si votano «misure straordinarie per il sostegno del reddito e la tutela di determinate categorie di lavoratori». Il gruppo Omega, ad esempio, quello che comprende i dipendenti dell’ex Eutelia: migliaia di lavoratori da mesi senza stipendio, e senza neppure la cassa integrazione. E invece niente, il centrodestra ha detto no.
Niente soldi per i lavoratori, che a gennaio avevano fatto un sit-in bloccando per ore via del Corso, davanti a palazzo Chigi, e ricevendo vaghe promesse.


Tavoli su tavoli, ma neanche una lira. Tutti rossi, ieri pomeriggio, i pulsanti sui banchi del centrodestra: 261 no, tra chi leggeva le pagine sportive dei giornali, chi stava al cellulare, chi rideva e chiacchierava in capannelli. No anche all’allungamento della cassa integrazione ordinaria da 12 a 18 mesi, per dare fiato alle aziende in crisi: altri 261 no, senza una crepa tra i banchi della maggioranza, niente finiani dissidenti stavolta.

Erano i due emendamenti che il Pd aveva portato in aula (si è riusciti a votarli solo dopo che Fini ha accolto la richiesta di Franceschini, la maggioranza avrebbe voluto insabbiare la legge in Commissione) per salvare le due proposte, che fino alla settimana scorsa erano state pazientemente cucite riuscendo ad avere l’ok del centrodestra. Poi il dietrofront: «Non ci sono le coperture», hanno spiegato i berluscones, su mandato di Sacconi e Tremonti. «Falso», secondo i democratici, che hanno proposto di mettere mano «al fondo per gli straordinari, che è dormiente, visto che da quando è iniziata la crisi non se ne fanno più», come ha spiegato Cesare Damiano. «Si poteva anche tassare del 2% i redditi sopra i 200mila euro».



BERSANI: UNA VERGOGNA
«Una vergogna, davvero scandaloso che il governo si arrampichi sui vetri per non dare risposte vere a chi ha ammortizzatori in scadenza e chi è da tempo senza protezione», dice Bersani, in aula come tutti i big del Pd. E Franceschini: «Quando sono nei loro territori chiedono interventi per i lavoratori, poi vengono qui e votano contro...». Sui banchi del governo il sottosegretario al Welfare Viespoli, che sulla cig rimanda alla «riforma organica» e sull’Eutelia dice: «Da tempo è aperto un tavolo a palazzo Chigi...». «E cosa mangia la gente, i tavoli?», gli risponde Bersani. Mentre Fabrizio Potetti, che segue la vicenda per la Fiom, spiega: «Da gennaio il tavolo non è più stato convocato, almeno 1200 persone sono senza stipendio da novembre e per avere materialmente in tasca la cassa integrazione passeranno altri mesi. Quella norma poteva dare un po’ di sollievo». Poteva, appunto, ma il centrodestra ha detto no. Non sono serviti i numerosi appelli dai banchi delle opposizioni (unitissime, in questa occasione), dal moderato Udc Delfino («Altro che tavoli, il governo dovrebbe aprire i cordoni della borsa)», fino a Barbato dell’Idv che ha parlato di un «governo da rincorrere in piazza con i forconi». Nel mezzo tanti deputati Pd, tutti a ricordare i mutui di quelle famiglie che non arrivano a fine mese, a chiedere alla maggioranza «un gesto di civiltà».


L’IMBARAZZO DEI LEGHISTI
In imbarazzo il relatore Cazzola (Pdl), che aveva lavorato all’intesa col Pd e poi si è rimesso in riga: «Mi assumo la mia parte di responsabilità». E anche i leghisti, tanto che il governatore e capogruppo Cota, dice Bersani, «è uscito dall’aula al momento del voto sull’Eutelia». E replica piccato al leader Pd: «Stia zitto, entro lunedì saremo in grado come Regione Piemonte di provvedere con la cassa integrazione in deroga per Eutelia». E Sacconi: «Tutto un problema creato sul nulla, trovatemi un solo cassintegrato che avrà danni da questa norma».


Fonte: Unita.it

 28 aprile 2010 
[Modificato da ®@ffstef@n 07/05/2010 16:30]
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09/05/2010 22:57
 
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NO ALLE IMPORTAZIONI
PERCHè NON SI FA' UNA LEGGE SLLE IMPORTAZIONI?

Si parla tanto di sprechi ecc. ma perchè allora non si consumano i prodotti locali e si permette di acquistare dall'estero?
Anche se i prezzi sono più bassi l'italia non dovrebbe permettere che intere fabbriche chiudano per importare prodotti che si trovano anche in Italia.
Perchè ogni paese dovrebbe consmare i propri prodotti, semmai acqistare ciò che non ha.
Credo che la ragione sia come sempre lo sfruttamento umano, che le leggi le fanno i delinquenti e questo sia il risultato.
Ho sentito la notizia sulla chiusura di na fabbrica di macchine per la crisi, poi però la stessa fabbrica per coprire la domanda le fa arrivare dall'estero, ma non vi sembra assurdo?
Gli operai dovrebbero boicottare l'arrivo delle macchine, con manifestazioni eclatanti
[SM=x1061985] [SM=x1061960] [SM=g1932039]

e sopratutto non permettendo certi accordi che ti sistemano solo per un po e poi te la mettono ... come è successo per la nostra cartiera [SM=g10949]
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