Respinta la richiesta di rilascio
BERNA - Roman Polanski resta in carcere. Il ministero della Giustizia svizzero ha fatto sapere che la richiesta di remissione in libertà è stata respinta e che il regista - arrestato a Zurigo lo scorso 27 settembre - rimarrà in cella, in attesa della decisione sulla richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti. Polanski è accusato di aver violentato, nel 1977, una ragazzina di tredici anni.
Il portavoce del Ministero, Folco Galli, ha spiegato così la decisione: "Dal nostro punto di vista, c'è ancora un rischio molto elevato che fugga, e che una remissione in libertà su cauzione o altre misure dopo il rilascio non garantiscano la sua presenza durante il procedimento per l'estradizione".
Resta però in piedi il ricorso presentato dai legali di Polanski alla Corte federale penale, che può ancora concedere il rilascio su cauzione. A questo proposito il suo legale, Herve Temine, ha commentato: "Apettiamo di vedere cosa i giudici, magistrati di corti indipendenti, decideranno. Vorremmo dir loro che Polanski ha promesso di restare in Svizzera durante il procedimento, e di rispettare tutte le richieste che sono state fatte". Temine ha anche puntato il dito contro la stampa e ha detto di sperare che i giudici svizzeri "vorranno ignorare il linciaggio in corso sui media che non ha niente a che fare con la giustizia".
Il regista settantaseienne, che ha la doppia cittadinanza francese e polacca, è stato arrestato nove giorni fa, nell'aeroporto di Zurigo: era sbarcato nella città svizzera per ricevere un premio alla carriera a un festival cinematografico. La notizia della sua cattura ha avuto subito vasta eco in tutto il mondo: tante personalità mondo del cinema e della cultura - tra cui diversi italiani - hanno firmato un appello per dire no all'eventuale estradizione negli Stati Uniti. Ma ci sono stati anche commentatori che sui giornali di mezzo mondo hanno fatto notare che quello commesso dal regista premio Oscar (per Il Pianista) è un reato grave: aver drogato una ragazzina aspirante attrice e averla poi violentata.
Una vicenda, ricordiamolo, per cui Polanski fuggì dagli Stati Uniti all'inizio del 1978. Per non farvi mai più ritorno.
fonte:
La repubblica
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Sgomento e
solidarietà anche tra i grandi nomi del cinema con una petizione: Monica Bellucci con il marito,Fanny Ardant ed altri per richiederne la liberazione.
ma stiamo scherzando..? perchè Polanski è un grande regista gli si fa passare la violenza su una minore?
mi dispiace, ma deve pagare anche lui le sue colpe!
[Modificato da @nounou@ 06/10/2009 19:56]
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal