| | | | Post: 4.924
Post: 3.476 | Registrato il: 08/02/2006 | Città: TORINO | Età: 69 | Sesso: Maschile | Occupazione: professionista | Utente Master | AMMINISTRATORE | | OFFLINE |
|
  01/04/2008 18:07 | |
Ribadisco che non conosco le tematiche legali con tutti i suoi codici.
Ribadisco che ignoro tutte le procedure da seguire, nel caso ci fossero delle procedure da seguire.
Ribadisco che un avvocato o un giudice può "tapparmi" la bocca, facendo appello alla sua competenza e professionalità.
Per cui, non so riconoscere esattamente cosa si cela nel caso Pappalardi o cosa c'è ancora da verificare.
Ma so riconoscere, quando un uomo è oggetto di persecuzione!
So riconoscere, quando un uomo viene persistentemente maltrattato e discriminato per "un giustificato motivo obiettivo delle indagini" che non significa assolutamente nulla, che non trova nessuna consistenza logica.
Abbiamo a che fare con uno scenario di una crudeltà umana che rasenta il paradosso.
Beppe Grillo, maestro mondiale dell'ironia, avrebbe detto che sono i giudici di Filippo Pappalardi ad essere caduti nel pozzo di 30 metri di "codici" da due anni.
Purtroppo, in quel pozzo, ci sono caduti due bellissimi bambini.
Grazie ad un altro bambino come loro, caduto in quello stesso "baratro", e grazie al suo amico che è andato a chiedere soccorso, si è giunti alla tragica scoperta dei poveri resti di questi due "angeli".
Due innocenti hanno trovato altri due innocenti!
Adesso, in quel "pozzo", c'è stato "scaraventato" Filippo Pappalardi.
Chi lo farà uscire da quel "pozzo"?
Chi salverà Filippo Pappalardi da quel "pozzo di indizi" cui è stato gettato?
"Prove non ne abbiamo, ma agli arresti devi stare!" Questo dicono i "bravi" rappresentanti della giustizia.
Quattro "carri armati" allineati contro un uomo inerme, così duramente provato dalla perdita di due figli vittime di una orrenda disgrazia.
Quattro "carri armati di indizi e codici", tonnellate di carta, di indagini, di esami scientifici, contro un uomo "disarmato", privato della dignità.
Il "tritacarne" della giustizia non ha ancora sufficientemente "macinato" un uomo già "triturato" dall' evento tragico della perdita di due figli.
Perchè questo comportamento persecutorio, così radicato, verso un individuo?
Si tratta di una persecuzione opportunistica?
Si ingigantiscono gli indizi e le ostilità per diminuire le colpe vergognose di un giudice?
Perchè il perdurare di questa oppressione, cosumando il martirio di un uomo già "fustigato nella carne"?
La persecuzione durissima procurata a Filippo Pappalardi è ingiustificata e incomprensibile.
Non voglio pensare che sia per difendere una "poltrona", ma solo frutto di una "radice di violenza" che investe tutto il sistema.
Il senso dell'umanità con i suoi diritti, invece di essere la misura di tutto, ha lasciato il posto ai freddi codici, ai regolamenti indiscutibili, ai congelati tempi burocratici.
Anche questo è uccidere!
Anche questo ci da la misura della mancanza di rispetto verso la vita sacra di ogni essere umano.
Il delitto commesso dalla caduta in un pozzo, il castigo commesso dalla caduta in un "pozzo infame di indizi".
Pino Lupo
__________________________________________________
|