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SEBAI LETTERA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Ultimo Aggiornamento: 16/02/2009 11:08
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Anticipata via fax

Spinea, 20 Dicembre 2008
All’Ill.mo Sig.
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
On.le Silvio Berlusconi

All’Ill.mo
MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
On.le Avv .Angelino Alfano

All’Ill.mo Sig,
PROCURATORE GENERALE
Presso la Suprema Corte di Cassazione

All’Ill.Onorevole
CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

All.Ill.mo Sig.
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA
Presso la Corte d’Appello di Lecce

Copia per conoscenza
agenzia ANSA

Oggetto: Problema Giustizia : Incompatibilità del Pubblico Ministero
Caso serial killer Sebai Ezzedine

Illustrissimo Sig. Presidente del Consiglio e on.li autorità in indirizzo.

Lo scrivente avvocato è difensore del detenuto Sebai Ezzedine, più comunemente conosciuto come serial killer delle vecchiette della Puglia e già condannato a quattro ergastoli in via definitiva ed a 18 anni in primo grado dal Tribunale di Lucera.
Il mio intervento si pone sia come cittadino che come avvocato che ha giurato di prestare la propria attività professionale nell’interesse superiore della “Giustizia”.
L’accettazione del gravoso incarico della difesa di Sebai Ezzedine è avvenuta perché lo stesso ha chiesto di difenderlo per motivi umanitari volendo lo stesso far cessare lo stato di ingiustizia determinato dalla sua mancata iniziale confessione.
Ciò non solo ha determinato la condanna di otto persone innocenti, ma anche e purtroppo il drammatico suicidio di uno di essi :Vincenzo Donvito che non è stato nelle condizioni di sopportare da innocente la condanna subita.
La sincerità delle confessioni di Sebai è confermata dalla lettera inviata al GUP di Taranto che si ritiene doveroso dimettere in allegato.
Dopo la sincera confessione resa dal Sebai al P.M. della DDA di Milano dott. Nobili, che pure si reputa necessario dimettere in allegato per sommaria informazione sul caso, è cominciato l’iter giudiziario.
Purtroppo alla Procura di Taranto le indagini a seguito delle confessioni di Sebai sono state assegnate a sostituti procuratori che si erano occupati dei casi che avevano portato in carcere le persone innocenti ed in Primis al P.M. dott.ssa Pina Montanaro, unico sostituto ad avere interrogato l’imputato prima del rinvio a giudizio.
Nell’udienza di ieri 19 dicembre 2008 il P.M. dott.ssa Pina Montanaro invece di chiedere la condanna di Sebai Ezzedine. di cui la stessa aveva chiesto all’esito delle indagini preliminari, il rinvio a giudizio ha chiesto invece l’assoluzione.
Nella fattispecie il suddetto P.M., ma anche il P.M. Vincenzo Petrucelli avrebbero dovuto astenersi per evidenti situazioni di incompatibilità visto che hanno sostenuto l’accusa di persone che alla luce delle confessioni del Sebai risultano invece essere innocenti.
Infatti la condanna del Sebai per gli omicidi per cui si procede farebbe emergere loro coinvolgimento, ma anche non improbabili responsabilità, la cui sussistenza ad avviso dello scrivente dovrà accertata dal CSM., per le ingiuste condanne di persone innocenti, di cui uno si è suicidato ed altri due sono ancora in carcere, e precisamente Tinelli e Faiulo.
E’ evidente che i suddetti P.M avrebbero dovuto astenersi ex art.52 cod. proc. pen., ma di riscontro, i medesimi utilizzando l’ampia discrezionalità di applicazione di tale norma, non l’hanno fatto.
In un momento in cui il legislatore si sta interessando a por mano alla riforma del processo penale non può non valutarsi in modo più corretto, alla luce di quanto disposto dall’art. 111 della Costituzione in materia di giusto processo, la disparità di trattamento tra P.M. e difensore dove il primo di fatto può fare quello che vuole, mentre l’avvocato posto nelle stesse condizioni rischia di essere incriminato a’ sensi dell’art. 380 e seguenti cod. pen.. per infedele patrocinio.
Si ritiene che, stante la gravità del caso, debba necessariamente essere posta all’attenzione oltre che del Governo anche dall’On.le Consiglio Superiore della Magistratura e degli Ecc.mi Procuratori generali in indirizzo.
Si fida che il presente caso sia trattato con la dovuta importanza che rileva la ricerca della verità e l’attuazione di una Giustizia reale anche al fine di evitare altre ingiustizie e rischio di vita di persone, per scienza e coscienza dello scrivente sicuramente innocenti.
Si resta a disposizione per ogni necessario approfondimento e chiarimento.
Con osservanza
Avv. Luciano Faraon

Allegati:
Confessione del Sebai al P.M. della DDA di Milano dott. Nobili
Lettera autografa di Sebai Ezzedine al GUP di Taranto






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