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COME DA TITOLO DI CARTELLO O CARTELLA ?

Ultimo Aggiornamento: 12/08/2008 23:32
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08/08/2008 22:32
 
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NON HO I REQUISITI PER DIMOSTRARE LA VERIDICITA' DI QUANTO
RIPORTERO' MA SE CORRISPONDESSE A REALTA'....ALTRO CHE CLASS ACTION

E ARTICOLI 105 .................










L’ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE




di Nunzio Miccoli

Questo articolo della costituzione italiana proclama l’eguaglianza dei cittadini avanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, d’opinione politica e di religione e costituisce il cardine di tutto l’impianto costituzionale. Malgrado l’articolo 3, ancora oggi gli italiani, nei fatti, non hanno gli stessi diritti, lo Stato non garantisce le stesse possibilità di studio, cura, giustizia e carriera a tutti.

Le costituzioni moderne sono nate per affermare l’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, in precedenza, le classi privilegiate, come il clero e l’aristocrazia, avevano privilegi economici, politici, legali, non rispondevano davanti alla giustizia e non pagavano le tasse; con la monarchia assoluta, il bilancio dello Stato ed il bilancio personale del re erano confusi.

I democratici si dicono difensori della costituzione italiana, la quale però è lettera morta nelle sue parti migliori, d’altra parte una legge e una giustizia uguali per tutti significherebbero effettivamente sollevare dall’irresponsabilità categorie di potere che sono state sempre irresponsabili davanti alla legge, ciò sarebbe una vera rivoluzione.

L’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge è stato il primo principio rivoluzionario, eppure ancora oggi il presidente della repubblica, come il re, è irresponsabile avanti alla legge e gli stessi parlamentari sono irresponsabili, di diritto o di fatto, per tanti loro atti o dichiarazioni.

In politica è esistito sempre un gap tra teoria e pratica, la repubblica dovrebbe essere la cosa pubblica e sancire la trasparenza, di fatto è stata eclissata da cosa nostra, cioè da una cosa privata; di fatto, democrazia e sovranità popolari paiono irraggiungibili, la sovranità del popolo è un’illusione terrestre; anche liberalismo, socialismo e comunismo si sono smentiti nelle realizzazioni pratiche, la sovranità appartiene a chi riscuote le tasse e a chi beneficia del signoraggio monetario.

Non bisogna mai perdere di vista il fatto che lo Stato è un’impresa economica più privata delle altre, nata per riscuotere le tasse in cambio di una protezione concessa ai sudditi e garantendo l’anonimato ai proprietari dello Stato. La religione ha coltivato la credulità popolare costruendo il suddito ideale per lo Stato, utile anche al commercio, che differenza esiste, infatti, tra una promessa elettorale, una promessa commerciale e la promessa del regno di Dio?

La politica ci addormenta insistendo sulla sovranità popolare, però i partiti, che da sempre lottano per il potere, sono al servizio di un’élite anonima che domina sullo Stato e che possono ricattare in cambio di privilegi; la conseguenza è che lo Stato, invece di garantire l’eguaglianza dei cittadini, favorisce, anche con la legge ordinaria, parassitismo, privilegi e arricchimenti in frode all’articolo 3.

La costituzione è un immenso inganno, perché disattesa soprattutto dallo Stato, con le sue leggi ordinarie e con i trattati internazionali come il concordato richiamato nella costituzione (art.7). L’elusione fiscale o evasione legale viola l’articolo 3, il diritto del lavoro è spesso anticostituzionale perché, per fare solo un esempio, prevede diversi trattamenti per i dipendenti delle varie amministrazioni dello Stato, anche se con la stessa qualifica ed anzianità.

L’esenzione fiscale di cui gode il Vaticano è un privilegio in contrasto con l’articolo 3, in Italia i membri di religioni non cattoliche sono discriminati, In Italia si sono fatte leggi anticostituzionali con la complicità del parlamento, del governo, dei presidenti della repubblica che le promulgano e della corte costituzionale che non sempre è intervenuta a correggere gli errori della legislazione.

L’Italia non è uno Stato laico, a causa dell’articolo 7 della costituzione, in contrasto con il resto della costituzione, e non è uno Stato sovrano, ma telediretto dal Vaticano, il quale ha imposto i suoi simboli allo Stato italiano, perciò ad esso s’inchinano i politici italiani desiderosi di fare carriera.

L’Italia attribuisce diversi diritti ai cittadini in base alla loro appartenenza religiosa, infatti, l’art. 8 della costituzione non afferma che tutte le religioni sono uguali avanti alla legge, ma che tutte sono ugualmente libere avanti alla legge, perciò la costituzione è un documento contraddittorio.

I cittadini sono divisi in due categorie, in barba all’articolo 3 della costituzione, quelli che professano religioni riconosciute dallo Stato, come quella cattolica, e quelli che professano religioni ammesse, infatti, ai seguaci d’altre religioni l’assistenza religiosa è concessa per favore e non per diritto, anche perché l’Italia è una repubblica fondata sui favori, il che contrasta con uno Stato di diritto che garantisce l’eguaglianza dei cittadini.

Secondo la legge italiana, un rabbino, un pastore valdese e un prete cattolico sono ministri di culto e, pertanto, non sono tenuti a testimoniare davanti all’autorità giudiziaria, mentre un pope ortodosso, un lama e in imam sono privati cittadini, perciò, se, nelle stesse circostanze, mantengono il silenzio, possono essere accusati di favoreggiamento.

Mentre il codice Zanardelli del 1889 garantì la stessa libertà a tutti i culti ammessi nello Stato, con il concordato del 1929, la religione cattolica ritornò religione di Stato, come nello statuto albertino del 1848, e le minoranze religiose, nella migliore delle ipotesi, erano solo tollerate, infatti, anche dopo la seconda guerra mondiale, cioè a costituzione democratica vigente, in Italia evangelici e testimoni di Geova furono boicottati dalle forze dell’ordine. Eppure l’articolo 21 della costituzione riconosce la libertà di pensiero e l’articolo 8, la libertà di religione.

Per la nostra costituzione, Stato e Chiesa cattolica sono reciprocamente indipendenti e sovrani, mentre i rapporti con le altre religioni sono regolati dalla legge dello Stato che oggi è controllato dalla Chiesa, è un altro caso di palese discriminazione, in barba all’articolo 3. In Italia il diritto al riposo nei giorni di festività del proprio culto trova applicazioni solo per le confessioni che hanno stipulato intese con lo Stato, cioè non è un diritto automatico.

L’art 724 del c.p. puniva solo chi bestemmiava contro la religione di Stato, nel 1995 la corte costituzionale intervenne per tutelare anche le altre religioni, poi, per ragioni pratiche, il reato fu abolito. La religione adottata dallo Stato costringe a questi giri assurdi di valzer, solo nel 1995 la corte costituzionale ha eliminato il giuramento cattolico di dire la verità nei processi.

Con sentenza 508/2000 la corte costituzionale ha modificato il reato di vilipendio della religione cattolica, estendendo la tutela alle altre religioni, con sentenza 327/2002 ha abolito la norma che puniva più gravemente il turbamento delle funzioni cattoliche, rispetto alle altre religioni; però, per sudditanza verso la Chiesa, la corte costituzionale ha rinunziato ad intervenire in altre questioni. Comunque, questi suoi interventi dal 1995 al 2002 attestano che nel 1984 l’Italia rimase paese confessionale e lo è tuttora.

Con lo statuto albertino del 1848 e il concordato del 1929, lo Stato italiano era dichiaratamente confessionale, con il concordato del 1984, pur eliminando il richiamo alla religione cattolica come religione di Stato, a causa di tante norme, costituzionali e ordinarie, nei fatti lo Stato rimase confessionale.

Il reato di plagio è stato eliminato dal nostro ordinamento, però le sette religiose paiono proprio plagiare, manipolando le menti dei proseliti, i quali poi sono consegnati allo Stato come sudditi perfetti, disposti anche a morire in guerra. Tante sette religiose e la chiesa cattolica sono state responsabili di pedofilia, violenza a bambini e truffa, inoltre, sfruttando la credulità popolare, si sono costituiti dei grandi patrimoni.

Le religioni sono delle belle botteghe, non solo la chiesa cattolica, nel 1950 in Corea nacque l’associazione spirituale per l’unificazione del mondo cristiano ad opera di Sun Myung Moon, il quale in breve divenne proprietario d’imprese, fattorie, scuole, alberghi, fabbriche d’armi e produttore cinematografico, anche i santuari cattolici rendono molto e, del resto, i soldi bisogna pur impiegarli da qualche parte.

L’Islam, in diversi paesi, ha risolto il dilemma tra leggi civili e leggi religiose, imponendo la legge islamica per tutti, così ha voluto prevenire le contraddizioni tra leggi ordinarie, leggi costituzionali, leggi civili e leggi religiose.

L’Istat, appena si delineò la tendenza degli italiani a dichiararsi atei, ha smesso di censire la religione degli italiani, così il Vaticano e Radio Apostolica Italiana (la Rai) possono continuare ad affermare che in Italia i cattolici sono il 99% della popolazione.

In Italia sembra che il parlamento, prima di fare le leggi, debba chiedere il benestare alla conferenza episcopale italiana, nella televisione italiana il papa è presente in ogni telegiornale, sacerdoti fanno parte di commissioni televisive, è evidente l’influenza del Vaticano in tutti i canali televisivi, il Vaticano oggi straripa su tutta la vita pubblica e privata italiana.

All’ONU il Vaticano strizza l’occhio ai musulmani in materia sessuale, sul controllo sulle nascite, su omosessualità, sui diritti civili, su aborto e su anticoncezionali, i dirigenti della Chiesa guardano sempre con nostalgia al medioevo, quando non esisteva democrazia, liberalismo e socialismo; non a caso, nel XX secolo la Chiesa ha sostenuto le dittature dell’Europa e dell’America latina, il Vaticano non ha ratificato la convenzione dei diritti dell’uomo del 1950.

Oggi la Chiesa governa anche tramite laici, al governo o nelle banche, cioè per interposta persona, negli edifici pubblici troneggia la croce, i mass media italiani sono succubi del Vaticano, sono reticenti, si autocensurano e non hanno rispetto per la verità e per i lettori; all’ingresso dell’Enea, il più importante ente scientifico italiano, è stata posta una statua della madonna.

La chiesa cattolica ha peso anche all’estero, un concordato stipulato recentemente con la Croazia, prevede la restituzione dei beni della Chiesa, mentre i profughi italiani non hanno avuto in restituzione le loro case confiscate dal regime di Tito.

Comunque, le cose non sono molto diverse nelle altre religioni, in Grecia la religione fino a poco tempo fa doveva essere dichiarata sulla carta d’identità, il presidente della repubblica vi giura in nome della trinità, in questo paese è ostacolato il proselitismo a favore delle altre religioni, nell’Islam è impedito.

Nel 2001 il clero ortodosso macedone si è opposto alla parificazione dei culti religiosi, reclamando il massimo potere sulla società, anche la costituzione irlandese è stata emanata nel nome della santissima trinità, anche la Gran Bretagna punisce la bestemmia solo nei confronti della religione cristiana, in questo paese l’anglicanesimo è religione di Stato e lo Stato non è separato dalla religione.

La chiesa cattolica usa volontariati ed il lavoro a costo zero del basso clero (pagato dallo Stato italiano con l’8 per mille dell’Irpef) per massimizzare i suoi profitti, perciò la ricchezza della Chiesa, in Italia e nel mondo, cresce più velocemente della ricchezza italiana o di quella mondiale. Anche le entrate fiscali dello Stato italiano, controllato dalla Chiesa, crescono più velocemente del reddito nazionale; quando non si correggono queste forbici si va inevitabilmente verso il generale pauperismo e la concentrazione estrema della ricchezza.

Oggi in Italia le leggi malviste dal Vaticano non passano, il Vaticano vuole che la morale cattolica valga per tutti. L’articolo 3 della costituzione afferma che lo Stato non fa favori a nessuno, questa burla, inserita nella costituzione, ha acquistato una certa solennità; anche lo Stato abusa della credulità popolare, forse la metà delle leggi dello Stato sono incostituzionali e in violazione dell’articolo 3; l’inattività dello Stato, che non intende riparare alla situazione, attesta il deficit di legalità, di democrazia, di sovranità e di diritto esistenti in Italia.

Se i giuristi affermando che il nostro è uno Stato di diritto, qualcuno ci crede, se i politici affermano che il nostro è uno Stato laico, qualcuno ci crede, se i giuristi affermano che in Italia esiste una giustizia, qualcuno ci crede, se i magistrati affermano che tutti sono uguali avanti alla legge (art.3), qualcuno ci crede; di fatto però, in Italia i diritti, come quelli costituzionali, non possono essere automatici, altrimenti non si potrebbe più fare un favore a nessuno e a nessuno si potrebbe chiedere, in cambio, favori, una mazzetta o un voto.

Generalmente, si proclama una cosa in costituzione e una opposta in una legge ordinaria, senza che, normalmente, gli organi costituzionali dello Stato rivelino la contraddizioni, lo fanno però qualche volta per favorire una parte politica; la costituzione è letteralmente baipassata dalla legge ordinaria.

Se esiste l’art.3 perché esistono i privilegi corporativi degli albi professionali? Perché esistono leggi elusive in materia fiscale, perché le ragioni a statuto speciali hanno più risorse di quelle a statuto ordinario?

Secondo me, il presidente della repubblica attenta alla costituzione quando promulga leggi anticostituzionali, però nessun alto magistrato o il parlamento, che fa le leggi, hanno mai affermato ciò; la corte costituzionale ha emesso sentenze contraddittorie sulla costituzionalità di norme a costituzione invariata, però non dovrebbe limitarsi a seguire la moda.

In Italia l’abuso di credulità popolare è reato, è un’altra beffa, di fatto, abusano della credulità popolare politica, religione e commercio, da tale abuso sono anche nati falsi storici, falsi religiosi e falsi politici.

Gli storici di corte, di partito o di religione sono abituati a fare omissioni dolose importanti, del resto, lo Stato ha imposto il segreto di Stato (od omertà statale) su fatti politicamente censurabili, anche l’attuale papa, dopo tanti scandali, ha imposto la segretezza sulla vita interna della Chiesa, nella pubblica amministrazione è imposto il segreto; anche la censura ed il controllo sulla stampa sono serviti ad influenzare il verdetto della storia ed a favorire la governabilità dei sudditi contribuenti. Per quanto da me affermato, gli italiani, nominalmente cittadini, in realtà sono ancora sudditi.




GRADIREI L'OPINIONE DI GRILLI GRILLINI E I TANTO FERRATI,(PREPARATI) IN MATERIA
[Modificato da ®@ffstef@n 08/08/2008 22:47]
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08/08/2008 22:47
 
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Non sono un 'grillo grillino' e nemmeno un esperto nel campo ma timdico personalmente cosa ne penso io.

La Costituzione Italiana si ispira a principi democratici. L'uguaglianza per tutti è uno di tali principi. Sappiamo però che in una società imperfetta non ci sarà mai un rispetto totale e completo di questi principi.
La giurisprudenza offre l'opportunita denunciando la violazione dei principi costituzionali di poter discutere di queste imperfezioni di fronte ai giudici, affinchè essi possano deliberare equamente in modo da risanare, almeno nella fattispecie in oggetto, quello che non è in armonia secondo i principi della costituzione.

Questi strumenti devono essere utilizzati dal cittadino che si rende conto delle violazioni in oggetto. Ovviamente il cittadino si recherà di fronte al giudice non per mettere in discussione tutta la società civile ma per quegli aspetti che riguardano la sua vita personale.

Perciò non vedo come le azioni legali su singole questioni siano errate nè tanto meno quali altre alternative ci siano per risolvere un problema se non ricorrere alla legge.

L'imperfezione dello stato delle cose non è una scusa buona per non adoperarsi almeno nel limite del possibile a migliorare i difetti di questa società.



[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 08/08/2008 22:51]



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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08/08/2008 22:49
 
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settete

bik chi la fa la legge ?
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08/08/2008 22:52
 
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Re:
®@ffstef@n, 08/08/2008 22.49:

settete

bik chi la fa la legge ?



Parlamentari delegati da noi, dunque rappresentanti del popolo.







La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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08/08/2008 22:56
 
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Re: Re:
Bicchiere mezzo pieno, 08/08/2008 22.52:



Parlamentari delegati da noi, dunque rappresentanti del popolo.







Venduti al Vaticano... [SM=x1061933]





La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno.
Apocalisse Laica
Le religioni dividono. L'ateismo unisce


Il sonno della ragione genera mostri (Goya)


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08/08/2008 23:00
 
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Re: Re:
Bicchiere mezzo pieno, 08/08/2008 22.52:



Parlamentari delegati da noi, dunque rappresentanti del popolo.








Questi strumenti devono essere utilizzati dal cittadino che si rende conto delle violazioni in oggetto. Ovviamente il cittadino si recherà di fronte al giudice non per mettere in discussione tutta la società civile ma per quegli aspetti che riguardano la sua vita personale.

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08/08/2008 23:04
 
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Re: Re: Re:
kelly70, 08/08/2008 22.56:



Venduti al Vaticano... [SM=x1061933]





I favoritismi politici non sono prerogativa del Vaticano. Di cose losche e segrete ce ne sono tante. Se hai letto i messaggi di Vito dovresti saperne qualcosa.

