L'ho vista e me la ricordo bene.
E come puoi vedere...guarda tu stesso che faccia da babao si fa Odifreddi dinnanzi al traduttore che fa capire a tutti quanto NON SAPPIA IL LATINO.
Tentativo grottesco di Odifreddi di tradurre un qualcosa che non riesce nemmeno a leggere e quindi cerca di ricordare qualche traduzione presa chissà da quale fonte:
"...dice che viene scomunicato chiunque dica i nomi di..."
Ecco quanto traduce il traduttore:
"...qualsiasi persona che abbia un qualunque ruolo in tribunale o venga in qualsiasi modo a conoscenza degli argomenti nell'ambito del proprio incarico, dovrà mantenere un'assoluto segreto su tutti gli argomenti e con chiunque sotto pena di scomunica. Il fedele che consapevolmente non osservi l'obbligo della denuncia della persona che l'ha addescato entro un mese incorre nella scomunica.
La persona che fa la denuncia dovrà essere espressamente avvertita che è suo dovere dire tutto all'ordinario o alla persona da lui delegata senza conservarne copia o traccia. La persona che presenta la denuncia dovrà giurare di dire tutta la verità tenendo la mano sul Vangelo. Prima che la persona vada via bisognerebbe farla giurare di mantenere il segreto minacciandola in caso di necessità di scomunica."
...segue arrampicamento sugli specchi di Odifreddi che cerca di riparare alla sua figuraccia.
Poi Santoro cerca di tirare fuori Odifreddi dal baratro che aveva scavato per il Monsignore...e cerca di rigirare la frittata sul significato della "denuncia" che la vittima ha l'obbligo di fare...pena la scomunica.
Gli viene risposto che non si sta parlando esclusivamente di denuncia ecclesiastica.
In ogni caso nè Santoro, nè Odifreddi, nè molti altri hanno ancora capito che quei documenti sono scritti per finire nelle mani dei Vescovi e non dei fedeli o di chiunque altro NON ABBIA LA MINIMA IDEA DI COSA CI SIA SCRITTO E DI CHE COSA SIA IL CODICE DI DIRITTO CANONICO.
Venendo poi al punto che tu non sei riuscita a capire.
La domanda di Odifreddi è chiara: La lettera di Ratzinger dice si o no che è ancora valida quella disposizione(Crimen Sollicitationis)?
Risposta chiara di Mons.Fisichella: "ma NO perchè c'è un nuovo documento e il nuovo documento dice esplicitamente che tutto quello che era in precedenza viene completamente abolito"
....
Chi ha ragione? Chi ha TRADOTTO BENE? Ovvio...Mons.Fisichella (perchè SA il latino e SA anche di che cosa sta parlando).
Mentre Odifreddi, come al solito, non fa altro che fare come fate tutti quanti voi che non avete ancora capito che cosa c'è scritto in quei documenti e che cosa sono.
Dice l'epistola DE DELICTIS GRAVIORIBUS:
Quasi nel medesimo tempo la Congregazione per la dottrina della fede con una Commissione costituita a tale scopo si applicava a un diligente studio dei canoni sui delitti, sia del Codice di diritto canonico sia del Codice dei canoni delle Chiese orientali, per determinare "i delitti più gravi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti", per perfezionare anche le norme processuali speciali nel procedere "a dichiarare o a infliggere le sanzioni canoniche", poiché l'istruzione Crimen sollicitationis finora in vigore, edita dalla Suprema sacra Congregazione del Sant'Offizio il 16 marzo 1962, (3) doveva essere riveduta dopo la promulgazione dei nuovi codici canonici.
Dopo un attento esame dei pareri e svolte le opportune consultazioni, il lavoro della Commissione è finalmente giunto al termine; i padri della Congregazione per la dottrina della fede l'hanno esaminato più a fondo, sottoponendo al sommo pontefice le conclusioni circa la determinazione dei delitti più gravi e circa il modo di procedere nel dichiarare o nell'infliggere le sanzioni, ferma restando in ciò la competenza esclusiva della medesima Congregazione come Tribunale apostolico. Tutte queste cose sono state dal sommo pontefice approvate, confermate e promulgate con la lettera apostolica data in forma di motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela.
Ecco la prova che Odifreddi NON sa nè il latino nè di che cosa sta parlando...
Se vuoi ti do il testo anche in latino e mi spieghi come si potrebbe tradurre in modo oddifreddiano (ma non è esclusivamente il suo modo di tradurre, perchè Oddifreddi ha preso le traduzioni che girano fra tutti voi anticlericali oggigiorno...) tale lettera.
A quel punto, Odifreddi, non sa più che cosa fare e cerca di introdurre la citazione in tribunale di Ratzinger...patetico.
Ciao
Mauri
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Diceva Rabbi Yeudà in nome di Rav:"Dodici ore ci sono nel giorno: nelle prime tre il Santo, benedetto sia, si dedica alla Torà; nelle seconde tre giudica tutto il mondo e, quando vede che questo meriterebbe la distruzione, si alza dal trono del Giudizio e si siede su quello della Misericordia...(b'Avodà zarà 3b)