Claudio Cava, 19.02.2009 07:16:
Una donna di Vigevano (PV), di 32 anni, vuole un figlio dal marito trentacinquenne, da un mese entrato in coma. Si è dunque rivolta al Policnico di Pavia, al fine di prelevare il suo sperma. Il nosocomio ha dato il suo ok: scontato, perché la legge vieta tale prelievo solo a morte avvenuta. Ciononostante le gerarchie ecclesiastiche hanno già protestato. Per mons. Rino Fisichella, “non ogni desiderio è legittimo. Un figlio deve essere un atto d’amore, non un esperimento di laboratorio”. Secondo mons. Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia per la vita, “la morale cattolica insegna che la procreazione deve essere fatta solo attraverso un atto d’amore tra un uomo e una donna”: la moglie, a dire di Sgreccia, avrebbe per di più “offeso la dignità del marito”, perché mancherebbe il suo consenso “pieno”.
www.uaar.it/news/2009/02/18/figlio-dal-marito-coma-chiesa-p...
Banda di ipocriti.
Un figlio dev' essere un atto d' amore, eh?
Quanti atti d' amore sono concessi, ad una coppia cattolica strettamente osservante?
Contraccettivi vietati.
Quindi quella obbrobriosa cosa chiamata sesso la si dovrebbe fare solo per concepire un figlio.
E ariquindi, a meno che non si voglia concepire un' intera tribu', quante volte, nella vita?
Manca il consenso pieno del marito, eh?
E il consenso dei bambini battezzati ancora in fasce?
Sorvolo sulla "dignita' offesa del marito" detto da chi della dignita' umana SE NE FREGA ALTAMENTE perche' poi diventerei troppo sgradevole.
Ciao
Claudio
“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer