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L'appello lanciato per Kenneth Foster (con LA7 in Italia) ha dato buoni frutti

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2007 10:28
31/08/2007 10:25
 
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In Italia l'unico grande mezzo mediatico che aveva lanciato una campagna informativa per una petizione contro l'esecuzione di Foster e' stato il canale televisivo LA7,gli altri se ne sono fregati altamente (Rai,Canale 5,Italia 1,Rete 4) e anche i grandi quotidiani non avevano mai dato alcun sostegno ad una simile campagna,ne' ho sentito politici "famosi" (tranne Veltroni e qualche parlamentare sconosciuto) che dessero voce ad una simile campagna,e dunque i grande media e i politici "famosi" erano tutti allegramente "in vacanza","in ferie",rispetto ad una simile vicenda,come a dire:

"IO STO PER MORIRE INGIUSTAMENTE; RISPOSTA POLITICA: SPIACENTE,SIAMO IN VACANZA"!

Molto strano per un paese che ha mosso una moratoria all'ONU contro la pena di morte dimenticarsi e non approfittare di una simile vicenda!

La commuta della pena capitale in ergastolo ha confermato il fatto che non si e' sicuri o certi se Foster fosse il vero colpevole.

La pena di morte non serve proprio a nulla,e' evidente a tutti,e' solo una delle tante barbarie che va debellata a tutti i costi!


da www.repubblica.it/2007/08/sezioni/esteri/kenneth-foster/pena-commutata/pena-commut...

ESTERI InviaStampaL'esecuzione è stata annullata poche ore prima dal governatore che ha accolto
la raccomandazione della commissione statale per la grazia e la libertà condizionata
Texas, Kenneth Foster non morirà
pena di morte commutata in ergastolo


Kenneth Foster
HOUSTON - A poche ore dall'esecuzione, quando ormai anche l'ultima speranza stava svanendo, il governatore del Texas, Rick Perry, ha cambiato il destino di Kenneth Foster: l'esecuzione era fissata per oggi alle 18 ora locale (mezzanotte in Italia), e solo sei ore prima della prevista iniezione letale il governatore ha commutato la pena di morte in ergastolo.

Per la prima volta da quando è al potere in Texas, il governatore Rick Perry ha fermato il boia e ha annunciato la sua decisione poco dopo che il Board of Pardons and Paroles dello stato del Texas (la commissione statale per la grazia e la libertà condizionata) gli aveva raccomandato a stragrande maggioranza, con sei voti a uno, di salvare la vita del condannato.

La decisione del governatore, che nei giorni scorsi aveva con sprezzo respinto gli appelli di moratoria dell'Unione europea, ha interrotto la sequenza letale degli ultimi giorni. Dopo la 400esima esecuzione la settimana scorsa, martedì era stato messo a morte DaRoyce Mosley, l'assassino di una donna, ieri John Joe Amador, il killer di un tassista di San Antonio. Quella appena annullata era la 403esima iniezione letale nello stato americano che applica la pena capitale con più metodica precisione. E altri cinque detenuti di Huntsville dovrebbero morire in settembre.

"Dopo aver attentamente valutato i fatti, ritengo che la decisione giusta sia di commutare la pena di morte nella prigione a vita", ha annunciato Perry: "Mi preoccupa la legge del Texas che permette di processare simultaneamente imputati in casi di pena di morte e chiedo al parlamento statale di esaminare la questione".

Il governatore si riferisce alla controversa legge texana che ha portato alla condanna di Foster, la Law of Parties, o legge delle bande, che estende ai casi di pena capitale la responsabilità penale dei complici. Foster era stato riconosciuto colpevole di aver guidato l'auto con cui un amico, Maurice Brown, era fuggito dopo aver compiuto una rapina e un omicidio. Brown, che aveva sparato contro un giovane di 25 anni che aveva tentato di rapinare, è stato giustiziato per questo delitto alcuni anni fa.

Per salvare la vita a Kenneth era scattata mesi fa una vasta mobilitazione internazionale e anche negli Usa, dove il sostegno per la pena di morte sta lentamente facendo marcia indietro, si erano schierati con il condannato l'ex presidente Jimmy Carter, parlamentari del Texas, e quattro importanti quotidiani dello stato a Austin, Dallas, Forth Worth e Galverston. Oltre a Carter, un altro premio Nobel per la Pace, l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, aveva chiesto clemenza per il condannato assieme alla protagonista del film Dead Man Walking, Susan Sarandon. Anche in Italia alcuni parlamentari hanno aderito all'appello del comitato italo-americano, e a Roma il sindaco Walter Veltroni aveva illuminato il Colosseo.

"E' positivo che si sia deciso di commutare la pena capitale in ergastolo senza condizionale" ha commentato Elisabetta Zamparutti, tesoriere dell'associazione Nessuno tocchi Caino e curatrice del Rapporto 2007 sulla Pena di morte nel mondo. "Significa che il politico ha dovuto prendere atto del trend dell'opinione pubblica americana la quale secondo recenti sondaggi preferisce la condanna all'ergastolo piuttosto che a morte. Soprattutto per i diversi casi, venuti alla luce, di innocenti condannati a morte".

(30 agosto 2007)
[Modificato da pcerini 31/08/2007 10:28]
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