@nounou@, 25/12/2007 13.02:
in Italia, in Spagna si eliminano le feste natalizie, i cori, il presepio e altri simboli, con la giustificazione di non urtare la sensibilità dei mussulmani e di non sottrarre tempo alle lezioni scolastiche
a me risulta che alcuni genitori musulmani hanno partecipato alle feste natalizie dei bambini qui, in alcune scuole, e si sono anche divertiti..
non è necessario eliminare le nostre tradizioni pensando di fare bene perchè un bambino cinese o musulmano non si scandalizza di sicuro a cantare una canzone su Babbo Natale..
questa è la vera integrazione ed i bambini danno un grande esempio in questo.
Vero quello che tu dici, a confermare ill fatto che la gente, come viene osservato nell'articolo postato, è arcistufa delle dispute religiose e che, delle varie festività, essa vuole cogliere solo lo spirito della spensieratezza e del divertimento e non quello delle differenze religiose. E' ciò che ci si auspica.
A proposito ed in coerenza riporto il pensiero di uno studioso di ebraismo e di cristianesimo circa il prossimo futuro (mi auguro che, tutto sommato, non sia così e che si ricorra per tempo ai ripari):
"Adesso non vorrei essere accusato di ambizioni profetiche, perché è solo la ragione, e non la visione mistica, che mi suggerisce quando sarà la prossima tappa del monoteismo: quando il sistema commerciale globalistico avrà mostrato in modo drammatico la stridente contraddizione che esiste fra la promessa del benessere tecnologico e la crescita inarrestabile dei problemi planetari (demografici, economici, politici ed ecologici), facendoci vivere tragedie di dimensioni bibliche che oggi non abbiamo nemmeno il coraggio di immaginare. Allora nascerà una nuova sintesi religiosa e potrebbe addirittura darsi che l'essere supremo sia di nuovo rappresentato come un disco solare, circondato da una corona di raggi che scendono sulla terra e terminano con mani affettuose che carezzano le creature. E' una visione non lontanissima da ciò che accadrà realmente, nel millennio che sta nascendo.
Io, personalmente, sono già pronto. Ma il momento è ancora prematuro."
(David Donnini)
Personalmente credo che sia giunto il tempo per un ripensamento globale religioso. Le discriminazioni religiose sono oggi così furibonde che, in quest'epoca di globalizzazione, rappresentano un grave elemento divisivo.
Credo si vada verso un disconoscimento dell'autoritarismo religioso ed una sempre più vasta e condivisa presa di coscienza globale inarrestabile degli abusi religiosi nei confronti dei credenti.
Il rapporto con il sacro non può più passare attraverso le discriminanti istituzioni religiose, a meno che esse non bandiscano per sempre al loro interno la maniacale presa di posizione contro le eresie.
Di ciò che tu hai riportato non ne sono tanto felici nè le istituzioni cattoliche, nè quelle mussulmane.
Tanti saluti
Pyccolo