La Lav ha istituito un presidio per raccogliere firme contro il traffico internazionale di cuccioli, un commercio illegale e clendestino. L'obiettivo è di chiedere al Parlamento di istituire il reato e di fermare il racket
Firenze, 21 marzo 2009 -
La Lav ha raccolto più di 300 firme in due ore contro il traffico internazionale di cuccioli. Il presidio, attivato in piazza della Repubblica, servirà per lanciare una petizione popolare: "''E' un commercio illegale - ha denunciato Mariangela Corrieri, responsabile fiorentina della Lega Antivivisezione Animali - che ogni anno da paesi dell'est come Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia conduce in Italia migliaia e migliaia di piccoli cani e gatti, per un giro d'affari stimato in oltre 300 milioni di euro".
"E' illegale - ha aggiunto - oltre che clandestino, perché i cuccioli, in base alle normative internazionali, non potrebbero essere tolti alla madre e importati all'estero prima del compimento dei tre mesi di vita, entro i quali devono essere sottoposti al vaccino antirabbico e ad altri tipi di profilassi.
Invece, accade che gli animali vengono spediti a neppure un mese, senza aver subito alcun vaccino, e costretti a viaggi lunghissimi in condizioni terribili, anche in 50 stipati dentro il bagagliaio di una macchina.
In media, di questi solo la metà sopravvivono''.
Le firme raccolte dalla campagna Lav serviranno per chiedere al Parlamento di istituire il reato di traffico internazionale di cuccioli. E' l'unico modo - ha concluso Corrieri - per cercare di fermare questo ignobile racket''.
Fonte
Povere bestie
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal