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ANCORA SUL TEMA DELL'ABORTO

Ultimo Aggiornamento: 24/02/2009 01:16
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Da quel che vedo la discussione è completamente deviata dal suo decorso prendendo pieghe che con l'argomento in questione, che è serio e non da immondizia, non hanno niente a che fare.

Ma non voglio innescare nuove polemiche e ritorno al tema.

Quel che vorrei fare osservare è che i binomi credente-antiabortista, ateo-abortista non sono proponibili.

Perchè gli abortisti, o perlomeno quelli che sono possibilisti riguardo l'aborto devono necessariamente tirare in ballo condizionamenti religiosi, sfoderare vere o presunte incoerenze della Bibbia che magari con il tema dell'aborto non c'entrano niente,
parlare di inculcamenti etc. etc.???????

Qui non si discute di dogmi di fede, ma si discute di fatti.

E che l'individuo non diventa tale alla nascita ma lo diventa al concepimento non è un dogma di fede, ma un fatto.

Se nel DNA di quella prima cellula ci sono tutti i caratteri dell'individuo, perfino il colore degli occhi, non è un dogma di fede, ma è un fatto.

Di conseguenza se una mano chiude per sempre quegli occhi di cui è già determinato perfino il colore non sta violando un articolo di fede
bigotta ma sta violando il diritto di quegli occhi di godere del dono della vista e del dono della vita, che è un diritto individuale inalienabile.

Metterla sul piano religioso è fuorviante. Leggendo velocemente itanti post che si sono succeduti è stata fatta menzione di biologi, scienziati, medici e altri addetti ai lavori che seppure non credenti sono fermamente antiabortisti.

La tesi dell'antiabortista religiosamente inculcato, se usata indiscriminatamente è un luogo comune che viene usato ed abusato nel tentativo di mettere in uno stato di sudditanza psicologica l'interlocutore.

Ma se questi è pienamente consapevole di parlare di fatti e non di favole o dogmi di fede questa è una tattica che non attacca.

La nascita dell'individuo, ribadisco per l'ennesima volta, non avviene al parto, ma avviene nell'attimo del concepimento e arrestarne la crescita significa spegnere una incolpevole vita umana.

Non riproponetemi versetti dell'AT e del NT, io non parlo di dogmi religiosi, ma porto dei fatti.

Alla prossima
[Modificato da libero1978 17/02/2009 02:32]



Contadino, scarpe grosse, cervello fino.
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Beh, giu' il cappello.
Questo si che e' un signor intervento.

Comunque senza entrare troppo nel merito (quotare), non avendo nessuna intenzione di contraddirti, riporto un paio di impressioni che mi sono venute leggendo.

Sarebbe interessante sapere se esistono dei non credenti convinti "dogmaticamente" che l' aborto sia sbagliato, o omicidio, sempre e comunque, senza eccezioni.

Perche' e' in questi casi del "sempre e comunque" che io mi convinco che non si possa affermare se non per fede.

Lo dice la Bibbia, infatti.

Non mi risulta, eppure bazzico internet su questi argomenti da ormai piu' di vent' anni, di aver mai visto un non credente avanzare tale radicale convinzione.

Al contrario, ho riscontrato che moltissimi credenti la pensano esattamente come me.

Tornando all' "omicidio":

Per me piu' che mai e' una questione di termini.
Trovo logico che abortire un ovulo appena fecondato significhi interrompere un processo vitale ma trovo inaccettabile definirlo "omicidio" e quindi dare dell' assassina a chi lo pratica.

Non riesco ad immaginare che un non credente possa definirlo tale.

Cio' a mio avviso e' possibile solo per fede, ma aspettiamo, forse qualche non credente presente mi smentira'.

Attenzione: se il feto e' anche solo in parte formato il discorso cambia anche per me.
A questo proposito da anni grido a gran voce di abbassare il periodo utile per l' aborto legale.
Serve a poco, lo so, essendo l' embrione gia' visivamente sviluppato dopo un periodo incredibilmente breve.

Ma almeno....

Per concludere, aggiungo che secondo me nessuno ha il diritto di intromettersi, non richiesto, in un dramma quale e' l' aborto per qualunque donna.

Ciao
Claudio
[Modificato da Claudio Cava 17/02/2009 03:50]





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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"DIRITTO ALL'ABORTO: ECCO L'APOCALISSE LAICA DI SO.SPI ONLUS" - "ELOGIO PUBBLICO DI RAFFAELE CATENACCI, PYCCOLO CEREBRALE, FRANCESCO LIBERO CASSIBA E BEPPINO/ELUANA ENGLARO"


IL FUOCO

Postato da: Raffaele Catenacci/®@ffstef@n il 13/02/2009 3.11
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8337609&p=2

Sei persone, colte dal caso nel buio di una gelida nottata, su un’isola deserta, si ritrovarono ciascuna con un pezzo di legno in mano.

Non c’era altra legna nell’isola persa nelle brume del Mare Del Nord.

Al centro un piccolo fuoco moriva lentamente per mancanza di combustibile.

Il freddo si faceva sempre più insopportabile.


La prima persona era una donna, ma un guizzo della fiamma illuminò il volto di un immigrato dalla pelle scura.

La donna se n’accorse e strinse il pugno intorno al suo pezzo di legno.

Perché consumare il suo legno per scaldare uno scansafatiche venuto a rubare pane e lavoro?

L’uomo che stava al suo fianco vide uno che non era del suo partito.

Mai e poi mai avrebbe sprecato il suo bel pezzo di legno per un avversario politico.

La terza persona era vestita malamente e si avvolse ancora di più nel giaccone, nascondendo il suo pezzo di legno.

Il suo vicino era molto ricco, perché allora doveva usare il suo ramo per un ozioso riccone?

Il ricco sedeva pensando ai suoi beni, alle due ville, alle quattro automobili e al sostanzioso conto in banca.

Le batterie del suo telefonino erano scariche, doveva conservare il suo pezzo di legno a tutti i costi e non consumarlo per quei pigri e inetti.

Il volto scuro dell’immigrato era una smorfia di vendetta nella fievole luce del fuoco ormai spento.

Stringeva forte il pugno intorno al suo pezzo di legno.

Sapeva bene che tutti quei bianchi lo disprezzavano e perciò non avrebbe mai messo il suo pezzo di legno nelle braci del fuoco: era arrivato il momento della sua vendetta.

L’ultimo membro di quel mesto gruppetto era un tipo gretto e diffidente.

Non faceva nulla se non per profitto. Dare solo a chi dà era il suo motto preferito. “Me lo devono pagare caro questo pezzo di legno” pensava.

Li trovarono così, con i pezzi di legno stretti nei pugni, immobili nella morte per assideramento.

Non erano morti per il freddo di fuori, ma per il freddo di dentro.


"Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente". [B.Brecht]

“L'uomo veramente grande è colui che non vuole esercitare il dominio su nessun altro uomo e che non vuole da nessun altro essere dominato”. (Khalil Gibran)



Carissimo Libero,

Come già fatto ieri notte in privato, permettimi di esprimere -qui ed ora, in chiaro!- tutto il mio sincero compiacimento per la salda, lucida ed ispirata direzione di tutta la discussione su Aborto, Lezione di Vita di Beppino/Eluana ENGLARO e sull'indecente "FLUSSO MULTIMILIARDARIO DELL'OTTO PER MILLE" che, insieme alla Legge sull'aborto, è un altro scandalo insopportabile di questo "IMMONDO SISTEMA MASSONICO CATTO-GEOVISTA" che, nostro malgrado, continua ad opprimerci tutti!.

Da par suo (come vecchia volpe sparata, anche a me ed a Pino Lupo!, ndr) il diletto Amico e fratello Claudio CAVA che -con immutatissima Stima e Simpatia qui saluto cordialmente- ha molto da insegnare, come spessissimo accade, è stato più lesto di me e già da tempo ha inserito la nota positiva che precede e che, credimi, come la stella del mattino, sta ad indicare che molto è già cambiato qui, in questo benedetto "salotto buono virtuale" di Pino Lupo!.

Gli interventi vorticosi dell'altra discussione (di cui questa è solo la logica prosecuzione, ... evidentemente epurata di epiteti e post puzzolenti!, ndr), non hanno reso giustizia dell'indiscutibile "capolavoro" che, così semplicemente, l'Amico Raffaele CATENACCI ha opportunamente pescato in rete e, a nostro sicuro beneficio, ci ha messo altruisticamente a disposizione.

Lode al merito!.

Come già ti ho riferito in privato, condivido al cento per cento non solo il significato letterale ma, soprattutto, il senso positivo ed edificante delle parole che hai usato in relazione alla discussione del tema in argomento.

Di nuovo di dico: GRAZIE DI CUORE!.

Forse, Giulio RAINBOY, KELLY70, Norberto VUOLO, Max e Claudio CAVA, Paolo CERINI, Raffaele CATENACCI, Pyccolo CEREBRALE & Co. avrebbero gradito che si specificasse un pò di più la "SOMMA IPOCRISIA MASSONICA CATTO-GEOVISTA-COMUNISTA-NAZISTA" di tutti coloro che, aprioristicamente, ritenendosi dalla parte di Dio, pontificano dottamente come se avessero a disposizione la ricetta del Bene e del Male mentre in privato, vittime inconsapevoli di tale loro permanente "delirio di onnipotenza", infrangono platealmente quello che loro stessi proclamano in pubblico!.

In altre parole più semplici, io sono assolutamente certo che se tutti i sedicenti "cristiani" (Cattolici, Testimoni di Geova, Protestanti, ecc.) si attenessero in maniera davvero più seria agli insegnamenti a favore della Vita e del Benessere comune (e smettessero di predicare bene e razzolare male, ndr), io penso che la famosissima Legge 194/78 sull'Aborto sarebbe utilizzata da pochissime donne, non necessariamente Atee e senza Dio!.

A tale riguardo, mi riservo di sviluppare meglio una mia personale "proposta concreta" che, se le circostanze lo consentiranno, potranno stabilizzare ulteriormente il successo di questo benedetto Forum di Libera discussione!.

Ottima giornata a tutti! ... anche, e soprattutto, a Max e ... Cava!

POST SCRIPTUM -
Atteso l'indiscusso valore del tuo apporto intellettuale, consentimi di "ripescare in rete" e qui trascrivere integralmente, oltre quello del sempre ottimo comune Amico Pyccolo CEREBRALE (un pezzo unico di bravura letteraria!, ndr), uno dei tuoi ultimi "CAPOLAVORI" già pubblicato qui:



------Messaggio Originale------
Da: Libero Cassiba
Inviato: domenica 15 febbraio 2009 1.15
A: Soccorso Spirituale Onlus
Oggetto: "DIRITTO ALL'ABORTO: ECCO L'APOCALISSE LAICA SI SO.SPI ONLUS"
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8337609&p=5

Il modo in cui, da quanto leggo, si pone il problema dell'aborto da parte di foristi che stimo moltissimo, ma dai quali dissento profondamente, mi fa comprendere che è necessaria una rieducazione a livello globale.

Sull'onda illusoria della liberalizzazione e della modernizzazione degli usi e dei costumi in campo morale si è entrati in una spirale di sempre maggior tolleranza di ciò che è immorale.

E questa spirale si avvita sempre di più su se stessa, e come ieri era esecrato quel che oggi viene condonato così, di regresso in regresso, domani sarà condonato ciò che oggi è esecrato.

Se non si prende coscienza che bisogna, non solo mettere un freno alla tolleranza di un’etica assolutamente disdicevole, ma addirittura riinsegnare sani valori che sono stati tali per secoli, o finiremo nel più totale imbarbarimento.

Valori come verginità, castità prematrimoniale (e in questo concordo in toto con i TdG) fedeltà, autocontrollo senza dare libero sfogo ai propri impulsi sessuali, onorabilità, pudore, spirito di sacrificio etc. etc. sono da insegnare nuovamente fin dall'infanzia.

E risostituirli alla diffusa infedeltà, libertinaggio, spudoratezza, edonismo ed egoismo sfrenato che permeano come metastasi tutti i gangli dell'edificio sociale, a partire dall'istituzione familiare.

Cosa deve fare una famiglia, anche se sta insegnando sani valori morali, se un ragazzo ancora in fase di maturazione, assiste a quel che propinano i mass-media fornendo spettacoli degradati e personaggi bacati e proponendoli come modelli da imitare?

Occorre, se vogliamo salvarci da una waterloo morale, una restaurazione dei sani antichi valori, senza restaurare i disvalori dell'epoca e delle epoche che ci siamo lasciati alle spalle.

Comprendo che è un opera immane, ma non credo ci sia altra via d'uscita.

Se qualcuno la giudica un utopia non posso dargli del tutto torto, vista la vocazione al suicidio globale che attraversa tutto il pianeta
non solo in campo morale ma in tutti i campi, quello economico, quello ecologico e chi più ne ha ne metta.


Alle osservazioni di Damaride risponde Pyccolo che si chiede, non senza ragioni, come lo Stato, che non può fare il guardiano di tutto e di tutti, potrebbe sanzionare il delitto dell'aborto ( perché di delitto si tratta ) vista la vastità di tale criminoso fenomeno.
NON PUO' FARE NULLA. Oramai è impotente.

Ma questo non rallegra nessuno, tantomeno le vittime di tale olocausto, il più grande di tutti i tempi.

Ma non può fare nulla nemmeno con lo scippatore, con lo spacciatore di droga che, seppure arrestato viene messo immediatamente in libertà perché le carceri già stanno scoppiando per l'incapienza al contenere tutti gli autori di atti delittuosi.

Ma cosa si deve questa crescita esponenziale e incontrollabile di crimini e criminalità, nei quali l'aborto va incluso senza eccezione?
(a parte casi limite, ma molto al limite)

Questi sono i risultati di una liberalizzazione dei costumi, di una malintesa ideologia riguardo ai diritti individuali che oramai è arbitrio, con poco riguardo verso i doveri che ha l'individuo verso se stesso, verso gli altri e verso il tessuto sociale.

Se oggi non va in galera lo scippatore, domani di questo passo non andrà in galera il rapinatore, e andando alla deriva, perfino a chi uccide un'altro adulto, una società sempre più imbelle e permissiva darà un alibi morale per il crimine compiuto.

Ieri un adultero era perseguibile penalmente, oggi è considerato un macho da imitare, domani anche un pedofilo che oggi fa ribrezzo, sarà considerato una persona da non considerare un criminale, ma un diverso da non emarginare e da non giudicare e così condonare.

Ai danni di altre vittime innocenti di oggi e ancor più di domani che rimarranno segnati per tutta la vita, vittime come i bambini non ancora nati che sono disinvoltamente soppressi oggi.

Questa è la spirale che, secondo il mio modesto parere, una buona volta dovrebbe invertire il senso di marcia attraverso una rieducazione che parta dai banchi delle scuole elementari, possibilmente di tutto il pianeta.

E' una cosa impossibile, dice Pino che ama le cose impossibili perché lottando possono diventare possibili.

Ma tornando al tema dell'aborto, con che diritto una madre può togliere la vita anche ad un bambino malformato, magari down, perché presume che avrà una vita infelice?

Proprio perché presume, la sua, per logica, E' PRESUNZIONE.

I bambini e anche uomini e donne down, tanto per fare un esempio, vivono una loro vita emotiva, danno molto affetto e naturalmente ne sono ricambiati. A volte mi sembrano più felici loro che noi "normali".

Ricordo di aver letto di una donna che viveva in un tubo di acciaio
ma non era una donna depressa. Se ricordo bene era un colosso di cultura, leggeva e scriveva in maniera infaticabile e piena di passione per le cose che amava e che principalmente amava la vita.

Ma come ci si può mettere nei panni di un bambino non nato e sopprimerne l'esistenza perché si presume che ... ma cosa si presume, il cavolo si presume.

Ma oramai la coscienza di molti è drogata da questa spirale di modernismo perverso da non fargli neppure sentire il peso dell'infamia che ha consumata, senza rendersi conto che è stata dettata dall'egoismo allo stato puro inoculato nella sua mente come veleno.

Leggo la "perla di saggezza" di un altro forista che dice che un embrione di poche cellule in fondo cos'è, non è nulla, si può distruggere senza doverci pensar sù più di una volta.

Ma si rende conto quest'altro forista che anche lui è stato quelle poche cellule che considera di poco valore?

Ma gli passa per la testa che se il suo esistere di allora è stato di poco valore anche adesso che ha moltiplicato le cellule il suo valore non è affatto aumentato?

O vogliamo misurare il valore della vita umana dalla quantità di cellule di cui è composta!!!!.

Quando invece non abbiamo neppure idea di quel che potranno diventare quelle poche cellule. Sopprimendole potremmo aver soppresso un grande scienziato, un grande poeta, un qualcuno in grado di dar lustro al genere umano.

Ma io non mi permetto di dire a nessuno: vergognati per i tuoi principi morali distorti, gli farei torto.

Piuttosto lo dico a questa società attuale che indirizza e condiziona gli orientamenti in fatto di etica: VERGOGNATI.

Consenti, anzi incoraggi, uno spirito di progressivo degrado che ti porterà dritta dritta allo sfascio morale.

Alla prossima.




------Messaggio Originale------
Da: Pyccolo Cerebrale
Inviato: sabato 14 febbraio 2009 1.07
A: Soccorso Spirituale Onlus
Oggetto: "DIRITTO ALL'ABORTO: ECCO L'APOCALISSE LAICA SI SO.SPI ONLUS"
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8337609&p=4


Scritto da: Sandra Nardelli il 13/02/2009 23.56

Chiedo scusa, hai ragione, ho generalizzato inopportunamente e me ne dispiace.

In alcuni momenti sono fragile (non lo dico per accampare scuse) e nello stesso tempo impulsiva, ma forse solo una donna può capire lo stato d'animo di chi una vita la sente dentro di sè.

E capirai sicuramente che questo argomento per me, in questi momento suscita uno stato emotivo al di là del normale.

Chiedo che la frase infelice che ho scritta non venga presa in considerazione.


Carissima,

grazie per la precisazione. In questo modo riabiliti l'amore filiale di tutti noi. Una cosa.

COMPRENDO ALLA PERFEZIONE IL TUO STATO D'ANIMO E LA TUA FELICITA', OLTRE CHE LE TUE SOFFERENZE, CHE ORMAI SON ACQUA PASSATA.

Non c'è bisogno d'essere donna. Sono uomo e ti comprendo benissimo.


La prima volta che mia moglie partorì fu in un ospedale del nord. Non c'era posto. Lei fu costretta a sopportare le doglie su di una barellina. Poi le urla e la nascita. Noi in ansia fuori.

Non avevo assistito al parto per il timore che mi avevano messo addosso, sia familiari che medici.

Non fu così per il secondo. Mi imposi e mi concessero di assistere.

Mia moglie rifiutò il parto cesareo, che le fu invece consigliato.

Mi fecero indossare il camice bianco. Dovetti rimetterlo perché indossato al contrario. Mi posizionai sul lato sinistro di mia moglie. Lei mi prese il polso in mano che mi trattenne fino a parto avvenuto.

La vidi sudare gocce di sudore d'uno spessore incredibile, rapprese come se fossero piccole biglie, che scendevano giù dal labbro superiore e dalla fronte. Ogni tanto le urla di dolore.

Il suo sguardo mi appariva smarrito, non solo, ma quel che mi appariva più curioso era riscontrare lo sguardo fisso verso di me, senza nessuna distrazione, come se il medico non esistesse e come se non esistessero l'ostetrica e le infermiere.

Me lo ricordo perfettamente quello sguardo ... era quello di chi si sente smarrita e si aggrappa al polso, stringedolo forte, al punto di affondare un'unghia tutta al suo interno ed al punto di farlo sanguinare, sempre attenta a non distrarsi dal mio sguardo.

Sembrava che dipendesse da me ed io me ne resi conto.


Il medico che vide il mio polso mi disse di resistere, perché (ridendo) le sofferenze di lei erano di molto più severe. Resistetti.

Il medico le parlava, ma lei non sentiva.

Allora rivolto a me mi prega di ripeterle tutto quello che lui andrà a dirle.

Facevo esattamente come diceva il ginecologo, parola per parola:

"Inspira, calma, caccia fuori, inspira, calma, caccia fuori, brava, brava, più forte, inspira, caccia fuori, brava ... adesso ispira forte, forza, spingi forte ...".

L'ostetrica dinanzi a lei, seduta su di uno sgabello, pronta a ricevere la nuova creatura.

Di nuovo le operazioni di prima ... per almeno 7 o otto volte.

Poi le doglie aumentavano.

Il medico mi suggerì di ripetere le sue parole con più decisione e forza ... fu ciò che feci e alle parole "dai spingi forteeeee", dà una spinta che fa rompere le acque, che irrorarono tutto il viso e la bocca aperta dell'ostretica e, insieme alle acque il bimbo, sparato fuori come un siluro, che l'ostetrica tratteneva, ma senza vedere, accecata dal liquido amniotico ... subito le infermiere con un panno le puliscono il viso.

Non c'è stato bisogno di altri sforzi, era nato.

Che meraviglia. Pesava oltre 4 kg.

D'un tratto lo vedo far nero, poi un ceffottino e giù a piangere e riprendere colore.

Mia moglie mi molla il polso, finalmente, e sorride. Ma non era ancora finito.

Sapevo della placenta, ma non sapevo che per espellerla bisognasse fare gli stessi sforzi fatti per espellere il bimbo. Incredibile, non usciva fuori. Io ero sorpreso.

Il medico si affrettava e le salì con un ginocchio sopra, spingendo verso il basso. All'improvviso fuoriesce la placenta.

La sopresa fu ancor più grande quando riscontrai che la placenta era quasi delle dimensioni del bimbo. Era finito.

Quel bimbo ora è al terzo anno di medicina ed ha già assistito a diversi parti spontanei e a mezzo di taglio cesareo.

Forse penserai che ancora non potrei comprendere.

Te lo lascio pensare, ma se ti raccontassi un accaduto che vide pressocchè in fin di vita mia moglie, in seguito ad un aborto spontaneo improvviso, potresti almeno comprendere se io sappia o meno cos'è la sofferenza, non tanto quella della donna, ma quella dell'uomo che le sta accanto e teme di perderla.

Eravamo a letto. Era l'una di notte, più o meno. Lei si alza e va al bagno. Era incinta da un mese.

Dopo cinque minuti la sento urlare ed era praticamente incapace di ricomporsi. Piangeva a dirotto. Un mare di sangue.

Non sapevo che fare. Avevo compreso che poteva trattarsi di aborto.

Il problema era tenerla calma. Chiamai mia madre.

Le misi grossi asciugamani per tamponare, poi in macchina e via in ospedale, ad oltre mezz'ora di distanza. Fu una corsa per la vita.

La incoraggiavo di continuo, dietro c'era mia madre. Lei non ce la faceva più. Alle 2 di notte arrivammo in ospedale.

Venne un infermiere e mi disse di far scendere mia moglie.

Gli dissi: "Lei è grave ed ha perso molto sangue, non può camminare".

Lui in risposta: "Lasci perdere, lei non conosce le donne, deve sapere che stanno sempre a sanguinare, non dia retta, la faccia scendere".

A quel punto non ci vidi più, lo mandai a quel paese, presi in braccio mia moglie e corsi sui gradini d'ingresso dell'ospedale.

Qualcuno dall'interno aveva visto e mi venne incontro con una barella.

La portammo di corsa in sala parto e fu visitata dall'ostretica.

Quando la vide quella povera donna piantò un urlo disperato e disse: "Oddio, ma la signora è grave ... aveva rimosso un grumo di sangue grosso quanto un mattone".

Fu chiamato il primario che non era presente in ospedale, ma che giunse nel giro di circa dieci minuti.

Come la vide diede ordine di chiamare l'anestesista.

La visitò e trovò che aveva perso molto sangue e che continuava a perderlo.

Lei era sbiancata. Le facevo forza e le davo coraggio, ma dentro tremavo come una canna al vento.

Poi lei rivolto a me: "Non vedo più, mi sento morire, non ce la faccio".

Chiamai subito il primario che uscì, le sentì il polso e mi disse: "Caro signore, se l'anestesista ritarda la signora non potrà farcela, se vuole, e se anche lei vuole, interverrò senza anestesia ... sentirà dolore ed urlerà, non deve spaventarsi".

Entrò così in sala operatoria. Non vi dico le urla strazianti.

Le lacrime scorrevano copiose sul mio viso e su quello di mia madre.

Un calvario durato 15 minuti, al termine dei quali giunse l'anestesista.

Vidi mia moglie passare in barella ed entrare nelle camere delle gestanti. Era minuta, scavata, bianca, irriconoscibile.

Mi fece una pena che non posso nemmeno descrivere.


Mi chiamò il primario e mi disse: "L'abbiamo salvata per miracolo ... non è possibile che lei possa stare nella camera con lei, ma parlerò con la caposala e le dirò di fare con lei un'eccezione.

Le stia vicino, la sostenga e ci tenga informati".

Ero vicino a mia moglie, che sentiva ma non parlava.


Ad un certo punto comincia a tremare all'inverosimile, tutta, dalla testa ai piedi. Non sa dirci cos'è.

Chiamo l'ostetrica, che si era ormai affezionata a noi, e le misura la febbre: altissima.

Interviene di nuovo il medico che le prescrive un antibiotico da sacca, direttamente immesso nel braccio.

Continua a tremare per altre due ore, poi finalmente si calma un tantino.

Ancora non ha la forza per parlare, ma con lo sguardo, in realtà, mi parlava e cercava di rassicurarmi.

Solo alle 6 del mattino riprese un tantino di colore e prese a dormire. Dopo 4 giorni fu dimessa.

Non so perché, ma particolarmente da quell'occasione, che fu per me occasione di sofferenza immensa, mi legai profondamente a questa donna della mia vita.


Dirò di più.

Ebbi il terrore, da allora, che potesse rimanere di nuovo incinta.

Desideravamo immensamente una bimba, ma vi rinunciammo ... non ero più disposto a vederla di nuovo in sala parto. Ero cotto e stracotto da quell'amara esperienza.

Certo, cara Sandra, non ho mai portato in grembo un bimbo, ma sento che è come se l'avessi portato, credimi. E' una bellissima esperienza. Vivila serenamente.

Quando fu partorito il mio secondo a cui assistei, subito dopo lei mi disse che la mia presenza era stata provvidenziale e che con essa lei si era sentita una leonessa e di non aver avuto nessuna difficoltà a partorire.

Scusate per la lungaggine.

Pyccolo






[SM=j1609194]

Incredibile, ma vero: se solo lo vuoi, questo Uomo puoi essere tu!


Video: www.youtube.com/watch?v=9-nXT8lSnPQ&eurl=http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=765...



[Modificato da Vito.Pucci 17/02/2009 08:13]
17/02/2009 09:12
 
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libero1978:E che l'individuo non diventa tale alla nascita ma lo diventa al concepimento non è un dogma di fede, ma un fatto.

In che senso diventa "individuo"? Individuo nel senso di organismo o di persona?

Se nel DNA di quella prima cellula ci sono tutti i caratteri dell'individuo, perfino il colore degli occhi, non è un dogma di fede, ma è un fatto.

Da quello che so,ci sono tutta una serie di transizioni e trasformazioni a livello biochimico che portano alla formazione dell'embrione,mi sembra che solo le interazioni e le transizioni finali arrivano ad essere decisive,a meno che non abbia preso un'abbaglio.

Questo e' quello che so,se fosse vero quello che asserisci che cioe' le caratteristiche sono determinate sin dalle transizioni iniziali,allora non si spiega come mai nella mia famiglia,padre e madre con occhi e capelli tutti scuri,sia nato un figlio con occhi azzurri e capelli chiari. Avrebbe dovuto essere con occhi scuri e capelli neri,come gli altri miei fratelli,ma a quanto pare una tale eccezione sembra infrangere una presunta fattualita' di una determinazione di certe caratteristiche sin dalle transizioni biochimiche e fisiologiche iniziali.

Se poi queste mie informazioni sono errate,be' , spero che qualcuno esperto del campo certe cose ce le spieghi meglio.

La nascita dell'individuo, ribadisco per l'ennesima volta, non avviene al parto, ma avviene nell'attimo del concepimento e arrestarne la crescita significa spegnere una incolpevole vita umana.

DI nuovo,che intendi per "individuo",come organismo o come "Persona"?
[Modificato da pcerini 17/02/2009 09:30]
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Re:
libero1978, 17/02/2009 2.17:

Da quel che vedo la discussione è completamente deviata dal suo decorso prendendo pieghe che con l'argomento in questione, che è serio e non da immondizia, non hanno niente a che fare.

Ma non voglio innescare nuove polemiche e ritorno al tema.

Quel che vorrei fare osservare è che i binomi credente-antiabortista, ateo-abortista non sono proponibili.

Perchè gli abortisti, o perlomeno quelli che sono possibilisti riguardo l'aborto devono necessariamente tirare in ballo condizionamenti religiosi, sfoderare vere o presunte incoerenze della Bibbia che magari con il tema dell'aborto non c'entrano niente,
parlare di inculcamenti etc. etc.???????

Qui non si discute di dogmi di fede, ma si discute di fatti.

E che l'individuo non diventa tale alla nascita ma lo diventa al concepimento non è un dogma di fede, ma un fatto.

Se nel DNA di quella prima cellula ci sono tutti i caratteri dell'individuo, perfino il colore degli occhi, non è un dogma di fede, ma è un fatto.

Di conseguenza se una mano chiude per sempre quegli occhi di cui è già determinato perfino il colore non sta violando un articolo di fede
bigotta ma sta violando il diritto di quegli occhi di godere del dono della vista e del dono della vita, che è un diritto individuale inalienabile.

Metterla sul piano religioso è fuorviante. Leggendo velocemente itanti post che si sono succeduti è stata fatta menzione di biologi, scienziati, medici e altri addetti ai lavori che seppure non credenti sono fermamente antiabortisti.

La tesi dell'antiabortista religiosamente inculcato, se usata indiscriminatamente è un luogo comune che viene usato ed abusato nel tentativo di mettere in uno stato di sudditanza psicologica l'interlocutore.

Ma se questi è pienamente consapevole di parlare di fatti e non di favole o dogmi di fede questa è una tattica che non attacca.

La nascita dell'individuo, ribadisco per l'ennesima volta, non avviene al parto, ma avviene nell'attimo del concepimento e arrestarne la crescita significa spegnere una incolpevole vita umana.

Non riproponetemi versetti dell'AT e del NT, io non parlo di dogmi religiosi, ma porto dei fatti.

Alla prossima





Carissimo Libero,

non so perchè, ma, mio malgrado, riscontro che puntualmente la tua persona, FR44 (analogo nel pensiero al tuo), Damaride, Sandran ad un certo punto, o per distrazione, o perchè vogliono delibertamente ignorarlo, non danno risposte a diversi miei posts.

Sull'argomento aborto, intanto, soprassediamo per un attimo alla morale che vi sta dietro, e parliamo di soluzioni da adottare sul fatto compiuto.
La questione Israele non sono stato io a tirarla fuori, ma alcuni di voi, mostrando con scritture che il feto era considerato importante presso gli ebrei.
In risposta le mie repliche han voluto mostrare che fra gli ebrei la vita in genere e la vita fetale non è che fosse poi tenuta in grande stima. Volete essere compresi quando vi rifate al VT per avvalorare alcune tesi, quando poi altre tesi diventano per voi scomode, allora le citazioni fatte da altri, come da Raffaele, non centrano, sono obsolete. Ma transeat, perchè ci sarebbe molto da dire.

Sul fatto morale circa l'aborto mi riprometto di dettagliarti per filo e per segno la mia personale opinione, a condizione che tu, Damaride, Sandra e FR44 rispondiate ad alcune mie domande, regolarmente rimaste inevase, come spesso è accaduto nel passato.
Ad esempio, solo per dirne una, Damaride ha fatto passare sotto silenzio la sua tesi secondo cui l'ISTAT avrebbe fornito dati sulla pedofilia presso i TdG. Poi ci sono diverse altre circostanze, ma transeat.

Damaride non ha dato risposta alcuna a questo mio interrogativo:

"Secondo me non è che tu non comprenda, mica pensi di prenderci da ingenui fino a questo punto, tu ci fai, ed alla grande!!!

Non posso pensare che una laureata in pedagogia possa aver anche solo frainteso i ragionamenti fatti, sarebbe drammatico ... penso che, soprattutto ora, che tu voglia girare intorno al problema senza rispondere.

COSA FARESTI TU ALLE DONNE CHE HANNO ABORTITO?
COME RIVENDICHERESTI IL DIRITTO DEI NASCITURI A NASCERE?

Diccelo, così noi, se fosse fattibile, saremmo lieti di far fronte unico con te ... facciamo un cerchio e ci prendiamo per mano.

E' questo la risposta che vogliamo, il resto sono chiacchiere ed opinioni, come le ciligie."

Finora nessuna risposta, caro Libero.

