F.Vera, 08/11/2009 11.48:
Agli amici che non credono alla figura storica di Gesù Cristo, un pensiero:
"sul fatto che né Giuseppe né Tacito né gli altri storici hanno parlato di Gesù Cristo.
Nonché essere una prova contro è invece una prova in favore di lui. Infatti, è certo che Gesù Cristo esistesse e che la sua religione levò gran rumore e che quegli storici non lo ignoravano affatto; ed è quindi evidente che lo passarono sotto silenzio a bella posta; ovvero che ne parlarono e il testo è stato poi alterato o soppresso." (numero 793)
Questo è un discorso che si deve tenere presente considerato che il cristianesimo costituì una forza morale rivoluzionaria del tempo.
Adriano Baston.
E' interessante citare il seguito del capolavoro di Pascal, "Pensieri", che indica la grandezza del valore delle sue facoltà:“
L’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma è una canna che pensa… Quand’anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire e conosce la superiorità che l’universo ha su di lui, mentre l’universo non ne sa nulla. Tutta la nostra dignità sta, dunque, nel pensiero” (numero 793 B).
Pascal è forse colui che ha ispirato di più uno dei grandi esisenzialisti dell'ottocento, Soren Kierkegaard, facendo comprendere che la fede è un fatto che va oltre il pensiero razionale.
"
Non c'è nulla che spaventi di più l'uomo che prendere coscienza dell'immensità di cosa è capace di fare e diventare." (Kierkegaard)
“
L’ultimo progresso della ragione è di riconoscere che c’è una infinità di cose che la sorpassano; essa non è che debole cosa, se non giunge fino a conoscere questo. Ma, se le cose naturali la sorpassano, che dire di quelle soprannaturali?”. (Pascal)
[Modificato da parliamonepino 08/11/2009 17:00]
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