Elezioni politiche alle porte
Silvio Berlusconi è uscito allo scoperto. Dopo qualche giorno in sordina, il Cavaliere ha iniziato veramente la sua campagna elettorale in vista del voto del 13-14 aprile. Primo punto le larghe intese. "Venerdì sera sono rimasto fino a tardi per vedere Matrix. Poi sabato mattina ho letto i giornali e viene fuori che io avrei detto di voler lavorare per larghe intese. Voglio smentire, io sono qui per vincere e avere una larga maggioranza e ottenere il diritto e il dovere di governare l'Italia". Fermo restando che "le riforme istituzionali si fanno insieme, mentre i governi devono restare separati". E ancora: "La realtà esclude l'ipotesi delle larghe intese. Io ne ho parlato come un'ipotesi di scuola. Avendo io offerto di responsabilizzarmi, all'inizio della scorsa legislatura, in tal senso, ho solo detto - sottolinea Berlusconi - che se accadesse qualcosa di analogo, da escludere categoricamente, non potrei che fare lo stesso. Detto questo è un'ipotesi di scuola".
"Non siamo scivolati a destra come i nostri avversarsi dichiarano maliziosamente: noi siamo e restiamo il centro dello schieramento politico italiano", afferma Berlusconi intervenendo al convegno dei popolari liberali di Carlo Giovanardi. Il Cavaliere poi annuncia: "Tra 15 giorni presenterò il programma che sarà la prosecuzione del lavoro dei precedenti cinque anni di governo. Anche gli anni scorsi la sinistra è stata costretta a presentare un programma, ma noi abbiamo visto come non è stato mai attuato. Sono consapevole che tantissimi italiani pensino che dei programmi della sinistra non ci si può fidare. Per la sinistra - aggiunge - il programma è solo uno specchietto delle allodole per attirare i voti, ma a loro interessa solo restare al potere".
Berlusconi torna poi sui sondaggi: "Ci dicono che siamo 10-12 punti di vantaggio sul Pd". Sul rapporto con Gianfranco Fini dice: "E' una notizia destituita di ogni fondamento: non abbiamo neanche cominciato a parlare né di liste né di nomi con Gianfranco Fini: abbiamo solo fissato le regole che sono del tutto condivise". Il leader del Pdl smentisce le notizie secondo cui vi sarebbe un atto uno scontro con il presidente di An sulle candidature. E l'Udc? "Ci sono state tante occasioni per chiarirci, comunque per me va benissimo". Così Berlusconi risponde a Pier Ferdinando Casini che lo aveva sfidato a un confronto televisivo.
Il leader del Pdl parla poi del programma del Pdl. Puntando soprattutto sul tema delle infrastrutture. "In cima alle priorità - ha spiegato Berlusconi - ci sarà la realizzazione di infrastrutture come Ponte sullo Stretto e Tav, anche a costo di utilizzare l'autorità e la forza dello Stato. Nessuna minoranza organizzata - aggiunge - potrà impedire che lo Stato compia il suo dovere facendo rispettare la legalità". Riceveremo "un'eredità drammatica" con "conti difficili da governare".