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  11/11/2009 21:13 | |
Arrestato il 6 novembre scorso, trovato morto, il mattino dopo (7 novembre 2009), in una cella del carcere di Parma.
Stiamo parlando di un ragazzo di 32 anni, Giuseppe Saladino.
Viveva con la mamma, Rosa Martorano. Scontava, agli arresti domiciliari, una condanna di 14 mesi, per furto di monetine in un parchimetro.
Venerdì scorso, Giuseppe, esce di casa, commettendo il reato di "evasione". Riconosciuto da una "volante" della polizia, viene portato in carcere. Il mattino dopo, una telefonata del direttore del carcere raggiunge la mamma di Giuseppe per dare la terribile notizia: "suo figlio non c'è più!"
STIAMO PARLANDO DELLA MORTE DI UN FIGLIO. UN UOMO, DIRETTORE DI UN CARCERE, RESPONSABILE DEI DETENUTI, ANNUNCIA LA MORTE DI UN FIGLIO CON UNA TELEFONATA COME SE STESSE PARLANDO DI "PATATE".
Mi chiedo, dove è finita la sensibilità umana?
Dove sono gli uomini d'onore?
Dove sono gli uomini che sanno prendersi le proprie responsabilità?
Che fine ha fatto il rispetto per la vita?
Non sappiamo ancora come è morto questo ragazzo.
Faranno l'autopsia il 9 dicembre.
I dati del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria dichiarano che: <<dal 2000 ad oggi i decessi in carcere sarebbero stati 1.531, di cui circa un terzo (545 per l'esattezza) per suicidio, un altro terzo per cause riconosciute come "naturali", e il restante terzo per "cause da accertare".>> (il grassetto è mio).
CI TROVIAMO DI FRONTE ALLA PUNTA DI UN ICEBERG?
Non parliamo più di violazioni dei Diritti Umani, ma di mancanza di pietà umana nei confronti di persone deboli che, invece di trovare aiuto, cura e sostegno, trovano il loro "carnefice".
Quando finirà tutto questo?
GIUSEPPE SALADINO
[Modificato da parliamonepino 11/11/2009 21:15] __________________________________________________
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