Comunque da quel che ne capisco io il problema non sono i principi della costituzione quanto il fatto che essa venga disattesa giusto? La legge stessa prevede che quando degli usi, delle consuetudini o delle leggi parlamentari confliggono con i principi democratici costituzionali si può fare espressa denuncia alla magistratura.

Lo Stato diventa a sua volta imputato di colpevolezza. E se le accuse mosse si rivelano fondate egli ha il dovere di modificare le sue leggi in ossequio alla carta costituzionale.

Se poi si vuole dire che vista la corruzione che coinvolge politici e magistratura, allora anche le cause possono essere manipolate, beh, non posso non venirmene dalla vostra.

Cio non di meno bisogna sperare che le cose siano condotte in maniera onesta. Persone corrotte ce ne saranno sempre ma ci saranno anche sempre persone oneste. Speriamo di avere a che fare con queste ultime e non con le prime.




[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 08/08/2008 23:06]



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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08/08/2008 23:16
 
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CHI DI SPERANZA VIVE DISPERATO MUORE

CARO BIK TI ERI GIA' RISPOSTO DA SOLO

E NON HO TROVATO NEL TUO INTERVENTO ALCUNA AFFINITA' CON I DIRITTI UMANI universali NON SINGOLI

ECCO LA MANIFESTAZIONE E LA DIFFERENZA FRA LA CAUSA E IL PROBLEMA

ED ECCO LA QUESTIONE DI COMODO PER ABBRACCIARE IL, UN PROBLEMA

DATO CHE ELIMINANDO LA CAUSA VI VERREBBE MENO LA TERRA DA SOTTO I PIEDI

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08/08/2008 23:32
 
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Re:
®@ffstef@n, 08/08/2008 23.16:

CHI DI SPERANZA VIVE DISPERATO MUORE

CARO BIK TI ERI GIA' RISPOSTO DA SOLO

E NON HO TROVATO NEL TUO INTERVENTO ALCUNA AFFINITA' CON I DIRITTI UMANI universali NON SINGOLI

ECCO LA MANIFESTAZIONE E LA DIFFERENZA FRA LA CAUSA E IL PROBLEMA

ED ECCO LA QUESTIONE DI COMODO PER ABBRACCIARE IL, UN PROBLEMA

DATO CHE ELIMINANDO LA CAUSA VI VERREBBE MENO LA TERRA DA SOTTO I PIEDI




La mia risposta caro Raffaele, se non l'hai letto fra le righe, presuppone che si possa fare ciò che la vita ti permette di fare. Per risolvere il problema alla radice ci vorrebbe un nuovo mondo, un mondo in cui gli uomini sono tutti buoni, nessuno è corrotto, e tutti si preoccupano altruisticamente l'uno del bene dell'altro.
Proprio quello che predicano le religioni cristiane!

Eliminare la causa perciò è impossibile! Ne consegue che come in economia bisogna scegliere nei mali il male minore. Visto che il mondo è corrotto cosa facciamo? Non facciamo nulla? Oppure nelle nostre possibilità e nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa?

A volte la speranza delude. però è anche vero che un piccolo barlume di speranza a volte brucia così intensamente da cambiare radicalmente il mondo. Basta pensare ai carbonari e alla giovane italia, gruppi minuscoli di uomini che insieme, poco alla volta, sono riusciti a liberare il nostro paese dalla dominazione straniera.
Ci sono voluti enormi sforzi e grandi sacrifici, con sacrificio anche di vite umane. Ma dal piccolo è venuto fuori qualcosa di grandioso.

Secondo me la peggior sconfitta di un uomo è avere una mentalità arrendevole. Così non si va da nessuna parte. Ma se, indipendentemente dal risultato, si ha la fierezza e la contentezza di combattere per una giusta causa allora una persona potrà, guardarsi allo specchio la sera ed essere orgogliosa di sè stessa.




[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 08/08/2008 23:34]



La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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08/08/2008 23:43
 
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Non sono bravo a fare i sermoni
ma caro bik
l'ultimo che a provato a seguire i tuoi consigli pare sia un'invenzione della fata turchina

e se credi di porre la speranza nei singoli che disconoscono l'uguaglianza, il rispetto, l'amore la carita'
facendoti fregio che sono insegnamenti cattolici,cristiani

ebbene (col dovuto e immenso rispettoper per la tua persona)
sei rimasto ad insegnamenti medioevali
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08/08/2008 23:44
 
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Re: Re:
Bicchiere mezzo pieno, 08/08/2008 23.32:



La mia risposta caro Raffaele, se non l'hai letto fra le righe, presuppone che si possa fare ciò che la vita ti permette di fare. Per risolvere il problema alla radice ci vorrebbe un nuovo mondo, un mondo in cui gli uomini sono tutti buoni, nessuno è corrotto, e tutti si preoccupano altruisticamente l'uno del bene dell'altro.
Proprio quello che predicano le religioni cristiane!





Il fatto è, caro Bikky, che le religioni cristiane lo predicano, ma lo intendono nel senso che loro "SANNO" quale è il bene dell'altro, ma questo bene non proviene da una analisi obiettiva e basata su fatti reali, ma su credenze e presunzioni di cose indimostrabili, come la salvezza dell'anima e la vita dopo la morte.

Non si possono basare delle leggi su teorie religiose, nemmeno se sono basate su un presunto bene.

L'accanimento sulla vita di Eluana Englaro ne è un esempio.




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09/08/2008 00:00
 
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Non sono bravo a fare i sermoni
ma caro bik
l'ultimo che a provato a seguire i tuoi consigli pare sia un'invenzione della fata turchina



I carbonari e i membri della Giovane Italia non erano personaggi della fantasia ma persone reali. Il disfattismo non è per la riuscita di un disegno ma lo sono lo spirito positivo e la determinazione.


e se credi di porre la speranza nei singoli che disconoscono l'uguaglianza, il rispetto, l'amore la carita'
facendoti fregio che sono insegnamenti cattolici,cristiani

ebbene (col dovuto e immenso rispettoper per la tua persona)
sei rimasto ad insegnamenti medioevali



Non ho mai voluto dire che l’idea di un mondo migliore sia appannaggio solo dei cristiani né tanto meno dei credenti in generale. Era solo per far capire che in questa vita è impossibile cambiare radicalmente tutte le cose, a meno che di cominciare per gradi. Non è mancanza di volontà di risolvere la causa del problema ma impossibilità nel poterlo fare.
Come si fa a cancellare completamente le corruzione dal sistema politico se essa fa parte integrante dell’animo umano? La costituzione sarà sempre disattesa in qualche modo. Ciò che si può fare è risolvere i problemi secondo le nostre possibilità.

Per kelly:


fatto è, caro Bikky, che le religioni cristiane lo predicano, ma lo intendono nel senso che loro "SANNO" quale è il bene dell'altro, ma questo bene non proviene da una analisi obiettiva e basata su fatti reali,



Sai bene che non esistono ‘fatti’ ma interpretazione degli stessi. Il problema è più a monte: esiste una visuale unica e universale per tutti gli esseri umani oppure ognuno è un mondo a sé? A me sembra che al di là delle dottrine, cui bisogna riconoscere al prossimo il non condividerle, i principi di massima siano bene o male simili per tutti. Ripeto che non sono appannaggio della sola religione. Però è anche un’utopia pensare che tutti diventino buoni e candidi senza nessuna corruzione. In che modo quindi bisognerebbe risolvere la causa del problema se il problema è insito nella natura stessa dell’uomo?



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09/08/2008 00:23
 
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LE TUE CONVINZIONI SONO TALI DA CONSIDERARE LE ALTRE ...UTOPIE

BIK

TU PERSONALMENTE
DOVE LO VEDI IL MALE COSA CANCELLERESTI DA QUESTA SOCIETA'
O PER DIRLA BREVE...DOVE VEDI RADICATO QUESTO CANCRO..

VORRESTI CURARLO SOLO IN SUPERFICE O ALLA RADICE ?
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Re:
®@ffstef@n, 09/08/2008 0.23:

LE TUE CONVINZIONI SONO TALI DA CONSIDERARE LE ALTRE ...UTOPIE

BIK

TU PERSONALMENTE
DOVE LO VEDI IL MALE COSA CANCELLERESTI DA QUESTA SOCIETA'
O PER DIRLA BREVE...DOVE VEDI RADICATO QUESTO CANCRO..

VORRESTI CURARLO SOLO IN SUPERFICE O ALLA RADICE ?



Ti dico sinceramente quello che penso: questo cancro è come un tumore al cervello. Non è possibile curarlo se non sopprimendo la stessa società civile. E' connaturato con la natura stessa dell'essere umano.
E' inutile pensare che sia solo nelle religioni o negli interessi dell'otto per mille. La politica stessa è corrotta! Sono innumerevoli le collusioni fra i politici e la mafia!
Il fatto stesso di avere potere per le mani porta l'uomo a corrompersi. Ecco perchè dico che il cancro in questione è un male incurabile ed è solo utopico pensare di rivolvere il problema.

