Senza interrogare, ed, ancor più grave, senza rispetto per l'altrui pensare, qualcuno in risposta ad un mio commento sulla violenza e sulla possibile responsabilità della religione, ha affermato:
Cosa centra la religione?
Tutto appariva assurdo.
Il mio pensiero, tuttavia, che del fenomeno ha una certa qual precisa connotazione, viene sintetizzata dalla giornalista di cui a capothread, nel modo che segue:
"Cosa c'è dietro questo fenomeno, come visto, in costante crescita?
"
C’è innanzi tutto un fattore culturale. E sicuramente dietro la violenza sessuale c’è un fattore di rapporto tra uomo e donna, cioè di come l’uomo spesso considera la donna. Nel caso dello stalking il concetto che l’uomo ha della donna è quello non di una persona, ma di una cosa di sua proprietà. Quindi, culturalmente, non si considera che chi si ha a fianco possa avere un’idea diversa dalla propria e possa decidere di interrompere un rapporto. Noi abbiamo una responsabilità culturale: dobbiamo partire non dalle elementari, ma addirittura dalla scuola materna ed educare i bambini alle differenze di genere e al rispetto".
Oserebbe qualcuno negare che la religione, in particolare quella cattolica cristiana, ma in genere ogni altra, non abbia insegnato e diffuso il concetto dell'inferiorità della donna rispetto all'uomo, al punto che deve sopportare in silenzio, al punto d'essere considerata proprietà privata?
Ancor oggi la lotta per l'uso del carisma femminile in seno al cattolicesimo, che non disdegna scomunicare donne desiderose d'avere un ruolo all'interno della chiesa.
Non aggiungo altro, perchè non basterebbe un'opera enciclopedica.
A tutte le donne viva solidarietà.
Pyccolo