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Un figlio dal marito in coma? La Chiesa protesta

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2009 08:43
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Una donna di Vigevano (PV), di 32 anni, vuole un figlio dal marito trentacinquenne, da un mese entrato in coma. Si è dunque rivolta al Policnico di Pavia, al fine di prelevare il suo sperma. Il nosocomio ha dato il suo ok: scontato, perché la legge vieta tale prelievo solo a morte avvenuta. Ciononostante le gerarchie ecclesiastiche hanno già protestato. Per mons. Rino Fisichella, “non ogni desiderio è legittimo. Un figlio deve essere un atto d’amore, non un esperimento di laboratorio”. Secondo mons. Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia per la vita, “la morale cattolica insegna che la procreazione deve essere fatta solo attraverso un atto d’amore tra un uomo e una donna”: la moglie, a dire di Sgreccia, avrebbe per di più “offeso la dignità del marito”, perché mancherebbe il suo consenso “pieno”.

www.uaar.it/news/2009/02/18/figlio-dal-marito-coma-chiesa-p...





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Re:
Claudio Cava, 19.02.2009 07:16:


Una donna di Vigevano (PV), di 32 anni, vuole un figlio dal marito trentacinquenne, da un mese entrato in coma. Si è dunque rivolta al Policnico di Pavia, al fine di prelevare il suo sperma. Il nosocomio ha dato il suo ok: scontato, perché la legge vieta tale prelievo solo a morte avvenuta. Ciononostante le gerarchie ecclesiastiche hanno già protestato. Per mons. Rino Fisichella, “non ogni desiderio è legittimo. Un figlio deve essere un atto d’amore, non un esperimento di laboratorio”. Secondo mons. Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia per la vita, “la morale cattolica insegna che la procreazione deve essere fatta solo attraverso un atto d’amore tra un uomo e una donna”: la moglie, a dire di Sgreccia, avrebbe per di più “offeso la dignità del marito”, perché mancherebbe il suo consenso “pieno”.

www.uaar.it/news/2009/02/18/figlio-dal-marito-coma-chiesa-p...



Banda di ipocriti.

Un figlio dev' essere un atto d' amore, eh?

Quanti atti d' amore sono concessi, ad una coppia cattolica strettamente osservante?

Contraccettivi vietati.

Quindi quella obbrobriosa cosa chiamata sesso la si dovrebbe fare solo per concepire un figlio.

E ariquindi, a meno che non si voglia concepire un' intera tribu', quante volte, nella vita?


Manca il consenso pieno del marito, eh?

E il consenso dei bambini battezzati ancora in fasce?


Sorvolo sulla "dignita' offesa del marito" detto da chi della dignita' umana SE NE FREGA ALTAMENTE perche' poi diventerei troppo sgradevole.

Ciao
Claudio







“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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contraccettivi vietati, ma controllo naturale delle nascite permesso.
quindi coito interrotto, calcolo della temperatura basale e simili.
l'ipocrisia è ancor più subdola.
si deve lasciare a dio la possibilità di decidere se, anche contro la tua volontà, deve nascere un bambino.
io ho provato a chiedere perchè non può rientrare anche il condom in questa categoria di contraccettivi a rischio: è molto sicuro, ma non lo è al 100% e anche usato correttamente ( mai parlato con nessuno che lo faccia, tranne un ragazzo sieropositivo) si può rompere o sfilare. per dio sarebbe un intervento così difficile?

non capisco dove stia la differenza, se non nel mero calcolo delle probabilità, che, insisto, non mi sembra dovrebbero essere un problema per chi è onnipotente.
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Caro Claudio,

Mi trovi d'accordo sul tuo ragionamento perchè segue la logica del buon senso.

Nella Bibbia, nel cosiddetto Nuovo Testamento, o meglio detto "Scritture greche cristiane, le regole esposte sono tre o quattro, credo siano riportate in Atti 15:28-29, tutto il resto è una questione di coscienza.

Tutto il resto è solo interpretazione delle Scritture, per dominare le coscienze e strumentalizzarle.

Quanti Diritti Umani non verrebbero violati se la gente imparasse ad avere rispetto delle scelte personali dell'individuo?

Perchè non farsi i fatti propri?

Saluti
Pino





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