Però purtroppo il potere nella mani di pochi ci vuole, altrimenti sarebbe l'anarchia male ancora peggiore di una forma di governo. Ecco perchè dico che bisogna scegliere, come in economia, il male minore, perchè purtroppo il male ci sarà sempre.

Personalmente ritengo più prioritario e più curabile la facoltà di impedire alle religioni organizzate di infierire sulle famiglie e sulla stabilità psico-emotiva del singolo. Ritengo la cosa fattibile anche se con grande sforze e sacrificio.

Ma risolvere il tutto alla radice per me sarebbe come voler operare un cancro alla testa in piena metastasi e con tutti i fllamenti che arrivano al cervello!

E' un'operazione chirurgica impossibile purtroppo.



[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 09/08/2008 00:35]



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09/08/2008 00:45
 
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E' STRANO

MA TI CAPISCO
SULL'IMPOSSIBILITA' UMANA SE NON DELEGATA DALLO SPIRITO SANTO

PERO' TOZZA

TOZZA CON LA ENGLARO TOZZA CON WELBY
TOZZA COL PARALITICO INCIDENTATO

TOZZA CON LA RICERCA,CON LA SCIENZA

TOZZA CONTRO UN MURO BEN PIU' SOLIDO DI QUELLO DI BERLINO

DATO CHE VOI SIETE LI DIETRO A SORREGGERLO
ERGO VI APPARIRA' SEMPRE IMPOSSIBILE CHE LO DEMOLISCONO

CHISSA' SE ...MAGARI.......... CI DATE UNA MANO ?

MA NOOOOOOOOO A TE INTERESSANO CASI SINGOLI
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Re:
®@ffstef@n, 09/08/2008 0.45:

E' STRANO

MA TI CAPISCO
SULL'IMPOSSIBILITA' UMANA SE NON DELEGATA DALLO SPIRITO SANTO

PERO' TOZZA

TOZZA CON LA ENGLARO TOZZA CON WELBY
TOZZA COL PARALITICO INCIDENTATO

TOZZA CON LA RICERCA,CON LA SCIENZA

TOZZA CONTRO UN MURO BEN PIU' SOLIDO DI QUELLO DI BERLINO

DATO CHE VOI SIETE LI DIETRO A SORREGGERLO
ERGO VI APPARIRA' SEMPRE IMPOSSIBILE CHE LO DEMOLISCONO

CHISSA' SE ...MAGARI.......... CI DATE UNA MANO ?

MA NOOOOOOOOO A TE INTERESSANO CASI SINGOLI



Potrei rivolgerti la stessa accusa che stai rivolgendo a me. Visto che bisogna difendere i diritti umani universali perchè ti interessi solo alle faccende di religione? Perchè non ampli gli orizzonti e non ti occupi anche della mafia, dei problemi dei barboni, dei senzatetto, della differenza fra le classi sociali?

Ma nooo a te interessano solo le cose di religione.

Ma io non ti dirò mai così e sai perchè? Perchè è impossibile riuscire ad occuparsi di tutto. Perciò la questione del rispetto dei singoli (che non c'entra nulla con i singoli casi ma col fatto di far prevalere il singolo nei confronti dell istituzioni religiose) non è un'infischiarsi del resto ma solo un affronto di uno dei tanti problemi che attanaglia la nostra società. Un problema del quale mi posso occupare per averne fatto parte integrante e di cui conosco bene le questioni.

Non capisco cosa ci sia di strano in questo.







La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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Re: Re:

Questa discussione mi fa tornare in mente il '68.
Avevo solo 13 anni ma ero convinto, come tanti altri illusi miei pari, di poter cambiare il mondo.
E' andata per tutti esattamente al contrario: il mondo ha cambiato noi.

Abbandonate le illusioni mi ci misi a pensare seriamente.
Ma ogni riflessione mi portava inevitabilmente alla base, alle cause primarie.

E acquisii la consapevolezza che una soluzione correttiva e forfettaria, buona per tutti, per ogni angolo di mondo, non esiste.

Gia' a livello nazionale e' un' utopia.
Il nord ha problemi diversi da quelli del sud.
Ogni regione con le altre, stesso discorso.
Per le singole citta', addirittura, idem con patate.

