@nounou@, 26/01/2009 21.33:
Tutto quello che è possibile fare va fatto, ma chi deve attivarsi di più è la donna.
La donna dovrebbe sapere che girare da sola potrebbe essere rischioso, così come potrebbe essere rischioso aggirarsi in quartieri malfamati, così come potrebbe essere rischioso girare con abiti succinti e provocanti.
Deve cercare di crearsi in ogni momento, tutto intorno a sè, quella siepe di protezioni che funzioneranno da deterrente per malintenzionati.
su questo Pyccolo, non concordo..
la donna
non deve temere di girare da sola,ci mancherebbe, io giro da sola, ed è padronissima di vestirsi come meglio crede.
E' l'uomo che deve tenere a bada i suoi istinti.
Ma certo, cara, sei liberissima di muoverti e vestirti come meglio credi, assumendotene ovviamente la responsabilità.
In tema di diritti vietare alcunchè sarebbe quantomeno stonato.
I miei sono stati suggerimenti, da prendere o lasciare liberamente.
Sei coraggiosa però ... di solito, pur essendo uomo, non mi sento di girare in tranquillità in certi quartieri.
In certi quartieri di Napoli, ma anche di Roma e di altre grandi città, dopo una certa ora si instaura da sè una sorta di coprifuoco e si salvi chi può.
Una sera, nelle vicinanze di San Giovanni a Teduccio, (erano le 19,00), mi fermai, insieme a mia moglie, in un bar per un cornetto ed un caffè.
Il barista era nervoso e ci disse di sbrigarci perchè da lì a poco ci sarebbe stato il coprifuoco ... "rischiate", ci disse, "di rimetterci l'auto, oltre a rischiare per la sua signora". Ci suggerì di scappare letteralmente. Vista la sua preoccupazione, gettammo i cornetti in pattumiera, pagammo e via!!! ... immediatamente dopo la chiusura della serranda... improvvisamente, girandoci, intravvedemmo la strada invasa da belle signore.
Tanto per dirti una cosa: In un'altra città, mentre circolavo tranquillamente con un amico, fummo aggrediti all'improvviso e, senza rendercene conto, il mio amico fu scaraventato pesantemente per terra, gli strapparono di dosso letteralmente i pantaloni, che si lacerarono esattamente in due, lungo le cuciture, lasciando sul retro solo le mutande, e poi la fuga improvvisa su di una grossa moto roboante, con i pantaloni che sventolavano come una bandiera ... avevano rubato il portafoglio. Non feci in tempo nemmeno a fare i quattro passi che mi separavano da lui e già erano spariti alla vista.
Non feci che raccogliere gli occhiali rotti dell'amico, ferito, che non riusciva a vedere, ad avvolgerlo nel resto dei pantaloni, ad andare a prendere l'auto ed a portarlo in casa.
MI è capitato d'essere stato aggredito altre tre volte e, fortunatamente, in tutte me la cavai fuggendo ... una volta fui inseguito per un buon tratto.
E' vero che bisognerebbe circolare senza timore, ma io quando passo per Cerignola (dove i vigili urbani mi salvarono da una seria collusione con delinquenti del posto), per Bitonto, idem, per Bari, per certe zone di Napoli, in una particolare zona di Torino, dove subii minacce serie mentre mi recavo nella mia auto (Zona valentino nuovo, prossimità Pellerina, visto che tu sei di quelle parti), un pensierino serio ce lo faccio.
La donna è padronissima di vestire come vuole, ci mancherebbe, importante è che sia consapevole che un certo modo di vestire, provocante, potrebbe attirare facilmente l'attenzione di potenziali aggressori.
Sono storie inaffidabili e pericolose quelle delle femministe che predicano di girare liberamente e di vestire abiti succinti e provocanti senza dover rendere conto.
Per quel che mi riguarda in particolari quartieri non manderei mia moglie da sola, nè lei ci andrebbe, consapevoli che potrebbero tornare in tre.
Quando si gira nella giungla non bisogna escludere la presenza di bestie feroci.
Saluti cari
Pyccolo