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I MAGISTRATI HANNO PRESO IL POSTO DEI FRATELLINI PAPPALARDI DI GRAVINA DI PUGLIA

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2008 01:39
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13/03/2008 14:16
 
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Due bambini scomparsi e poi ritrovati senza vita in fondo ad una cisterna del casolare abbandonato a Gravina di Puglia.

Filippo Pappalardi accusato di avere ucciso i propri figli per poi trasformare l'accusa in responsabile della morte dei due bambini, per cui la Procura è ancora convinta della colpevolezza di Filippo Pappalardi.

Filippo Pappalardi, come affermai due giorni fa, è stato privato della libertà personale, della dignità ed il suo equilibrio psichico è stato messo a dura prova se non addirittura compromesso.

Infatti, c'è stata una lunga attività investigativa per cercare le prove che avrebbero inchiodato Filippo Pappalardi.

I magistrati e gli inquirenti, hanno ragionato "Chi se non il padre?", così hanno concentrato tutti i loro "sforzi" affinchè il Pappalardi confessasse il duplice omicidio.

Ma si sa, Filippo Pappalardi, non aveva motivo di uccidere i propri figli.
Purtroppo, la realtà, dopo 20 mesi, è diversa, quella di una morte orrenda dei due bambini.

E' inutile dire che, Filippo Pappalardi, fu considerato, per molti mesi, un mostro, un violento, quasi uno psicopatico.
Niente di tutto questo!
Si tratta di una maledettissima e allucinante disgrazia.
I medici legali, la scientifica e la logica investigativa di questi esperti, lo attestano.

L'impianto accusatorio è fallito!

Ma le scuse non sono arrivate per il fallimento delle ricerche, per il clamoroso errore nei confronti di Filippo Pappalardi, per il fatto che i due bambini sono stati trovati cadaveri per una strana coincidenza, no, non sono arrivate, anzi, questi "funzionari della giustizia" che rappresentano lo Stato Italiano, cosa fanno?

Continuano nell'errore giudiziario e orgogliosamente cercano di giustificarsi dall'errore e insistono ad accanirsi contro un uomo "distrutto".

La "poltrona" prima di tutto, da difendere ad ogni "costo"!!!!

Nessuno dei magistrati ammette di avere gravi responsabilità morali!

Nessuno dice: "Ho sbagliato!".

Quando si chiude la porta del buon senso e della ragione, si può diventare dei "mostri".

Ecco perchè è necessario che qualcuno, in questo "Paese", trovi il coraggio di chiedere scusa e poi dimettersi.

Sembra, invece, che ai magistrati non importi nulla della fine drammatica dei due fratellini, non importi nulla di aver distrutto una famiglia per 20 mesi, non importi nulla di chiedere scusa al paese che rappresentano, importa solo la loro maledetta "poltrona".

Ecco perchè i magistrati hanno preso il posto, in questa vicenda, dei veri "protagonisti", due bambini innocenti.

La cosa incredibile è che due bambini sono stati "trovati" da altri due bambini!

Saluti
Pino Lupo





[Modificato da parliamonepino 13/03/2008 14:59]



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"Pappalardi libero può uccidere ancora"

"Filippo Pappalardi può inquinare le prove e reiterare (ripetere) il reato di omicidio"


Pochi giorni fa, questi erano i titoli di oltre 229 testate giornalistiche.

Ciccio e Tore dopo i 20 mesi di permanenza in una profonda cisterna, privi di vita, ora sono dentro un frigorifero in attesa di essere sottoposti ad ogni tipo di esame per trovare qualche traccia che scagioni o accusi il loro padre.

La giustizia deve fare il suo corso!
Nel caso di Filippo Pappalardi, che cercava giustizia per i suoi figli, ha trovato la legge.
Una legge inesorabile, che ha "inghiottito" nella sua "cisterna" un uomo innocente quanto i suoi figli.

Una giustizia "fregata" da due bambini che hanno rivissuto la scena della morte dei due Pappalardi, con un esito diverso.

La Legge contro la Pietà, il regolamento contro la dignità umana.

Saluti
Pino



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"UN'IDEA VINCENTE PER GRAVINAONLINE: CENTRO STUDI PAPPALARDI"

Pino Lupo, un eclettico e versatile operatore culturale residente in Torino, ma di origini siciliane, gratis et amore Dei, ha già messo a disposizione di Gravinaonline e dell’intera comunità cittadina di Gravina di Puglia il web site www.soccorsospirituale.org di cui è amministratore unico.

Quale semplice conferma di tale realtà, ecco ciò che l’amico Lupo ha scritto non più tardi di ieri:

“I MAGISTRATI HANNO PRESO IL POSTO DEI FRATELLINI PAPPALARDI”
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7349876

Altre pertinenti considerazioni egli ha pubblicato nei giorni scorsi qui:
“LA VICENDA DEI FRATELLI PAPPALARDI, DELLA MAMMA E DEL PADRE”
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7322023

L'Idea vincente di Pino Lupo (e di tutto Soccorso Spirituale, ndr) è quella di vincere il male con il bene al motto: "I GIUDICI HANNO SBAGLIATO, LO STATO DEVE PAGARE".

Una guerra fratricida tra singoli cittadini o gruppi benintenzionati di singoli cittadini di Gravina sarebbe sinonimo di disfatta completa: questo è il messaggio positivo che Soccorso Spirituale ha già comunicato agli avv.ti Casareale, D'Ecclesiis e Aliani, nonché allo stesso avv. Vendola, Sindaco di Gravina, trasmettendo loro bozza dello Statuto del vincente "CENTRO STUDI PAPPALARDI", una Associazione Laica di Utilità Sociale destinata ad aiutare realmente tutti i gravinesi che lo vogliono, specialmente i giovani e i meno abbienti.

