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SCANDALO FASTWEB - Ruberie Gigantesche -

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2010 18:13
01/03/2010 17:52
 
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Di Girolamo:

Il senatore gioca d'anticipo.
Lettera a Schifani:
«Mi dimetto, ma non sono un criminale»


ROMA

Il senatore Nicola Di Girolamo ha presentato questa mattina una lettera di dimissioni al Presidente del Senato Renato Schifani.

Quaranta righe scritte al computer: «Sono convinto -scrive l’esponente del Pdl- di dover rendere disponibile la mia persona (...) perchè chi dovrà giudicare possa davvero conoscere i contorni di una vicenda che non è tutta criminale». «Sono entrato nell’aula del Senato - scrive ancora Di Girolamo - forte di una delega affidatami da 24.500 elettori (...) nè mafiosi nè delinquenti. Di una piccola parte di costoro avrebbe abusato un gruppo di individui probabilmente "inquinati" da frequentazioni criminali».

In ogni caso, aggiunge il senatore del Pdl, «non ero "consegnato" anima e corpo a questi figuri. La frenesia della campagna elettorale mi ha spinto a giudicare poco e male. E lei, mi auguro, immaginerà che non si diventi mafioso nello spazio di un mattino, colpevole come sono di uno o due incontri disattenti».

Frequentazioni occasionali, puntualizza ancora Di Girolamo, che non hanno cambiato la sua natura. «Sono rimasto una persona perbene - assicura - incapace tuttavia di difendersi innanzi alla protervia dei malevoli e dei menzogneri. In politica ne ho incontrati alcuni (...) capaci di fagocitarmi nella smania delle promesse». «Ho ceduto, signor presidente -ammette infine - ma le mie colpe verranno circoscritte dalla verità che saprò esporre ai magistrati».

Di Girolamo conclude citando la «Caritas in Veritate» di Benedetto XVI:

«Forse sarò l’unico ad essere ricordato per aver rassegnato le dimissioni. Ma non importa: mi affido alla Provvidenza (...) abbracciando il progetto di Dio, in Cristo, sperando nella vocazione posta "nel cuore e nella mente di ogni uomo"».

{QUI gatta ci cova  e che gatta forse è una delle tante del papa re.  [®@ffstef@n] }

Le dimissioni presentate dal senatore eletto nelle liste del Pdl, Nicola Di Girolamo, dovranno essere votate dall’aula di Palazzo Madama. La data di tale votazione dovrà essere calendarizzata dalla conferenza dei capigruppo del Senato, che è convocata per domani alle 11. Sia il Pd sia il Pdl avevano depositato in mattinata mozioni per la decadenza del senatore eletto all’estero dal suo seggio, mentre è in calendario per martedì alle 12 una audizione dello stesso Di Girolamo, coinvolto nello scandalo riciclaggio con l’accusa di essere stato eletto nella circoscrizione esteri con i voti della ’ndrangheta, davanti alla giunta per le Elezioni e le immunità del Senato.

L'inchiesta intanto prosegue. Il procuratore antimafia Piero Grasso, durante la trasmissione "In 1/2 ora", parlando delle inchieste che coinvolgono Fastweb e Telecom Italia, ha chiarito i due piani dell’inchiesta: la frode fiscale e la criminalità organizzata. «L’inchiesta nasce alcuni anni fa dalla procura distrettuale di Roma che inizia le indagini. Noi siamo intervenuti come ufficio quando è spuntata la criminalità organizzata. Intanto bisogna precisare che queste truffe non hanno nulla a che fare con la criminalità organizzata», spiega il procuratore. Grasso ha puntualizzato poi che le due indagini sono unite solo dalla presenza di un unico imprenditore in entrambe le vicende: «Il collegamento passa attraverso Mockbel uno degli organizzatori di questo sistema che poi aveva prospettato di entrare in politica attraverso il senatore Di Girolamo. Per fare questo si è servito della criminalità organizzata soprattutto per recuperare in Germania le schede elettorali».
  
 { }........

ALLA FACCIA DELLA CRISI.

A QUEGL'IMBECILLI MORTI DI FAME (qualcuno di questi imbecilli si toglie pure la vita) 
CHE PERDONO IL LAVORO...DICO...

chiedete e vi sara' dato
oppure scagliate statuine per mangiar ciò che lor signori devono lasciare...

Una Bmw X5, una Ferrari F430, una Jaguar E, una Audi A8; e poi due barche, un Ferretti 45 Fly e un Ferretti 550. Tutti questi mezzi di locomozione erano in uso al senatore Nicola Paolo Di Girolamo, secondo quanto si legge in uno dei capi d'imputazione presenti nell'ordinanza di custodia cautelare.


           Porsche e Ferrari Tesori nel garage del senatore Pdl





SVEGLIATEVI...

COniGLIONI

gli extracomunitari hanno di che insegnare a quest'Italia di appecoronati.

LA LEGA E PALAZZO CHIGI  gia' TREMAVA
[Modificato da ®@ffstef@n 01/03/2010 17:58]
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