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Bambina di due anni operata senza sangue a Padova.

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2008 19:29
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04/02/2008 22:37
 
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è la prima bimba al mondo ad aver superato un delicatissimo intervento al cuore senza ricevere una goccia di sangue da nessuno.

Questo articolo è stato pubblicato sul periodico Oggi edizione n° 4, in data 23 gennaio 2008, da parte della giornalista Daniela Cipolloni.






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Re: è la prima bimba al mondo ad aver superato un delicatissimo intervento al cuore senza ricevere una goccia di sangue da nessuno.
F.Delemme, 04/02/2008 22.37:


Questo articolo è stato pubblicato sul periodico Oggi edizione n° 4, in data 23 gennaio 2008, da parte della giornalista Daniela Cipolloni.






E' fantastico e sono felice di questa notizia!!!

Anche mio figlio aveva una grave insufficienza aortica ed il suo intervento, pur essendo estremamente delicato, specie per il fatto che si trattava di un intervento alternativo e nuovo per l'Italia, "Intervento Ross", non ebbe bisogno di trasfusioni di sangue.

L'intervento fu eseguito nell'ospedale di San Donato Milanese, dal mitico prof. Alessandro Frigiola e dal suo staff.

Questo nel 1998, oggi, mio figlio, ha 25 anni!

Saluti
Pino


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05/02/2008 14:57
 
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Re: è la prima bimba al mondo ad aver superato un delicatissimo intervento al cuore senza ricevere una goccia di sangue da nessuno.
E tutti i casi di bambini operati fino ad ora, sono tutti trasfusi?
Anche quelli riportati sulle pubblicazioni?

Più ne dici più ne "spari".....di...cavolate.

Prova anche a farti dire nel caso di bisogno accidentale cosa avrebbero fatto.

Non usare le mezze verità......continua a raccontare "pappole"
Ciao



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05/02/2008 16:07
 
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Re: è la prima bimba al mondo ad aver superato un delicatissimo intervento al cuore senza ricevere una goccia di sangue da nessuno.
F.Delemme, 04/02/2008 22.37:


Questo articolo è stato pubblicato sul periodico Oggi edizione n° 4, in data 23 gennaio 2008, da parte della giornalista Daniela Cipolloni.



E di chi sarebbe il merito!
Della medicina in generale la quale ricerca metodi alternativi alla trasfusione o dei "mitici" testimoni di Geova.

Da che parte l'ago della bilancia.

Vitale





La giustizia di ogni luogo é l'ingiustizia di ogni luogo.
Martin Luther King
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05/02/2008 16:41
 
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Comunque della ricerca dei metodi alternativi alla trasfusione di sangue ne beneficiano tutti, TdG e non TdG.

Saluti.



Contadino, scarpe grosse, cervello fino.
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05/02/2008 17:23
 
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Re:
libero1978, 05/02/2008 16.41:

Comunque della ricerca dei metodi alternativi alla trasfusione di sangue ne beneficiano tutti, TdG e non TdG.
Saluti.


Stante all'enfasi di Delemme il merito è da riproporsi ai testimoni di Geova.
Troppo comodo "ora" affermare che tutti ne beneficiano.

Da che parte pende l'ago della bilancia.

Vitale





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05/02/2008 17:37
 
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Re: Re:
Vitale, 05/02/2008 17.23:


Stante all'enfasi di Delemme il merito è da riproporsi ai testimoni di Geova.
Troppo comodo "ora" affermare che tutti ne beneficiano.

Da che parte pende l'ago della bilancia.

Vitale





Ci vorrebbero delle statistiche valide per affermare da che parte pende l'ago della bilancia.

Le statistiche dovrebbero poter affermare con certezza se sul totale delle trasfusioni effettuate che percentuale e che entità di danni fisici si sono verificati e altrettanto sulle trasfusioni non eseguite.

Come si fa a dire che la bilancia pende da una o dall'altra parte senza alcun riscontro statistico.

Se poi ci sono statistiche sarebbe bene produrle a sostegno dell'una o dell'altra tesi.

Alla prossima.





Contadino, scarpe grosse, cervello fino.
05/02/2008 18:37
 
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E" da dire che anche la carenza di sangue per le trasfusioni spinge sempre piu' la medicina a cercare questi metodi alternativi.

[Modificato da pcerini 05/02/2008 18:43]
05/02/2008 18:52
 
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Dal 1990 presso l’Azienda C.T.O.-C.R.F.-MARIA ADELAIDE è stato messo a punto un programma "Buon Uso del Sangue" ( B.U.S.) al fine di evitare o ridurre le trasfusioni di sangue (sangue da donatore) negli interventi di chirurgia maggiore programmata, dove e’ previsto un forte sanguinamento. L’obiettivo di questo progetto e’ quello di garantire a tutti i pazienti, una serie di programmi diversi e personalizzati a seconda delle esigenze chirurgiche e delle caratteristiche del malato stesso. Anche se il sangue non e’ mai stato sicuro come adesso, e malgrado gli esami di controllo vengano eseguiti su ogni sacca di sangue, la trasfusione rimane comunque una terapia non completamente esente da rischi. Come e' ben noto i rischi legati alle trasfusioni sono: la trasmissione di agenti infettivi , le reazioni allergiche, le alterazioni immunitarie e la maggior incidenza di infezioni post-operatorie.

Cercare di evitare o ridurre le trasfusioni vuol dire, pertanto, garantire una maggior sicurezza per il paziente e una riduzione dei tempi di ricovero ospedaliero.

In accordo con le direttive emanate dal Ministero della Sanita’ nella legge 107/90, dal 1990, il Servizio di Anestesia e Rianimazione in collaborazione con il centro trasfusionale AVIS, ha messo a punto un programma che nella sua forma completa prevede:

-Predeposito
-Emodiluizione Acuta Preoperatoria
-Recupero intra e postoperatorio
-Applicazione delle linee guida ministeriali per la trasfusione di sangue, plasma, piastrine e fattori della coagulazione

Predeposito, emodiluizione acuta preoperatoria e recupero intra e postoperatorio sono tecniche autotrasfusionali. Per tecnica autotrasfusionale si intende quella metodica in cui il paziente "dona sangue" a se stesso e in caso di necessita’ ricevera’ il proprio sangue e non il sangue di altra persona. Nelle trasfusioni tradizionali il sangue viene invece donato da una persona diversa da quella che lo ricevera’. Riassumendo: nella trasfusione tradizionale il donatore e il ricevente non sono la stessa persona; nella autotrasfusione donatore e ricevente sono il malato stesso.

Dal 1991 abbiamo costituito il Comitato Buon Uso del Sangue che si riunisce periodicamente per valutare i vari programmi, controllarne l’applicazione e apportare eventuali modifiche. Ogni reparto dell’ospedale ha designato un referente che collabora con il comitato in caso di necessità.

Il nostro ospedale è il centro di riferimento per i Testimoni di Geova per quanto riguarda la chirurgia ortopedica. Il Servizio di Anestesia-Rianimazione dopo aver preso contatti con il Comitato Nazionale e Regionale di Assistenza Sanitaria per i Testimoni di Geova, ha predisposto programmi particolari che considerino sia la volontà del paziente, che i problemi etico-deontologici del medico, garantendo qualora la vita del malato fosse in grave ed immediato pericolo, di ricorrere ad ogni mezzo per garantire la sicurezza del malato. Per questi pazienti che, per motivi religiosi non acconsentono al protocollo normalmente applicato, vengono garantite metodiche autotrasfusionali senza interruzione di circolo

Strano questo accordo....
....qualora la vita del malato, ecc, ecc.
ricorrere ad ogni mezzo per garantire la sicurezza del malato?
Quali mezzi?
Quali problemi etico-deontologici del medico, vengono garantiti?





05/02/2008 19:04
 
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Il link dell'articolo e' www.cto.to.it/cto/bus/progettobus.htm
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06/02/2008 09:18
 
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Re: Re:
Vitale, 05/02/2008 17.23:


Stante all'enfasi di Delemme il merito è da riproporsi ai testimoni di Geova.
Troppo comodo "ora" affermare che tutti ne beneficiano.

Da che parte pende l'ago della bilancia.

Vitale






Ricordo al forista che nessuna enfasi c'è stata da parte mia. Ho riportato le parole presenti nell'articolo della giornalista senza aggiungere commenti.
Naturalmente "vedere e leggere" cose che non esistono è un'abitudine dura a morire.

Ciò è dimostrato anche dal post di Carlomagno, senza senso e, naturalmente offensivo.

P.S. Come ho fatto con infocattolico (post cancellato), mi cancello da questo forum per evidenti manifestazioni anti TdG, per le offese continue e la mancanza di argomentazioni serie.
Ringrazio l'amministratore e quei pochi foristi disponibili al dialogo.

Filippo Delemme



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06/02/2008 10:59
 
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"Pippo" non fare il furbo e tantomeno la vittima.
Il titolo dell'articolo era un'altro.
Siccome scrivi senza "pensare" hai estrapolato una frase che credevi fosse "d'effetto".
Hai il vizio di fuggire e non rispondere.
Ripeto: Se quello è il primo caso, gli altri interventi non sono mai stati fatti o sono stati trsfusi?
"Pippo cammina dritto, sennò te metto sul giornaletto"
Ciao
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06/02/2008 13:22
 
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Re: Re: Re:
libero1978, 05/02/2008 17.37:



Ci vorrebbero delle statistiche valide per affermare da che parte pende l'ago della bilancia.

Le statistiche dovrebbero poter affermare con certezza se sul totale delle trasfusioni effettuate che percentuale e che entità di danni fisici si sono verificati e altrettanto sulle trasfusioni non eseguite.

Come si fa a dire che la bilancia pende da una o dall'altra parte senza alcun riscontro statistico.

Se poi ci sono statistiche sarebbe bene produrle a sostegno dell'una o dell'altra tesi.

Alla prossima.





E' da premettere che l'emotrasfusione e' una terapia e come tale mai classificabile a rischio zero.
Qualsiasi terapia, tecnica chirurgica, tecnica diagnostica, farmaco presentano sempre la possibilita' di sviluppare reazioni avverse.

Come ha gia' chiarito Carlomagno i rischi legati alle trasfusioni eterologhe sono da attribuire alla eventuale carica virale (HVB, HV-delta, HVC, picornaviridae...), raramente a proliferazione batterica post filtraggio, reazioni immuno-mediate...

Quello che i TdG non vogliono capire e' che l'utilizzo di farmaci emopoietici come la rh-EPO (eritropoietina) non e' esente da rischio.
Sicuramente non si rischiano infezioni microbiche trattandosi di molecole sintetiche, si possono pero' presentare alterazioni ematologiche, shock volemici, shock anafilattici, alterazioni della coagulazione...

La questione e' questa:
-i TdG non hanno alcun merito per cio' che riguarda la ricerca medica.
Non mi risultano donazioni per la ricerca. Mi risultano invece persone che ESIGONO cure alternative.
Come dovremmo metterla se ci si presentasse un paziente con infezione batterica in corso che si rifiutasse di prendere gli antibiotici? Dovremmo ingegnarci per farlo sopravvivere... ma il merito ricade su colui che ottiene il risultato lavorandoci non su quello che esige esige esige e basta.
-grazie a persone dalla mente straordinaria (farmacisti, chimici, medici, biotecnologi...) oggi abbiamo la possibilita' di curarci come piu' ci aggrada naturalemnte fin dove l'etica deontologica non impone al medico di decidere autonomamente la terapia da adottare.

Ben vengano le terapie alternative! Pero' e' stupido divulgare falsita' come quelle che si possono leggere sulle pubblicazioni WT per avallare una credenza.
Mi spiego: dire che le terapie emotrasfusionali sono pericolose, dannose, un abominio e' una stupidaggine ed una falsita' che crea un allarmismo ingiustificato.

Che si scelga pure la cura che piu' ci piace... ma senza dire idiozie.

Saluti.





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Re: Re: Re: Re:
secutores, 06.02.2008 13:22:


-i TdG non hanno alcun merito per cio' che riguarda la ricerca medica.
Non mi risultano donazioni per la ricerca. Mi risultano invece persone che ESIGONO cure alternative.




Innanzitutto complimenti vivissimi per la capacita' di sintesi unita a dovizia di particolari e chiarezza di esposizione.

Nonche' per la indubbia competenza.

Mi trovi d'accordo su quasi tutto, ma credo sia innegabile che i tdG abbiano il "merito" (indiretto) di aver contribuito allo stimolo, a motivare, legittimare ancora di piu' le ricerche in tal senso.

E aver fatto capire a molti quanto a vanvera e precipitosamente siano state (ab)usate in passato le trasfusioni di sangue. Concetto questo che ho spesso sentito anche da fonti non tdG.


Ciao
Claudio






“Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri”.
Joseph Pulitzer (1847-1911), Fondatore Premio Pulitzer
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06/02/2008 18:42
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Claudio Cava, 06/02/2008 16.50:




Innanzitutto complimenti vivissimi per la capacita' di sintesi unita a dovizia di particolari e chiarezza di esposizione.

Nonche' per la indubbia competenza.

Mi trovi d'accordo su quasi tutto, ma credo sia innegabile che i tdG abbiano il "merito" (indiretto) di aver contribuito allo stimolo, a motivare, legittimare ancora di piu' le ricerche in tal senso.

E aver fatto capire a molti quanto a vanvera e precipitosamente siano state (ab)usate in passato le trasfusioni di sangue. Concetto questo che ho spesso sentito anche da fonti non tdG.


Ciao
Claudio




Innanzitutto grazie.
Capisco come la pensi, pero' io credo (ma e' solo una riflessione personale) che il "merito" abbia un' accezione positiva ed attiva nella soluzione di qualcosa. Ritengo non ci sia nessun merito nella passiva richiesta di soluzione di un problema. Ma come ripeto questa e' solo una mia "percezione".

Per cio' che riguarda l'abuso delle emotrasfusioni mi trovi d'accordo. Ecco vedi, questo potrebbe essere un merito.

Naturalemente devo pero' aggiungere che i medici non trasfondevano (oggi si fa' un uso piu' oculato del sangue) per fare un torto al paziente e tantomeno ai TdG. Erano tempi diversi (neanche troppo lontani) e la visione terapeutica era diversa. Tra 10 anni quello che oggi imparo sara' in gran parte superato o meglio si sara' evoluto.
Basti pensare che fino a 50 anni fa l'uso di sanguisughe era piuttosto in voga, tecnica basata sulla medicina ippocratica che ora ha perso il suo significato originale (le sanguisughe vengono ancora usate ma con altri obbiettivi).

E' chiaro che molti medici hanno sbagliato e continueranno a farlo.

Saluti.
Alessandro





06/02/2008 20:07
 
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Il risparmio de sangue, il suo buon uso e il piano nazionale peril risparmio del sangue, nasce da motivazioni diverse da quelle richieste dai TdG.
La carenza del sangue, la sua pericolosità dovuta al rischio di trasmissioni di malattie infettive, vedi Hiv o epatite.
L'eecessivo costo dello stesso hanno spinto i ricercatori a trovare
alternative.
Una alternativa ad esempio è l'auto trasfusione (non accettata dai TdG) il recupero intraoperatorio (non accettato da tutti i TdG), l'uso di albumina umana (non accettata da tutti i TdG),
L'epopoietina ricombinante umana (non accettata da tutti i TdG) e cosi via...
Sono state perfezionate o meglio adattate alcune tecniche per venire in contro ai TdG ma queste non sono le alternative utilizzate per la maggioranza degli interventi.

