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L’ ORO-SCOPO DI BERLUSCONI

Ultimo Aggiornamento: 11/01/2010 20:22
11/01/2010 20:22
 
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L’immagine che si è creata intorno a Berlusconi è molto diversa dalla realtà.

Siamo abituati a vederlo tutti i giorni monologare da un palco, con mille microfoni attorno.

Appare sempre attorniato e acclamato da folle di gente entusiasta o da aule di distinti signori in giacca e cravatta. Il capo è sempre sorridente e sicuro di se, ha sempre delle ricette pronte, spaccia un fantomatico futuro migliore, attacca, afferma di essere sempre dalla parte del giusto e di non commettere mai errori, nemmeno quando viene condannato o quando si scopre che ha frequentato mafiosi e si è contorniato da criminali.

A forza di bombardamenti televisivi è passata l’idea di un uomo ricco e potente, felice e circondato da uomini fedeli e donne che lo adulano.

Sembrerebbe un uomo forte e felice.

Ma l’immagine mediatica di quest’uomo potrebbe essere lontana anni luce da quella reale. Le ultime vicende, in particolare il
caso Noemi, lasciano trapelare una realtà molto diversa.


Chi è
l’uomo Berlusconi?

E’ interessante ripercorrere velocemente la sua vita per cercare di intuire la sua personalità.


Berlusconi sin da ragazzo ha mostrato di avere un unico chiodo fisso, un’ossessione: il denaro.

Al liceo classico Sant’Ambrogio di Milano era un ragazzino di famiglia piccolo borghese, basso e grassoccio.

I compagni lo ricordano come un secchione che si faceva pagare per passare i compiti. All’università, Berlusconi è ricordato come quello che vendeva spazzole elettriche porta a porta, esperienza che gli sarà utile nello sviluppare l’arte di convincere le persone, soprattutto le
casalinghe.

Tra gli altri lavoretti che svolge da giovane, fa il fotografo ai matrimoni e ai funerali, suona il basso e canta nella band dell’amico d’infanzia Fedele Confalonieri (anche sulle navi da crociera).

Una volta laureatosi, nel 1961, per motivi mai chiariti non fa il servizio militare.
Subito si sposa e inizia la carriera di imprenditore con l’aiuto del padre, impiegato alla
Banca Rasini, dove lavorò fino a diventarne Procuratore Generale. (La stessa banca diventerà famosa negli anni Ottanta per le dichiarazioni di Michele Sindona che la legarono alla Mafia siciliana per il riciclaggio dei soldi al Nord.)

Quando negli anni ‘70 diventa un palazzinaro miliardario, Berlusconi è già sulla quarantina, è sempre basso e grassoccio e inizia ad avere problemi di calvizie. Negli anni ‘80 inizia il grande business della televisione e della pubblicità.

Berlusconi diviene uomo di spettacolo, divorzia dalla prima moglie e si accompagna con un’attrice che poi sposa E’ lecito pensare che il “successo” di Berlusconi con le donne arrivi proprio in questo periodo, in età oramai avanzata, e si tratti di un successo largamente dovuto alla sua ricchezza e potenza.


Negli ultimi anni, piu’ Berlusconi invecchia e piu’ iniziano a uscire dichiarazioni, voci o foto compromettenti.

Compromettenti soprattutto per uno che si è buttano in politica spacciandosi come il difensore dei valori tradizionali, come quello della famiglia.
 
E invece vecchi scandali si sommano a nuove situazioni piccanti e poco chiare, condite da menzogne varie e imbarazzanti “no comment”.

Dalle foto di “Chi” con tre donnine-veline nella sua villa sarda, passando per il presunto “pompino” che sarebbe valso alla Carfagna un posto da ministra, alla presunta relazione con l’annunciatrice
Virginia Sanjust, fino alla recente vicenda Noemi Letizia, in cui sembra che l’ultrasettantenne si sia messo a corteggiare via telefonino una minorenne napoletana che aveva inviato delle sue foto per entrare nel circo televisivo, per poi incontrarla ripetutamente e in privato…


Da ultimo, si è scoperto che delle 50 donne che Berlusconi aveva radunato a capodanno in una sua villa sarda, la metà erano pagate 1500 euro al giorno per stare li. Non erano affatto “amanti” o “amiche” di Berlusconi nel senso che noi comunemente diamo alla parola “amore” o “amicizia”.

Nessuna persona normale ha mai pagato o è mai stato pagata per passare del tempo con i propri amici, o amiche, o fidanzate.


Ora fermatevi un attimo.

Provate un momento ad immaginare la scena: un ultrasettantenne tirato su alla bella e meglio con lifting, liposuzioni, lampade abbronzanti e cerone, costretto a pagare le persone che passeranno il capodanno con lui.
 
Vi rendete conto?
 
Sono sicuro che ciascuno di voi, se avesse una villa, potrebbe organizzare una festa di capodanno con decine e decine di amici. Senza bisogno di pagare la gente per venire.