Quindi, che ogni uomo di buona volonta' si impegni nel suo piccolo, cominciando da se stesso e la sua famiglia.
Con particolare attenzione all' educazione dei figli, perche' l' unica soluzione possibile, e a lunghissimo termine, e' il miglioramento della qualita' globale dell' umanita'.

Il resto verrebbe da se'.


Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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Re: Re: Re:
Claudio Cava, 09/08/2008 1.00:


Questa discussione mi fa tornare in mente il '68.
Avevo solo 13 anni ma ero convinto, come tanti altri illusi miei pari, di poter cambiare il mondo.
E' andata per tutti esattamente al contrario: il mondo ha cambiato noi.

Abbandonate le illusioni mi ci misi a pensare seriamente.
Ma ogni riflessione mi portava inevitabilmente alla base, alle cause primarie.

E acquisii la consapevolezza che una soluzione correttiva e forfettaria, buona per tutti, per ogni angolo di mondo, non esiste.

Gia' a livello nazionale e' un' utopia.
Il nord ha problemi diversi da quelli del sud.
Ogni regione con le altre, stesso discorso.
Per le singole citta', addirittura, idem con patate.

Quindi, che ogni uomo di buona volonta' si impegni nel suo piccolo, cominciando da se stesso e la sua famiglia.
Con particolare attenzione all' educazione dei figli, perche' l' unica soluzione possibile, e a lunghissimo termine, e' il miglioramento della qualita' globale dell' umanita'.

Il resto verrebbe da se'.


Ciao
Claudio




Non avrei potuto esprimermi meglio! Non sai quanto io sia d'accordo con te! Quoto in toto quello che hai scritto!







La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico
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09/08/2008 01:18
 
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CAVA
NON SI PUO' ESSERE FORTI CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI

NEL SENSO CHE L'INDOLE DI UNA PERSONA NON CAMBIA MAI.
IN QUALSIASI SITUAZIONE


TE LA PORTI DIETRO OVUNQUE

SE POI MI PARLI DI ADATTABILITA'.........

QUESTA LA CHIAMEREI.......... RESA MANCANZA DI FIDUCIA IN NOI STESSI

AL PUNTO CHE SIAMO DOPPIAMENTE GOVERNABILI
AL PUNTO DI ESSERE SCHIAVI DEL SISTEMA

E POI PERCHE' NON SEI RIMASTO IN ITALIA ?
[Modificato da ®@ffstef@n 09/08/2008 01:19]
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Re: CAVA


®@ffstef@n, 09.08.2008 01:18]
NON SI PUO' ESSERE FORTI CON I DEBOLI E DEBOLI CON I FORTI
NEL SENSO CHE L'INDOLE DI UNA PERSONA NON CAMBIA MAI.
IN QUALSIASI SITUAZIONE
TE LA PORTI DIETRO OVUNQUE


Raffaele caro, io nella vita cosiddetta reale sono come mi vedi qui.
Sono forte con i forti e debole con i deboli.
Potrei riassumere dicendo che tratto per come vengo trattato, se non fosse per il maledetto istinto di buttarmi a capofitto in difesa dei deboli, quando subiscono angherie.

Con i forti, i prepotenti e arroganti sono piu' forte, prepotente e arrogante di loro.
Ed essendo VERAMENTE forte, non ho mai perso un confronto.


SE POI MI PARLI DI ADATTABILITA'.........


L' adattabilita', a patto che non sia interessata o ipocrita, e' cosa ottima.


QUESTA LA CHIAMEREI.......... RESA MANCANZA DI FIDUCIA IN NOI STESSI


Ti ho appena smentito senza neanche volerlo, un po' piu' sopra. [SM=g27988]


AL PUNTO CHE SIAMO DOPPIAMENTE GOVERNABILI
AL PUNTO DI ESSERE SCHIAVI DEL SISTEMA


Io non mi sento per niente schiavo, di niente e di nessuno.
Le mie poche fortune e le tante "disgrazie" sono esclusivamente opera mia.
Non ho niente, a parte 4 figli da sballo, e sono consapevole di non aver meritato niente.
Non rimprovero niente a nessuno, non provo rancore per nessuno, godo di una pace interiore senza limiti.


E POI PERCHE' NON SEI RIMASTO IN ITALIA ?


A quel tempo la mia vita non la gestivo io.
Ma me ne sarei andato lo stesso, sinceramente.

Certo, ora, col famoso senno di poi, mi riesce facile capire che avrei fatto male.

Ciao
Claudio





“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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