12 ottobre 2008:
il Consigliere per i Diritti Umani del Presidente algerino Bouteflika vuole che si prenda una decisione definitiva sulla pena di morte in Algeria.
Il Consigliere, Rezag Bara, ha già proposto di sostituire la condanna a morte con una pena detentiva non inferiore ai 30 anni.
A margine della conferenza sui diritti umani tenutasi al quartier generale della Commissione Consultiva per i Diritti Umani, Rezag Bara ha detto che, in seguito alle disposizioni emesse nel 1993, le autorità giudiziarie hanno sospeso le decisioni sulla pena di morte, ma che nonostante ciò le corti continuano ad emettere condanne a morte.
Bara ha chiesto che venga presa una decisione definitiva e che le autorità giudiziarie rimuovano “le celle speciali” riservate ai condannati a morte.
L’Algeria applica una moratoria sulla pena di morte dal dicembre 1993, grazie all’allora Presidente Liamine Zeroual. Da allora non ci sono state esecuzioni, e le ultime risalgono ad agosto dello stesso anno. Il 15 aprile 1999 Abdelaziz Bouteflika è stato eletto Presidente e, dopo 7 anni di guerra civile, 100.000 omicidi, centinaia di persone scomparse, disoccupazione e difficoltà istituzionali, ha lanciato una politica di riconciliazione.
Nel 2001 il Presidente ha graziato 7.000 prigionieri e a 115 condannati a morte è stata commutata la pena in ergastolo.
Nonostante ciò, 17 ottobre 2006, il Parlamento algerino ha votato contro l’eliminazione della pena di morte dal nuovo codice penale.
Il 18 dicembre 2007 l’Algeria ha cosponsorizzato e votato in favore della risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.Per saperne di piu' :
www.elkhabar.com/quotidienFrEn/lire.php?idc=128&ida=126811
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal