Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!



   
 
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

''Camere a gas? Mai esistite'' intervista shock

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2009 17:43
Email Scheda Utente
Post: 6.014
Post: 3.046
Registrato il: 07/08/2006
Sesso: Femminile
Utente Master
OFFLINE
28/01/2009 12:41
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

«Sulle camere a gas non cambio idea»
Williamson ai suoi: è tutto un complotto Sulle camere a gas non ci sono prove
MORENO (Argentina) — «Mi hanno dato dell'antisemita ma non è corretto. È semplicemente un problema di verità storica: non ci sono prove dell'esistenza delle camere a gas. Non sono il solo a dirlo». Il seminario «Nuestra señora corredentora» è circondato da una rete metallica alta due metri e, tanto per stare sicuri, anche da un triplo filo spinato in perfetto stile lager.

La via si chiama «camino de san Francisco» ma lo spirito di Assisi sembra più lontano degli 11 mila chilometri che ci separano dall'Italia. È qui, nel monastero dove vive da cinque anni, che si è rinchiuso monsignor Richard Williamson, uno dei vescovi lefebvriani al quale il Papa ha appena revocato la scomunica. Undici del mattino, sta per iniziare la Messa. Il cartello sulla porta ricorda che «por la decencia de este lugar sagrado» è proibito alle donne entrare con i pantaloni, roba moderna che questi super tradizionalisti considerano un gradino sotto il diavolo.

Monseñor è chiuso nella sua stanza. Dicono che sta pregando. Ed è protetto quasi militarmente dopo le polemiche per le sue sparate negazioniste sulla Shoah che hanno di nuovo allargato il solco fra il Vaticano e la comunità ebraica. Padre Francisco — scarpe lucide, tonaca impeccabile e svolazzante — dice che non vuole vedere nessuno, che «no tiene permiso» e poi sbam, chiude francescanamente la porta a quattro mandate. Nel pomeriggio, però, Williamson incontra i suoi fedelissimi, anche qualche poveraccio che vive nelle villas qui vicino, le bidonville intorno a Buenos Aires dove manca tutto tranne la Coca cola. E nell'incontro con loro non si tira indietro: «Cercano di colpire me — dice monsignor Williamson — perché in realtà vogliono colpire tutti noi tradizionalisti. E proprio per questo dobbiamo restare uniti, molto uniti. Hanno organizzato una campagna di stampa mondiale proprio per evitare la revoca della scomunica che rappresenta un grande passo per la Chiesa».

La parola ebrei non la pronuncia, ma proprio a loro sembra riferirsi. Nessuna marcia indietro, dunque. Nessuna offerta di scuse come pure hanno fatto pubblicamente e in suo nome i lefebvriani. E sarebbe difficile visto che le sue teorie negazioniste Williamson le va ripetendo da almeno 20 anni e non ha mai smentito nessuna delle tante interviste in cui dissertava sull'argomento. Lui sostiene che gli ebrei uccisi nei campi di concentramento non furono sei milioni ma al massimo 300 mila, e nessuno di loro finì nelle camere a gas. I pochi fedelissimi che sono con lui sanno poco di tutto questo, loro Williamson lo considerano quasi un santo che li ha riportati ai buoni valori della tradizione, gonne comprese. Ma oggi è il giorno della memoria, che qui chiamano senza giri di parole dia del olocausto. Ci deve essere qualche sguardo stupito se lui sente il bisogno di insistere: «Non è una questione di emozioni o di pancia ma di raziocinio. E dal punto di vista razionale non cambio idea, sulle camere a gas le prove non ci sono».

Nell'incontro con i fedelissimi non si è discusso solo di questo. Sarà anche un «momento molto difficile per noi» come dice il sagrestano che continua a girare lungo il chiostro con il breviario in mano e l'espressione da buttafuori. Ma qui nel seminario della Corredentora — costruzione nuova ma in stile coloniale perché anche i mattoni seguono la tradizione — c'è aria di festa. Lo spiega lo stesso Williamson nel suo blog visto che Internet, a differenza dei pantaloni per le donne, non è messo al bando ed è un ottimo canale di reclutamento: «Da ora in poi nessuno potrà più dire che i cattolici impegnati nella difesa della tradizione sono fuori dalla Chiesa».

Poi si rivolge ai «conciliaristi», cioè tutta la Chiesa cattolica tranne loro, i lefebvriani: «Certamente un buon numero di conci-liaristi continuerà a comportarsi come se lo fossimo. Ma è chiaro che non hanno più il Papa solo dalla loro parte. E la differenza è enorme». Sul blog ripete le parole con cui chiude l'incontro con i fedelissimi: «Ringraziamo e preghiamo per Benedetto XVI e per tutti i suoi collaboratori che hanno spinto per questa decisione nonostante una campagna mediatica organizzata e sincronizzata per impedirla». Hanno pregato per una mezz'ora buona. Poi cena leggera e tutti a nanna presto che la sveglia è all'alba.

Lorenzo Salvia - Il corriere

________________________

ma come si fa a negare????? [SM=x1061929]






Nounou
*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*
Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:52. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com