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La repressione delle donne iraniane con l'avvicinarsi del caldo

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2007 16:58
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Scritto da D. Karimi -

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Dopo la rivoluzione del 79, il regime dei mullah ha iniziato a togliersi la maschera e ha introdotto una serie di provvedimenti contro le donne iraniane: "la donna vale la metà dell'uomo; non ha diritto a praticare il giudizio; non ha il diritto a chiedere il divorzio, non ha diritto a partecipare ai funerali del padre senza autorizzazione del marito, espulsione strusciante da tutti gli uffici statali riducendola a fare la mamma e la moglie senza diritto alla protesta ecc..".


Cerco di risparmiare gli altri provvedimenti altrimenti non riesco a finire questo articolo. Ma vorrei puntare oggi su una sola politica misogenica che ha caratteristicato la natura dei mullah iranianai: " Roosari o Toosari", traducendo significa " o ti nascondi sotto chador o ricevi un colpo sulla testa"!

Negli ultimi 28 anni, grazie a tale politica del regime, sono stati formati mille organizzazioni repressive specializzate a far rispettare" Hejab Islamico" (chador islamico).

Specialmente con avvicinarsi dell'estate, in tutti questi anni, Teheran ha scatenato le sue squadre repressive contro le donne. La domanda sorge spontanea.
Perché tutta questa violenza contro la meta della popolazione? Le autorità iraniane si sono resi conto che il maggior pericolo proviene da questa parte.

Perché è la parte più sensibile, é la parte più sofferta, è la parte più agguerrita, è la parte che tiene alla sorte dei suoi figli, è la parte più disposta a fare sacrifici. Cioè è la parte più convinta della società per cambiare il regime teocratico e portare la democrazia e la tranquillità ai suoi figli.

Uno studio neutrale degli ultimi 28 anni dimostra esattamente quanto sia giusta e fondata questa preocupazione.
Durante la rivoluzione del 79 quasi la metà dei manifestanti eranno donne.
Anche dopo le donne non hanno mollato la presa: basti guardare la lista dei caduti della resistenza iraniana per rendersi conto dell'altissimo numero delle donne( dai 13 anni fino alle nonne di 70 anni e donne incinte ecc...), uccise anche sotto la tortura.
Nella base di Ashraf, dislocato sul territorio iracheno in vicinanza del confine iraniano ci sono 4000 combattenti della resistenza iraniana di cui mille sono le donne.
Quasi tutta la leadership della resistenza è costituita dalle donne. Il presidente della repubblica della resistenza è una donna: Sig.ra Maryam Rajavi (il regime dei mullah ha fucilato la sorella incinta).
Nella gerarchia della resistenza iraniana, le donne hanno superato qualsiasi ostacolo e hanno raggiunto massimi posti di comando.

In poche parole, le donne iraniane, in questi 28 anni del regime dei mullah, hanno dimostrato che sono la carta vincente e non carta perdente. Il regime dei mullah ha percepito molto bene questo messaggio e lo dimostra il fatto che non molla mai in materia della loro repressione. Qualcuno, all'interno del regime ha detto che dobbiamo sempre tenerla sotto controllo, come si fa con un vulcano. Guai ad abbassare la guardia. Si sa, quando il vulcano scoppia la magma brucia tutto quello che trova lungo il suo tragitto: erba viva ed erba secca. Leggi la Khatami, moderato e khamenei e Ahmadinejad, conservatori. Se la donna iraniana si aspira ai principi democratici e tolleranti ecco perchè tanta violenza nei suoi confronti.
Guardate per favore le foto allegate. Sono state scattata la domenica passata. Appartiene ad un ragazza che con la mamma passeggiava in Piazza 7 Tir a Teheran quando è stata raggiunta da una delle "squadre islamiche per il rispetto dell'abbigliamento islamico". Nacque una forte collutazione e la legge di "Roosari o Toosari" fa il resto.
Per fortuna che la gente corre in aiuto della ragazza e la salva dal linciaggio degli agenti iraniani. mi fermo qui. L'immagime parla da sola.

karimi davood
presidente associazione rifugiati politici iraniani






Nounou
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Il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal


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