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28/07/2008 14:29 | |
BORGOMANERO. NUOVE IPOTESI DOPO LA SCOMPARSA
Il detective svizzero fuggito dal suo passato
BORGOMANERO
Tornerà, tornerà.
D’altronde è stato lui a prometterlo.
A dire che quell’indagine la vuole chiudere, assolutamente.
E la famiglia di Emo Piccioni, il testimone di Geova sparito nel nulla la sera del 31 ottobre 2005, ci crede.
Crede che Daniele Marcis, il detective privato ticinese scomparso anche lui qualche mese fa, riprenderà il lavoro che aveva cominciato.
E che lo aveva portato a percorrere sino in fondo la pista dell’omicidio commesso da una setta satanica. Una strada indicata anche dai Piccioni, ma che - secondo gli investigatori di polizia e carabinieri e la Procura di Novara - non ha mai trovato riscontri.
Eppure questo secondo giallo, affiorato dopo quello della sparizione del testimone di Geova nella piazza di Prato Sesia, potrebbe svelare altri sorprendenti retroscena.
Per adesso ci sono soltanto due ipotesi sulla scomparsa di Marcis.
La prima: è fuggito davvero - come dicono i Piccioni - perché ha subito pesanti minacce e ha voluto cambiare aria per un po’ e salvaguardare così la sua famiglia.
La seconda: è andato via perché aveva problemi di soldi (ma a Lugano non esiste alcuna denuncia o segnalazione ufficiale).
Da qualche giorno è tuttavia spuntata una terza ipotesi: il detective è stato minacciato, è vero.
Ma le indagini sulla vicenda-Piccioni non c’entrano nulla.
No, prima di decidere di aprire una agenzia di investigazioni, Marcis era il capo dell’Antidroga delle guardie di confine.
E il pericolo potrebbe arrivare da qui, dal suo passato, o meglio ancora da qualche personaggio che lui aveva incastrato in una delle tante operazioni.
Certo questa di Emo Piccioni è una storia di sparizioni.
E’ sparito anche l’uomo che aveva accompagnato Marcis in un lungo tour a tappe di due giorni tra Cascinette e il Lago Sirio.
Un percorso dove Marcis aveva fotografato e trovato tracce di sette (simboli, strumenti utilizzati per riti).
E che avrebbe anche un capolinea: i boschi vicino alla torre di Gattinata, dove sarebbe sepolto Emo Piccioni.
Ma successive ricerche non hanno portato a nulla.
E allora, cosa contiene il dossier che Daniele Marcis s’è portato dietro nel suo esilio volontario?
La famiglia Piccioni attende, perché le indaghini non sono finite.
E l’investigatore un giorno, chissà, tornerà a Borgomanero.
www.lastampa.it/search/albicerca/ng_articolo.asp?IDarticolo=1843165&sezion...
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