Ognuno potrebbe portare qualcosa da bere e da mangiare ed ecco che si potrebbero passare delle serate simpatiche.

Ma quella di Berlusconi è una festa in cui gli ospiti, o meglio LE ospiti (decine di giovani donne aspiranti attricette e vallette), sono PAGATE per essere presenti… e quelle che non sono pagate 1500 euro al giorno, sono li perchè il vecchio ultrasettantenne ricco e potente gli ha promesso un lavoro nel mondo dello spettacolo o della politica. E comunque gli ha pagato il viaggio.



Dunque l’harem berlusconiano sembra essere un vero e proprio harem da decadenza dell’Impero Babilonese, Romano o Ottomano, da Satyricon di Fellini, con la differenza che le schiave vengono oggi “comprate” con un mucchio di soldi o con le promesse di una carriera di successo in televisione.

Questa piccola differenza tra le corti dei sultani di Costantinopoli e la villa Certosa del sultano moderno, detto anche Presidente o Cavaliere, è semplicemente la differenza tra ere in realtà non dissimili: l’approssimarsi della fine di un Impero e l’approssimarsi della fine del capitalismo straccione e senza valori dell’Italia di oggi.


La scena è desolante, da Repubblica sudamericana del secolo scorso, dove i dittatori si ingozzavano di carne e vino e facevano la bella vita mentre milioni di cittadini pativano la fame.

E’ chiaro perciò che, una volta scostato tutto il ciarpame, quello che rimane è un solo uomo, un uomo solo come solo un re, un sultano, un dittatore, un potente o un miliardario può essere.

Un uomo contornato solo da ballerine e prostitute, giullari e dipendenti, comprati e stipendiati, da opportunisti, non da veri amici.


Che tristezza.


Che deserto morale.


Che pena che fa, quest’uomo.



E ricordate quando è andato da Vespa, utilizzando il servizio pubblico per monologare riguardo al caso Noemi?

Quando non ha risposto a nessuna domanda se non agli assist di De Bortoli e Vespa, che gli ha anche baciato la mano?

Ebbene, anche li Berlusconi – per rispondere alle accuse della moglie che rivelò che l’inventore dei “Family Day” alle feste di diciotto anni dei figli non c’è MAI andato (e meno male che “la famiglia è sacra”) – confessò in tutta semplicità che alla festa per i 18 anni della figlia Barbara effettivamente non è andato, però l’ha «sostenuta finanziariamente». L’ha pagata. E l’ha pagata anche parecchio – ha sottolineato il miliardario senz’anima – perché «gli invitati erano in maschera del ‘700 veneziano».

Quindi, secondo il cervello di Berlusconi, la Lario non dovrebbe rinfacciargli niente. Lui paga e quindi ha ragione. Lui i figli non li cresce, se ne frega, ma manda i soldi regolarmente. E parecchi. Questa è la vera morale di Berlusconi. Non c’è bisogno di niente altro per raccontarlo.

Ne emerge un’immagine agghiacciante.

Viene rivelata la sua confusione totale dell’affetto con i soldi, la sua gelida convinzione che il denaro possa sostituire i sentimenti e l’amore.

Che anche i rapporti umani si possano comprare.
Che non serva stare vicino ai propri figli.
Che nella vita servono solo i soldi.


Questo è Berlusconi, cari italiani.

Un uomo abituato sempre a comprarsi le persone facendo giganteschi “regali”, dalle tangenti a Craxi a quelle alla Guardia di Finanza, dai calciatori come Lentini pagati in nero ai 600mila dollari a Mills, dai tentativi d’acquisto dei senatori del Governo Prodi (riusciti quelli di Dini e Mastella, fallito quello di Willer Bordon) alle candidature nel suo partito di ragazze del Grande Fratello e dell’Isola dei Famosi fino ai giganteschi regali alle ragazzine – la Mini Minor e i gioielli raccontati da “Il Riformista”.

E anche gli amici piu’ vicini a Berlusconi potrebbero essere solo dei “comprati”.

Si conosce l’esistenza di un patto di sangue e d’acciaio con i suoi decennali piu’ stretti collaboratori – Previti, Confalonieri, Dell’Utri… Questo patto, questi scambi di favori, non gli permetteranno mai di sapere chi gli vuole davvero bene e chi invece è solo un parassita, un uomo che lo sfrutta a sua volta per il suo sporco interesse.


Questo è il quadro.


Sembra strano, Berlusconi detiene un immenso Potere Economico, Legislativo, Esecutivo e Mediatico (cioè la capacità dei
mass media di influenzare le opinioni e le scelte dell’elettorato)… è indubbiamente l’uomo più potente d’Italia… ma oramai ci appare per quello che è sempre stato e che tutti i soldi del mondo non possono comprare: un omino piccolo piccolo.


 

http://ale1980italy.wordpress.com/

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