Premetto che la questione non mi tocca personalmente:
Ho voluto proporre questo quesito solo come suggerimento per Vito Pucci, in quanto secondo il nostro ordinamento se un cittadino si dimette da qualunque ente, ha se lo vuole, diritto a chiedere che le sue dimissioni non vengano rese note se renderle note comporta la rivelazione di dati sensibili, in questo caso la credenza religiosa in quanto per i TdG non esiste differenza tra appartenenza religiosa (appartenere cioè ad un ente religioso) e credenza religiosa (credere cioè alla dottrina geovista), insomma
se un TdG si crede ancora tale dovrebbe avere tutto il diritto a proclamarsi tale ed a essere ritenuto tale a prescindere dall'appartenenza ad un'ente, ma se dimettersi da un ente causa ad un TdG la sofferenza di pregiudizi da parte di suoi correligionari,
questa è palese violazione dei diritti umani.
Aspettiamo comunque il 23 ottobre prossimo, anche se
a mio parere la lotta è solo agli inizi, se venisse riconosciuto il diritto a rimanere TdG anche se ci si dimette dall'ente CCTdG ciò non toglierebbe la
diffamazione a mezzo di gossip da parte di tutta la congregazione con applicazione a carico della vittima dello stesso
ostracismo che viene applicato nel sospetto sugli "inattivi" e con la
morbosa curiosità nei confronti della vita privata della vittima per trovare un peccato da usare a
pretesto per la disassociazione.
Ciao a tutti!