I nobili fini della nascente associazione virtuale sud-nord-sud sono chiaramente evidenziati nell’art. 4 della bozza di Statuto che è stata già sottoposta all’attenzione dei diretti interessati:


L’Associazione non ha scopo di lucro.

Essa è apartitica e si propone la tutela dei diritti umani fondamentali di ogni persona in campo civile, politico, religioso, dagli abusi perpetrati in violazione dei diritti garantiti dallo Stato di Diritto, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di nazione di residenza, di condizioni personali e sociali.

In particolare l’Associazione si propone di promuovere l’osservanza concreta ed effettiva -sia in sede giurisdizionale sia in sede amministrativa, delle norme interne e di carattere internazionale, riguardanti la tutela dei diritti umani, affinché ogni individuo fruisca effettivamente della tutela cui ha diritto, anche in base alle norme internazionali efficaci per l’ordinamento giuridico interno.

L’Associazione è indipendente rispetto a qualsiasi ideologia di gruppo, partito politico o confessione religiosa.

L’Associazione promuove una mentalità aperta al dialogo, al pluralismo ideologico ed al rispetto delle credenze personali, sia a livello individuale che nell’ambito dei gruppi sociali organizzati.

L’Associazione segnala all’opinione pubblica, attraverso Internet e altri strumenti idonei, i casi di discriminazione e di chiusura nei confronti di qualsiasi individuo, evidenziando la necessità di una corretta informazione da parte dei mass-media.

Al centro dell’attività dell’Associazione si pongono lo studio, la ricerca, le iniziative editoriali, l’informazione, la formazione e l’aggiornamento culturale nei settori in cui si manifesta discriminazione.

A titolo esemplificativo l’Associazione svolge le seguenti attività: culturali, tavole rotonde, convegni, conferenze, seminari, incontri, attività di formazione, costituzione in giudizio per sostenere le ragioni di alcuna delle parti, quando vi ravvisa un proprio interesse (art. 105 c.p.c.), costituzione di comitati e gruppi di ricerca ed informazione, attività editoriale, pubblicazione di libri, articoli e ricerche, avvalendosi di tecniche di comunicazione tradizionali integrate da INTERNET.



Chi vuole può proporre integrazioni e/o modifiche.

Nel massimo rispetto reciproco, Pino Lupo e l’intera redazione di Soccorso Spirituale sarà disponibile a fornire tutti i chiarimenti del caso.






Estemporanea di Filippo Pappalardi e delle Istituzioni giudiziarie di Bari




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Pochi istanti prima di morire, nel modo più atroce, il più grande Innocente del mondo gridò, con quanto fiato gli era rimasto: "Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?" (Mt. 27:46).

Questo grido straziante conteneva la più potente testimonianza dell'innocenza di Gesù Cristo.

Mentre i due ladroni accettarono una condanna meritata, Gesù, pur accettando il "sacrificio estremo", urlò tutta la sua innocenza, con una domanda che era anche una risposta:".....perchè mi hai abbandonato?"

I due bambini, Ciccio e Tore, urlarono certamente, da quella "tomba" profonda 30 metri. Due innocenti strappati alla vita, una ferita lacerante nel cuore dei loro genitori.

Dio ascoltò il grido di suo figlio, che doveva consumare il suo mandato, bevendo il "calice" della morte.
Appena Gesù spirò, si scatenarono dei fenomeni della natura che fecero esclamare: "Certamente questo era il Figlio di Dio". (Mt. 27:54).
L'urlo di Dio che raccoglieva l'invocazione del Figlio per sigillarne il sacrificio.

Chi ascoltò le urla innocenti di Ciccio e Tore?

Due bambini come loro che, "simulando", loro malgrado, lo stesso incidente, "spalancarono" la "tomba" dei loro coetanei al mondo, scatenando un vero "terremoto".

Chi ha "ucciso" Ciccio e Tore?

La negligenza, il pregiudizio, l'incompetenza, la disumanità, l'applicazione ferrea della legge, la cieca indifferenza verso una famiglia già provata dalla vita.

Soltanto ora, dopo che dentro un frigo giacciono i resti di due corpi senza vita, si approfondiscono i "fatti".

Tutto dimostra l'innocenza del padre, Filippo Pappalardi, uomo fatto a pezzi da persone che devono difendere la loro inettitudine.

Lo Stato permette questo scempio, prima le urla di orrore dei due bambini e ora le urla di un padre che vengono ignorate dai moderni "Cesare".

Nei giorni della incombenza della Pasqua, Passione-Crocifissione-morte e Resurrezione di Cristo, sul "Golgota" di Gravina di Puglia, Filippo Pappalardi, giace inchiodato e crocifisso come un criminale.

Un uomo a cui è stata messa sulle spalle, per mesi, una croce più grossa di lui, con il peso di una accusa che si conficca come cento chiodi nelle sue carni.

Per quanto deve durare questo strazio?

Per quanto tempo dobbiamo assistere alla tragedia come un evento mediatico?

Quanto può resistere un uomo, a questa "tortura"?

Quando i due corpi di Ciccio e Tore avranno una degna sepoltura?

Perchè lo Stato Italiano non interviene in questa vergognosa e drammatica tragedia?

Lo stato di abbandono è diventato una costante, in questo paese!

Le cose semplici, troppo semplici, si trasfomano in labirinti complicati, da cui non si esce.

Mentre dei giudici e dei magistrati "giocano a dadi" la sorte di un uomo, insieme a molti giornalisti, questo uomo e la sua famiglia, cercano di strapparsi i chiodi conficcati con il "martello della giustizia".

Anche Filippo Pappalardi urla da un pozzo profondo 30 metri!!!!!!!

Ma nessuno è in ascolto!

Saluti
Pino Lupo







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