Con la nuova legge che intendono fare in merito al testamento biologico, vogliono imporre ai pazienti in sv (stato vegetativo) o in condizioni tali da non essere piu' in grado di badare a se' stessi il sondino per l'alimentazione,anche se uno dichiara a voce e per iscritto che non vuole essere alimentato in questo modo nel suo testamento biologico.
Forse si puo' discutere all'infinito sul fatto di applicare una tale azione a pazienti il cui stato vegetativo sia contraddistinto anche da uno stato minimo di coscienza,il problema e' proprio questo,uno puo' dichiarare il rifiuto di qualsiasi cura e sostegno anche se subentrasse in una condizione di sv in cui c'e' uno stato minimo di coscienza.
Questa imposizione,comunque,ristretta ai pazienti in sv,anche contro la volonta' scritta del paziente,rappresenta una imposizione che sconfina in una imposizione di tipo etico-unilaterale,avvalorando con cio' un principio etico della CCR.
Cio' significa che sia lo Stato che la Chiesa saranno "padroni" dei nostri corpi (con o senza coscienza minimale).
I nostri corpi,per legge,saranno alimentati con la forza,volenti o nolenti.
Questa legge,dietro il paravento della "dittatura della maggioranza",rappresenta il confine tra diritto e ideologia,dietro il paravento della "vita" (in realta',anch'essa una posizione ideologica che non tiene conto per esempio degli studi scientifici in campo neurologico),si cela un perfido disegno che consiste nel travalicare e affossare la prevalenza dello Stato di Diritto,cioe' e' come se un principio etico (nel nostro caso di derivazione cattolica,e quindi di natura religiosa) si imponesse sullo Stato di Diritto,e' un passo micidiale,perche' in questo modo avremo un caso al limite tra diritto e ideologia che si configurera' rovinosamente come precedente per poter intaccare sempre piu' quella parte della costituzione che garantisce il nostro stato di Diritto al fine di far prevalere una sorta di Stato etico.
Bisogna ammetterlo,il diritto e' quell'elemento che e' un cardine fondamentale delle nostre democrazie,puo' essere soggetto a interpretazioni di vario tipo,del resto nella giurisprudenza la nozione di diritto ha subito e continuera' a subire dei cambiamenti,ma e' e rimane sempre un cardine fondamentale,se lo stato di diritto inteso in senso moderno dovesse lasciar posto ad un principio meramente ideologico assolutistico si creera' una situazione in cui stato di diritto e stato etico diventeranno e saranno imprescindibili fino ad arrivare alla prevaricazione dell'etica di un certo tipo(unilaterale e assolutistica di per se' stessa) sul diritto neutrale.
Dobbiamo avere il coraggio di ribellarci ai cattolici che avallano l'idea che l'etica di appartenenza valga piu' del diritto,per intenderci,che la "Legge di Dio" valga piu' di tutte le altre leggi,qualora intendano imporla allo Stato.
Dobbiamo percio' ribellarci allo Stato di oggi,e alla Chiesa rappresentata da Ratzinger,non e' possibile farsi schiavizzare in questo modo da una visione etica assoluta e totalitaristica per quanto riguarda il destino delle nostre vite.
Questa ennesima ingerenza ecclesiastica ci da' il diritto di richiedere allo Stato l'abolizione di ogni accordo con il Vaticano (compreso il concordato),spero solo che quello che e' successo in questi giorni costituisca la base di tale rivendicazione,dato che il vaticano non ha voluto rispettare in tale frangente le prerogative costituzionali del presidente della Repubblica incitando e auspicando il ddl che si intendeva mettere in atto per bloccare la sospensione delle cure,incitando con cio' ad un conflitto istituzionale.
Passate parola...
[Modificato da pcerini 11/02/2009 15:23]