Ed a te e FR44 ho posto all'incirca lo stesso interrogativo con una domanda in aggiunta di natura personale:


"Il problema è questo:
AL DI LA' DELLA RETORICA SULL'ABORTO, SULL'EMBRIONE, SUL FETO, SE SIA LA MADRE O LO STATO RESPONSABILE DELLA VITA NEL GREMBO, TUTTO QUELLO CHE VUOI,
DELLE DONNE CHE DI FATTO HANNO ABORTITO, SEGRETAMENTE O IN STRUTTURE SPECIALIZZATE, CHE NE FAI?
LE PASSIAMO A FIL DI SPADA? (compito che si potrebbe affidare agli israeliti di un tempo? ... Sarebbe una soluzione? - oppure passarle sulla sedia elettrica o affidarle a qualche puntura che le spenga?)
LE EMARGINIAMO E LE DISCRIMINIAMO, ISOLANDOLE, LASCIANDOLE AL LORO DESTINO CON IL RESTO DEI FIGLI CHE HANNO?
LE MURIAMO VIVE?
DIAMO LORO L'ERGASTOLO?
LE CONFINIAMO IN UN'ISOLA DESERTA?

Non ti viene in mente che qualunque sia la condanna tu ti poni nei loro riguardi come loro si sono poste nei riguardi del frutto del loro seno?
E TU CHE NE SAI DELLE LORO MOTIVAZIONI, DELLA LORO SOFFERENZA, DEL LORO CREDO, DELLA LORO DISPERAZIONE, DELLE RAGIONI CHE LE HANNO PORTATE A QUELLA DECISIONE?
Queste domande l'amico Francesco, che fa retorica sulla morale, se le è mai chieste?
Da quel che apprendo in rete, sono oltre 40.000, caro Francesco, gli inadempienti alla morale che affligono i tuoi confratelli, e, con un semplice calcolo, se tu sommassi 40.000 ad anno dopo anno, sono milioni gli inadempienti.
Come te la cavi?
Semplice cacciarli, vero?
I figli non si cacciano, ma si aiutano e si sostengono fino in fondo, sia che accettino d'essere curati sia che rifiutino d'essere curati.
Ma transeat ... torniamo al problema vero, che pare sfugga.


Non basta che tu, Libero, sia antiabortista, come lo sono io, ma rispondere a questa domanda (cito ipoteticamente):

Tu hai 4 figlie.
Io ho 4 figlie.

Tre delle tue e tre delle mie un bel giorno vengono e dichiarano d'essere rimaste incinte e di aver abortito (per una ragione qualunque, non è importante).

TU COSA FARESTI?
Sentiamo il tuo parere, che è poi lo stesso che si pone in ordine planetario." [SM=x1061927] [SM=x1061927] [SM=x1061927] [SM=x1061927] [SM=x1061927] [SM=x1061927] [SM=x1061927]


Mi auguro che tu, Damaride e FR44 diate una risposta, POI SICURAMENTE POTREMO PARLARE DELLA QUESTIONE MORALE CHE STA DIETRO ALLA VOSTRE E MIE PRESE DI POSIZIONE.

Buona giornata

Pyccolo






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A questo proposito da anni grido a gran voce di abbassare il periodo utile per l' aborto legale.



Davvero Claudio? Il primo trimestre ti sembra un lasso di tempo troppo generoso?

------------------------------------------------------------------

EDIT: Sulla valanga di inesattezze e più o meno volontarie distorsioni dell'acquisizione scientifica fatte da Libero (meno male che dice di non voler innescare polemiche!), nonché sulla opinabile filosofia che ci viene fatta poggiare sopra, per ora è meglio se mi astengo dal fare commenti. Voglio vedere che effetto sortisce la sua argomentazione.
[Modificato da Rainboy 17/02/2009 15:22]
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Re:
Rainboy, 17.02.2009 15:03]

A questo proposito da anni grido a gran voce di abbassare il periodo utile per l' aborto legale.



Davvero Claudio? Il primo trimestre ti sembra un lasso di tempo troppo generoso?

Sinceramente si, ma ovviamente per un fatto emotivo, non certo per ferratezza scientifica.

Sulla valanga di inesattezze e più o meno volontarie distorsioni dell'acquisizione scientifica fatte da Libero (meno male che dice di non voler innescare polemiche!)

Ma dai, si riferiva al thread precedente, in cui le polemiche non erano certo ....scientifiche. [SM=g27994]

Io di introdurre il lato scientifico non me lo sarei neanche sognato (teniamoci 'sti pochi guai).
Ovviamente se lo fai tu e' un' altra cosa.

Anche se credo serva a poco, essendo il contendere basato su etica e morale.

A me il capothread di Libero e' piaciuto.
Piu' che mai per il modo con cui si e' spiegato.

Io cerco semplicemente di andargli dietro dandogli una mano a non far fare a questo thread la fine dell' altro.

Per il resto, il punto che mi interessa e' arrivare alla conclusione che la negazione dogmatica, sempre e comunque, dell' aborto, sia cosa esclusivamente da credenti, come credo io.

O a ricredermi, naturalmente.

Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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Un potenziale essere umano


Caro libero1978

Tu asserisci ripetutamente e forse giustamente che la posizione dell'antiabortista non e' un dogma ne qualcosa di inculcato dalle religioni, per cui sarebbe opportuno tralasciare tali argomentazioni.

Io intanto ti dico che è stata la chiesa cattolica romana,(bibbia)(religioni) con i suoi luminari a dare per prima la definizione di "essere umano"

ed è giunta all'evidente conclusione........ anche tramite un suo comandamento :(non uccidere), a tal definizioni :

1-non è giusto uccidere un "essere umano"
2-il feto è un essere umano (Radio Potenza centrale)
3- l'aborto è un omicidio


Voglio ricordarti che l'essere umano per essere tale,
non dipende solo dalla ricezione del codice genetico e/o addirittura, dalle sue informazioni e caratteristiche...............



tu citi:

Se nel DNA di quella prima cellula ci sono tutti i caratteri dell'individuo, perfino il colore degli occhi, non è un dogma di fede, ma è un fatto.




Questo DNA, o se vogliamo zigote... (fusione uova sperma) non è un essere umano ma un organismo vivente (come gli animali che mangiamo)...........con la differenza che questo.. zigote appartiene alla razza umana che,
seppur dotata di tutte le coppie di cromosomi, si
differenziandosi, appunto, solo per la specie,
(dagli animali)........
Va da se che molti dimenticano ignobilmente il ciclo di vita e le sue condizioni fisiche a venire di questo (feto)
e ci/vi affrettate a definirlo e a chiamarlo, essere umano,
per cui la sua distruzione equivale all'uccisione (omicidio) di un
potenziale essere umano (persona).

Non a caso ti ho mensionato la nascita di bambini con anencefalia (senza cervello)

Devi sapere che queste "PIANTE" possono anche avere qualche piccolissima funzione biologica, ma di solito nascono ciechi, sordi, incapaci di sentire dolori e incapaci di pensare.
La stragrande maggioranza di questi bambini sono morti prima della nascita, ma alcuni son vissuti per 2 giorni e rarissimamente (si contano sulle dita di una sola mano), alcuni sono vissuti per 2 anni (caso Brasile).

Oggi grazie alla medicina molte funzioni biologiche (respirazione, flusso di sangue, idratazione,alimentazione) consentono di mantenere in vita molte "PIANTE" per un periodo di tempo indeterminato.
In questo caso, anche l'"anencefalico" colui che come abbiamo visto è privo di cervello, privo di stimoli neurologici,(clinicamente morto);può avere tali privilegi,
e nel caso gli venga rimosso quello che voi chiamate sostegno alla vita, avete anche il barbaro coraggio di asserire che si sta uccidendo un essere umano ?




Non è contraddittorio, insistere che un feto ha diritto di vivere
e che è forte abbastanza per giustificare il divieto all' aborto anche quando un parto rovina una madre o la vita di una famiglia?

Non è contraddittorio, imporre a una ragazzina di 14 anni, di non abortire quando la gravidanza è il risultato di un crimine sessuale, (stupro) ?


ciauz
17/02/2009 16:45
 
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Ha ragione Raffaele,come si comportano gli anti-abortisti innanzi ad individui a-cefali (o anancefali)? Sono anch'essi "coscienti" e "persone"?
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17/02/2009 17:13
 
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Re:
pcerini, 17.02.2009 16:45:

Ha ragione Raffaele,come si comportano gli anti-abortisti innanzi ad individui a-cefali (o anancefali)? Sono anch'essi "coscienti" e "persone"?



Attento, Paolo, qui la questione e' un po' piu' complessa.

Ci sono gli anti-abortisti "dogmatici" e i non "dogmatici" come me.

Io sono assolutamente del parere che in tali casi l' aborto sia atto dovuto sotto ogni punto di vista.

Vediamo cosa dicono gli anti-abortisti ad oltranza.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
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RE

Certamente caro Claudio anche io ritengo che la posizione che noi abbiamo sia esente da dogmatismi, e questo lo dico da credente.
Ritengo che il buon senso sia la più grande religione del mondo.
Devo anche dire che già 40 anni fa già pensavo così. Nell'altro 3D volevo postare una lettera che scrissi nel 1971 a un giornale evangelico, figurati te!!! Ma non lo farò,tanto non serve a nulla.
Non sono attrezzato per buttare giù muri di gomma.!!

Ciao caro.


omega [SM=x1061912] [SM=x1061914]



O=============O===========O

Se la vita ti sorride,ha una paresi.(Paco D'Alcatraz)

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Querdenker evangelico anticonvenzionale del 1° secolo. "Maiori forsan cum timore sententiam in me fertis quam ego accipiam!" g.b.--In nece renascor integer ./Satis sunt mihi pauci,satis est unus,satis est nullus. Seneca-Ep.VII,11


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Poi se mi incazzo finisce in tragedia.

Ma come si da a filosofeggiare, di cercare differenze tra termini ( che cavolo significhi la distinzione fra individuo e persona non so )
su quello che è un crimine di massa?

E invece di cercare di stabilire quando l'ovulo cessa di essere un oggetto e diventa un soggetto vedete questa sequela di immagini
e stabilite di che natura sono questi oggetti e se qualcuno dei filosofeggiatori si fosse augurato di finire oggettivato come segue.

N.B. Le immagini sono sconsigliate a persone sensibili come Sandra e chi teme di impressionarsi non clicchi.

www.sandrodiremigio.com/blog/aborto_foto.htm

Ognuno che fa una minima apologia di questi effetti è un complice e avallannte di questi omicidi.

Saluti.
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17/02/2009 19:16
 
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Re:
husband70, 17.02.2009 19:12:

Poi se mi incazzo finisce in tragedia.



Incaxxati quanto ti pare ma al primo minimo segnale di uscita di testa come ieri sera finisce che ti banno.

Ciao
Claudio




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17/02/2009 19:21
 
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Davvero Claudio? Il primo trimestre ti sembra un lasso di tempo troppo generoso?

Sinceramente si, ma ovviamente per un fatto emotivo, non certo per ferratezza scientifica.




Ok, mettiamo le considerazioni scientifiche da parte per adesso. E valutiamo l'aspetto pratico.
Tu saprai, immagino, che già con questo limite (e con le disposizioni legali oggi vigenti in Italia) è molto difficile sapere di essere incinta, fare la villocentesi per escludere gravi anomalie genetiche (trisomia 21, classicamente) e in caso affermativo riuscire ad abortire in tempo, vero?
I tempi sono strettissimi e spesso chi se la cava ci riesce per il rotto della cuffia.


[Modificato da Rainboy 17/02/2009 19:23]
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Re:

husband70, 17.02.2009 19:12]E invece di cercare di stabilire quando l'ovulo cessa di essere un oggetto e diventa un soggetto vedete questa sequela di immagini
e stabilite di che natura sono questi oggetti e se qualcuno dei filosofeggiatori si fosse augurato di finire oggettivato come segue.

N.B. Le immagini sono sconsigliate a persone sensibili come Sandra e chi teme di impressionarsi non clicchi.

www.sandrodiremigio.com/blog/aborto_foto.htm




E qui ci sono foto di bebe' anencefali.
Stesse avvertenze come sopra.

www.anencephalie-info.org/i/foto.php

Ciao
Claudio






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Re:
Rainboy, 17/02/2009 19.21:


Davvero Claudio? Il primo trimestre ti sembra un lasso di tempo troppo generoso?

Sinceramente si, ma ovviamente per un fatto emotivo, non certo per ferratezza scientifica.




Ok, mettiamo le considerazioni scientifiche da parte per adesso. E valutiamo l'aspetto pratico.
Tu saprai, immagino, che già con questo limite (e con le disposizioni legali oggi vigenti in Italia) è molto difficile sapere di essere incinta, fare la villocentesi per escludere gravi anomalie genetiche (trisomia 21, classicamente) e in caso affermativo riuscire ad abortire in tempo, vero?
I tempi sono strettissimi e spesso chi se la cava ci riesce per il rotto della cuffia.





Rain,mi pare che ci sia una finestra operativa di 6-8 giorni al massimo!!! Giusto???

omega





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Re:
Rainboy, 17.02.2009 19:21:


Davvero Claudio? Il primo trimestre ti sembra un lasso di tempo troppo generoso?

Sinceramente si, ma ovviamente per un fatto emotivo, non certo per ferratezza scientifica.




Ok, mettiamo le considerazioni scientifiche da parte per adesso. E valutiamo l'aspetto pratico.
Tu saprai, immagino, che già con questo limite (e con le disposizioni legali oggi vigenti in Italia) è molto difficile sapere di essere incinta, fare la villocentesi per escludere gravi anomalie genetiche (trisomia 21, classicamente) e in caso affermativo riuscire ad abortire in tempo, vero?
I tempi sono strettissimi e spesso chi se la cava ci riesce per il rotto della cuffia.





Allora carissimo, vado a memoria e di fretta [SM=g27992]

Mi pare di ricordare che gli ostacoli principali siano il tempo per il risultato delle analisi e il ritardo causato dai medici obiettori di coscienza.

