perché nessuno crede più in me»
TORINO 09/08/2008 - Stanco di una vita di espedienti, rapine, e il ricordo dei giorni spesi tra alcool e droga, Bruno Vallora aspetta un’occasione che ancora non si è presentata. Da quando è uscito dal carcere passa le sue giornate seduto su una panchina di via Sacchi, nei pressi della stazione di Porta Nuova: «Non so ancora per quanto resisterò, non so a chi rivolgermi, dove andare: pur di non tornare a delinquere ero pronto ad uccidermi ma non ce l’ho fatta».
Pochi giorni fa la tentazione di farla finita: «Volevo buttarmi nel fiume, ho preso la rincorsa da un ponte ma ho sentito come una mano che mi tirava indietro. La vita non può finire a 53 anni. Sono malato di Aids e sto tentando in tutti i modi di non tornare a bere o a drogarmi. Mia moglie è malata e non so davvero come possa aiutare anche lei».
Inutile rivolgersi a servizi sociali, comunità di recupero o cercare la via per ottenere un sussidio: «Ho provato in tutti i modi, ho bussato ad ogni porta: ho saldato il mio debito con la giustizia e voglio tornare ad essere una persona normale.
E pensare che basterebbe un lavoro, accetterei qualsiasi lavoro, ma chi la vuole una persona come me?». È questa la vera condanna per Vallora: «Vivo su una panchina, alla stazione: non ho un posto dove andare e devo curarmi, il mio terrore è ora quello di tornare a delinquere. Una scelta alla quale non voglio essere costretto ma che, ora come ora, sembra l’unica soluzione per sopravvivere».
storia tristissima..W L'ITALIA!!
FONTE: Cronaca qui- Torino
www.torinocronaca.it/news-lex-rapinatore-voglio-morire-perche-nessuno-crede-piu-in-me_10...
[Modificato da parliamonepino 11/08/2008 13:08]
Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal