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11/09/2007 10:35 | |
EMO PICCIONI: si poteva fare di più?
Fra poco più di un mese, sono due anni che, Emo Piccioni, è scomparso, sequestrato.
Ci rimangono molti indizi ma nessuna certezza sugli autori di questo drammatico gesto.
La pace interiore, delle persone dello stesso nucleo famigliare di Emo, è messa a dura prova.
Nell’animo dei congiunti rimane una ferità sempre aperta e sanguinante, che difficilmente potrà diventare cicatrice.
Chissà quanti interrogativi nascono in queste vicende!
E’ stato fatto tutto il possibile?
Si poteva fare meglio?
Le frasi che spesso sentiamo da chi ha provato a fare qualcosa sono: “Abbiamo fatto tutto il possibile”, “non potevamo fare di più”.
Così, a distanza di due anni, rimangono nell’aria queste parole che invocano una sorta di rassegnazione.
Sembra che la vita ritorni come era prima, il lavoro, gli impegni, le abitudini, le solite preoccupazioni.
Per i sopravvissuti, una parola: rassegnazione.
Per Emo Piccioni, tre parole: riposa in pace.
Nessuno può immaginare il fuoco che brucia nelle viscere di quelle persone che subiscono queste lacerazioni.
Chissà, quando i testimoni di Geova, nel territorio dove Emo Piccioni era uno di loro, svolgono attività di predicazione, ricevono domande su questa vicenda, cosa rispondono!
Se qualche persona domandasse, cosa avete fatto voi, testimoni di Geova, per Emo Piccioni? Era o non era un vostro “fratello”?
Sapete, a volte, si alzano le “spalle”, perché “certe cose” non sono successe nella nostra casa!
Io non so, se si poteva fare di più, se si è fatto tutto il possibile, non lo so.
So, che dopo due anni, il bilancio di questo dramma è che Emo Piccioni non è più nella sua famiglia!
Saluti
Pino Lupo
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