Credo che non vorremo arrivare a ringraziare l'AIDS.
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06/02/2008 23:46
 
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P.S. Come ho fatto con infocattolico (post cancellato), mi cancello da questo forum per evidenti manifestazioni anti TdG, per le offese continue e la mancanza di argomentazioni serie.
Ringrazio l'amministratore e quei pochi foristi disponibili al dialogo.

Filippo Delemme



Caro Filippo,

L'argomento che riguarda il "sangue" può essere facile da trattare, quando non si è coinvolti direttamente.

Le cose cambiano, quando sul tavolo operatorio ci sei tu o tuo figlio, cambiano di parecchio.

Se poi, sei invitato a prendere delle decisioni sul "modo di procedere", e non c'è molto tempo, allora c'è un tumulto di emozioni che ti attraversano la mente e ti trapassano il cuore.

Io e la mia famiglia abbiamo "bevuto" questo momento.

Sul "tavolo" c'era un ragazzo di 15 anni che amavo più di me stesso, mio figlio.

Tutti i discorsi che facevo dal podio, sull'argomento e tutti gli studi fatti, non mi sono serviti a molto.

Io e mia moglie abbiamo firmato affinché si facesse tutto il possibile per salvare nostro figlio.

Grazie al Team medico, l'operazione a cuore aperto, divaricato con un "crik", ha avuto successo, dopo quasi 8 ore di intervento.

Non c'è stato bisogno della "trasfusione", per la tempra di quel ragazzo che ha saputo essere forte.

In due settimane, mio figlio, perse quasi 10 kg!

Uscì debilitato, per aver perso molto sangue, ma uscì vivo e con le sue gambe.

Portò la "pelle" a casa!

Non voglio entrare in questo argomento avvalendomi di nozioni tecniche, ma posso dire che in certi momenti così "difficili", è importante la scelta del medico e delle strutture.

Girammo 5 ospedali e consultammo varie opinioni di specialisti, per poi decidere. Andò tutto bene.

Penso con tristezza a coloro che, in quelle "circostanze", non ebbero il nostro buon "risultato".

Si può parlare in generale di questo argomento, ma non nello specifico, perchè ogni caso è una storia di cui non sapremmo mai abbastanza per poter esprimere un parere.

Caro Filippo, comprendo le tue "argomentazioni" e capisco che non è semplice spiegare come un credo religioso possa rifiutare determinati "aiuti".

Non sapevo esattamente cosa fosse giusto o sbagliato in quelle "circostanze", ma sono contento che mio figlio ne sia uscito bene.

Mi dispiace, Filippo, che tu abbia "abbandonato" questo forum di discussione, ma rispetto la tua decisione.

Per qualsiasi motivo tu voglia intervenire di nuovo, non esitare a farlo, anche per semplice diletto, sarò senz'altro lieto di leggerti.

Grazie, in ogni caso, per il tuo contributo!

Un abbraccio sincero
Pino











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Avevo letto l'articolo citato da DElemme direttamente su "oggi".

Devo dire che è una notizia senz'altro molto positiva e posso solo immaginare il sollievo e la gioia che i genitori avranno sicuramente provato.
Nella remota ipotesi che ci leggano vorrei far loro i miei più cari auguri.

Le vostre riflessioni mi hanno colpito. In particolare Secutores.
Ha ragione, in un campo soggetto a enormi interessi economici come la sanità, bisogna rendere onore a quei medici che fanno ogni ragionevole sforzo per guarire il malato ma tenendo in considerazione il suo credo e le sue idee e scelte.
Spesso a ragione, la razza umana non merità grossi complimenti. Ma in alcuni casi, francamente molti più di quelli che immaginavo, ci sono uomini che ci dimostrano che non è tutto da buttare.

Forse non è tantissimo ma è un piccolo pensiero ottimista.

Marco Piccioni
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