Ma sono cose vecchie, bada.

Insomma la possibilita' ci sarebbe, ma e' anche un problema di infrastutture, informazione, educazione ecc.

Alcuni ritenevano possibile, certamente in tempi non brevi, di limitare il tempo utile a 60 giorni.

E poi c' e' la pillola abortiva ma e' un altro discorso.

Senza garanzia, eh?
Tutti ricordi del mio passato di newsgrupparo.

Ciao
Claudio









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Re: Re:
Claudio Cava, 17/02/2009 20.03:


husband70, 17.02.2009 19:12]E invece di cercare di stabilire quando l'ovulo cessa di essere un oggetto e diventa un soggetto vedete questa sequela di immagini
e stabilite di che natura sono questi oggetti e se qualcuno dei filosofeggiatori si fosse augurato di finire oggettivato come segue.

N.B. Le immagini sono sconsigliate a persone sensibili come Sandra e chi teme di impressionarsi non clicchi.

www.sandrodiremigio.com/blog/aborto_foto.htm




E qui ci sono foto di bebe' anencefali.
Stesse avvertenze come sopra.

www.anencephalie-info.org/i/foto.php

Ciao
Claudio






Stesse avvertenze....................

GUARDA QUI : CLICCA


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=omegabible=, 17/02/2009 20.14:



Rain,mi pare che ci sia una finestra operativa di 6-8 giorni al massimo!!! Giusto???

omega








Corretto, Omega. E in quel mentre devi trovare il ginecologo non obiettore, o meglio, trovare un posto nella sua chilometrica lista... [SM=g27992]



Claudio Cava, 17/02/2009 20.31:




E poi c' e' la pillola abortiva ma e' un altro discorso.

Senza garanzia, eh?





La pillola abortiva è solo un equivalente chimico dell'operazione. In Italia va prescritta solo con annessa ospedalizzazione e controllo diretto medico, che è giustissimo secondo me, ma non risolve nulla circa l'abusato e ingiustificato diritto dei ginecologi italiani di fare obiezione di coscienza, che si usino i ferri o la pillola. I tempi restano strettissimi in ogni caso.
[Modificato da Rainboy 17/02/2009 20:45]
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Giorgio Pardi: «L'aborto è un omicidio»

Parla Giorgio Pardi, il medico che, assieme al suo maestro Giovanbattista Candiani, fu il primo a eseguire un'interruzione di gravidanza in Italia con l'introduzione della legge 194.

di Emanuele Boffi

«Sono ateo, l'ho già detto?». A Giorgio Pardi preme molto che ai suoi interlocutori sia ben chiaro «che io non credo in Dio, non ho la grazia della fede, che vuole che le dica? Quindi scriva scriva scriva che il dottor Pardi Giorgio è ateo o, se preferisce, è un laico.

E aggiunga anche che per ritenere l'aborto un omicidio non serve la fede. Basta l'osservazione. Quello è un bambino. L'aborto è un omicidio.

Fatto per legittima difesa della donna». A parlare è il medico che, assieme al suo maestro Giovanbattista Candiani, fu il primo a eseguire un'interruzione di gravidanza in Italia con l'introduzione della legge 194.

Le pareti del suo ufficio nella clinica Mangiagalli di Milano sono una sorta di curriculum murale, professionale e caratteriale, del professore. Accanto a tre file di libroni in cui il titolo è scritto in caratteri più minuti del maiuscolo nome del loro autore (GIORGIO PARDI), stanno accatastate le più insigni riviste mediche moderne come Lancet, England Journal of medicine, British Medical Journal, sulle quali il dottore pubblica regolarmente.

Poi, da altri indizi, si desume che Pardi, oltre a essere stato presidente della Società italiana di medicina perinatale e presidente dell'Associazione ginecologi universitari italiani, gode di una fama che oltrepassa l'oceano.

Nell'ottobre scorso è stato nominato membro onorario della Società americana di ginecologia e ostetricia. Primo italiano, da cent'anni a questa parte, a ricevere tale riconoscimento.

Professore ordinario all'Università statale di Milano, attualmente dirige il reparto Donna e bambino della Mangiagalli, la clinica ginecologica più grande e importante di tutto il Nord Italia. Ma al curriculum professionale rivelato da una parete, va aggiunto ciò che racconta il muro che sta di fronte, dove sono incorniciate e appese una ventina di vignette di Altan. Ritagli di giornale ingialliti messi sotto vetro che fan quasi da cornice alla locandina di un vecchio film con Gregory Peck e Ingrid Bergman: Io ti salverò.
Ma non ci sono solo oceani linguistici da colmare, esistono anche montagne semantiche da scalare.

Per Pardi oggi il problema è ritornare a nominare le cose per quello che sono. «Per questo non ho nessun problema a dire che l'aborto è un omicidio. La vita comincia col concepimento».

Eppure, soprattutto durante il dibattito referendario sulla Fiv, furono in molti a sostenere che «la vita inizia a 14 giorni dal concepimento», che «prima dell'embrione c'è l'ootide», che «un bambino è tale quando lo decide la donna» (quest'ultima è di Carlo Flamigni).

«Cosa? Tutte palle. La vita inizia quando i 23 cromosomi maschili si fondono coi 23 cromosomi femminili. Lo zigote ha in sé già tutto.

E guardi che questo lo dice uno che ritiene la legge 40 uno schifo. è una legge fatta malissimo, piena di contraddizioni». Tuttavia «non bisogna mischiare le carte.

Capisco che possa fare meno impressione l'uccisione di un delinquente armato fino ai denti rispetto a quella di un bambino indifeso. Ma in entrambi i casi si tratta di omicidio. Certi giochetti linguistici servono solo a intorbidire le acque».

Come quelli ormai tanto di moda a proposito delle cellule staminali, «lo smoking dei dottori rispettabili» le definisce Pardi.

«Come medico non me la sentirei mai di mettere il bisturi sull'embrione. Però qui in Mangiagalli abbiamo feti provenienti da aborti da cui si potrebbero trarre cellule ad alto tasso di potenzialità. Perché non farlo? Capisco certe remore dei cattolici, però... Io sono ateo, non so se l'ho già detto».

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Ho tratto la prima e l'ultima parte dal sito

www.tempi.it/prima-linea/005447-giorgio-pardi-laborto-un-omicidio -

Abbiamo la dichiarazioe netta e inequivocabile di un insigne prof.universitario docente in Ginecologia e ostetricia,
qualcuno che dal punto di vista scientifico ne sa più di tutti noi messi insieme.

Non cattolico, non politicamente schierato, non credente, ma ateo dichiarato.

La sua dichiarazione è : L'ABORTO E' OMICIDIO.

Che ognuno tragga le sue conclusioni.

Alessandra Nardelli





[Modificato da sandraN 17/02/2009 21:18]
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