parliamonepino, 13/02/2009 20.12:
Sono riuscito a parlare con Davide Nardelli, un ragazzo di 31 anni, appena uscito dalle patrie galere, dopo aver scontato 7 anni di carcere da INNOCENTE.
Le parole che mi ha espresso le ho trovate agghiaccianti per la drammaticità della sua vicenda.
Non ho nessun dubbio, ci sono dei giudici che dovrebbero essere messi in galera per errori di tale gravità.
Presto avrò la possibilità di raccogliere le testimonianze ed i retroscena dei protagonisti di questo clamoroso e colpevole atteggiamento di alcuni giudici......
e beffe delle beffe a questo ragazzo non verrà versato nessun indennizzo
NIENTE RISARCIMENTO PER L'INGIUSTA IMPUTAZIONE
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. 13 marzo 2008 n. 11251/08) ha stabilito che non ha diritto al risarcimento dei danni il cittadino che è stato ingiustamente imputato poi assolto.
I Giudici del Palazzaccio hanno infatti precisato che "in tema di danni provocati dall'attività giudiziaria, l'ordinamento vigente prevede la riparazione del danno, patrimoniale e non patrimoniale, patito per: a) custodia cautelare ingiusta (art. 314 c.p.p.); b) irragionevole durata del processo (legge 24.3.2001 n. 89, c.d. legge Pinto); c) condanna ingiusta accertata in sede di revisione, ovverosia errore giudiziario (art. 643 c.p.p.)". Aggiunge poi la Corte che "non prevede invece alcun indennizzo per una imputazione ingiusta, cioè per una imputazione rivelatasi infondata a seguito di sentenza di assoluzione. Così come ovviamente non consente di duplicare, in sedi processuali diverse, la riparazione dello stesso danno".
Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal