35.angelo, 31/10/2007 14.53:
Sono Angelo35
ero stato bannato da infotdgeova perchè ero considerato un trool,
io non sapevo nemmeno il significato del termine troll.
ero stato bannato perchè scrivevo in modo "strano" e poco coerente,
cosi mi avevano detto.
dopo qualche giorno scrissi al gestore del sito che mi sarei impegnato a scrivere in maniera più chiara.
chiesi scusa al gestore.
e fui riammesso immediatamente.
Mi intrometto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PER AMORE DI CHIAREZZA SU QUESTA PRECISA AFFERMAZIONE, così com'è sopra riportata, senza NESSUNA INTENZIONE DI PROVOCARE NESSUN CONFLITTO FRA QUESTO ED ALTRI FORUM.
Il mio obiettivo non è il conflitto ma il meccanismo che sta alla base dell'affermazione del forista Angelo35.
Lui racconta d'essere stato bannato perchè "considerato un troll" e perchè scriveva in modo "strano" "e poco coerente".
Dice questo come se nulla ci fosse di errato in una tale procedura.
Dimentica che la conclusione di bannarlo si fonda sulla teoria del
SOSPETTO.
Durante l'inquisizione i processi procedevano fondandosi sui
SOSPETTI.
All'epoca l'onere della prova contraria gravava sul sospettato e non sull'accusatore.
Gli inquisiti dovevano provare che quei SOSPETTI non fossero veri, diversamente andavano incontro a pesanti processi che, spesso, si concludevano con la tortura e la morte del povero innocente.
Il nostro moderno sistema giuridico ha abbandonato da tempo il
SOSPETTO come prova per l'incriminazione.
Ognuno ha un proprio stile di scrittura. Ditemi voi come sia possibile bannare basandosi sul sospetto, ma senza fornire una cicca di prova per dimostrarne la fondatezza.
Il sistema religioso molto spesso scomunica senza dover necessariamente fondare le accuse e sensa consentire un giusto processo ed una giusta difesa. Il SOSPETTO ancora è alla base di molti processi religiosi.
E' sufficiente però che l'accusato riconosca il torto e si sottometta al potere per essere riaccettato.
Ed è questo che ha fatto Angelo32.
Da persona che meritava le scuse ed i fiori, s'è trovato a doverla chiedere.
E' l'esatto copione del processo a Galileo, che solo con l'abiura evitò la morte.
Il paragone può essere paradossale per le conseguenze subite (non c'è difatti paragone), ma assolutamente simile concettualmente.
Non mi riferisco ovviamente al forum in causa ed ai suoi amministratori, perchè errare humanum est, ma all'argomento in sè, al tipo di azione, ed anche perchè ciascuno sia stimolato a far rispettare la propria dignità ed i propri diritti.
Pregherei di non utilizzare questa mia argomentazione diversamente da come l'ho intesa, strumentalizzandola per farmi dire ciò che non ho neanche pensato. Grazie
Pyccolo