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dramma di una madre - «Da sette lunghi anni non vedo i miei figli»

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2009 19:35
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La battaglia di una mamma di Carmagnola. La donna è ingiustamente accusata di molestie

Li ha baciati, abbracciati. Li ha stretti forte a sè e si è commossa mentre partivano per le vacanze estive insieme con i nonni paterni

Non poteva immaginare che quello non sarebbe stato un semplice arrivederci, ma un triste e doloroso addio.

Un addio lungo quasi sette anni. Perché è da quasi sette anni che non ha più notizie dei suoi due bambini. Era il mese di agosto del 2002.

Da allora non li ha più visti né sentiti, non è più riuscita a mettersi in contatto con loro. Loro che, nel frattempo, dovrebbero trovarsi da qualche parte in Calabria, assieme ai nonni paterni.
Protagonista di questa incredibile vicenda è una giovane mamma di Carmagnola (che chiameremo Anna), costretta a rinunciare ai suoi due bambini a causa di un diabolico stratagemma utilizzato dai propri suoceri, che l’hanno accusata di molestie sessuali nei confronti di uno dei suoi due figli pur di strapparle l’affidamento dei bimbi.

Molestie sessuali che sono state prontamente smentite da una perizia medica eseguita sui minori.
La scoperta della verità, però, non ha ancora consentito a madre e figli di riabbracciarsi.

È il 1997 quando Anna incontra Antonio (nome di fantasia), l’uomo che diventerà il suo futuro compagno. Anna vive a Carmagnola, Antonio è nella stessa città per motivi di lavoro. L’uomo è originario di Acri, in Calabria, e nella vita fa il camionista. Dalla loro unione nasce Stefania (altro nome di fantasia). È il 1998.

Dopo aver messo alla luce la bimba, Anna viene costretta dal proprio compagno ad abbandonare Carmagnola per andare a vivere ad Acri, nell’abitazione dei suoceri.

Per la donna è l’inizio di un calvario senza fine. Per lei non c’è neppure la possibilità di tornare a Carmagnola, dal padre gravemente malato.
I suoceri le rispondono di “no”. È l’estate del 2000. Nel frattempo, Anna ha dato alla luce un bambino, Niccolò (nome inventato). Niccolò nasce nell’ottobre del 1999.
La libertà, per la donna, arriva solo nel settembre del 2001, quando ottiene dai suoceri l’autorizzazione a lasciare Acri per tornare dalla madre in Piemonte.

Anna ne approfitta per chiedere (nell’aprile del 2002) e ottenere (tre mesi più tardi) dal Tribunale per i Minorenni di Torino l’affidamento dei due bambini. Ma la serenità dura poco.

Nell’agosto del 2002, i nonni paterni riescono infatti a convincere la nipotina Stefania a trascorrere con loro un breve periodo di vacanza in Calabria. Poi fissano un incontro con un’assistente sociale e le segnalano presunti maltrattamenti e abusi sessuali che la bimba avrebbe subito dalla madre e dallo zio materno.

Il consultorio familiare di Acri raccoglie la denuncia e la invia al Tribunale di Catanzaro, che a sua volta trasmette le informazioni al Tribunale per i Minorenni di Torino.
Quest’ultimo revoca l’affidamento dei due bambini alla mamma e stabilisce che Stefania e Niccolò debbono trasferirsi dai nonni paterni. Anna e suo fratello vengono indagati per violenza sessuale nei confronti dei due minori.

La donna è costretta a separarsi dai figli. Anna non si arrende. Attraverso il proprio legale di fiducia, l’avvocato Francesco Traversi, dà inizio a una battaglia che dura ancora adesso.

Una battaglia che non si è ancora conclusa e che ancora non è stata vinta, nonostante l’esito favorevole di una perizia medica, eseguita dalla neuropsichiatra Daniela Mallamaci, che ha escluso abusi sessuali sui bimbi.L’inchiesta a carico di Anna e suo fratello, infatti, resta in piedi.

Per ben due volte la Procura di Alba (con i pm Alessia Ceccardi, prima, e Maria Vittoria Chiavazza, poi) ha chiesto che quel fascicolo venisse archiviato, ma in entrambe le occasioni un gip (prima Carlo Gnocchi, poi Francesca Di Naro) ha risposto che è necessario continuare a indagare. Ma fino a quando? E quando Anna potrà finalmente riabbracciare i propri figli?

Giovanni Falconieri - falconieri@cronacaqui.it

questa storia è veramente assurda!! ecco come a colpi di carte bollate si rovina la vita di una madre e non si permette a due bambini innocenti di riabbracciarla!!
[SM=x1061928]








Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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